L’AGCM ha approvato senza condizioni l’acquisizione di IVRI da parte di Sicuritalia. La decisione è sta presa lo scorso 17 luglio, e pubblicata il 5 agosto. L’ok è arrivato dopo l’accoglimento da parte dell’Antitrust della definizione geografica dei mercati avanzata da Sicuritalia, oltre che delle altre argomentazioni relative alla grande vivacità concorrenziale del settore. Nel procedimento di controllo delle concentrazioni dinanzi all’Antitrust, Sicuritalia è stata assistita da Orrick (si veda il comunicato stampa).
L’acquisizione di IVRI era stata annunciata lo scorso 25 giugno scorso, ma le voci sull’operazione circolavano fin da maggio. L’acquisizione prevede un enterprise value di 85 milioni di euro e l’acquisto, per un valore di circa 70 milioni di euro, di crediti vantati dalle banche nei confronti di Ivri (Unicredit e Banco BPM). Grazie all’acquisizione, è nato un polo italiano della sicurezza integrata, con un fatturato da 650 milioni di euro e 15 mila dipendenti. Si tratta di un’operazione simile a quella degli istituti di vigilanza Mondialpol e Allsystem, che si sono fusi nel maggio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
IVRI è stata ceduta da BIKS Group. Quest’ultima faceva capo alla famiglia Basile, che l’aveva comprata nel febbraio 2014 per 65 milioni di euro dal fondo 21 Investimenti, d’accordo con le banche finanziatrici (si veda qui altro articolo di BeBeez). Ivri versava in pesante crisi da anni e aveva ritrovato l’equilibrio finanziario grazie a BIKS, cui fanno capo anche i vigilantes di Ksm, Sicurtransport, Sicurcenter, Saetta Trasporti e Argo. Nel novembre 2015 BIKS ha poi sottoscritto un aumento di capitale da 50-60 milioni, con il supporto di Unicredit e dell’allora Banca Popolare di Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2017 Ivri aveva registrato ricavi per 240 milioni, un ebitda di 8,7 milioni e un debito finanziario netto di 60 milioni.
Fin dal febbraio 2017 si era parlato di una possibile aggregazione nel settore della vigilanza, facilitata dal fondo FSI Mid-Market Growth Equity, che avrebbe potuto coinvolgere non solo AllSystem e Ivri, ma anche Battistolli (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione immaginata prevedeva prima la fusione tra All System e Battistolli, con contestuale ingresso nel capitale della nuova realtà da parte del fondo FSI Mid‐Market Growth Equity con un apporto di risorse fresche, e poi l’acquisizione del gruppo Ivri. Poi l’ipotesi di un coinvolgimento del FSI è del tutto tramontata.
Nel luglio 2018 Allsystem aveva poi annunciato l’acquisizione di Ivri, attraverso un veicolo che avrebbe fatto capo a Vincenzo Serrani, che controlla AllSystem, affiancato da Private Equity Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, poi, l’operazione AllSystem-IVRI alla fine non si è fatta. E lo scorso maggio era stata appunto annunciata la fusione Allsystem-Mondialpol. Contestualmente, quindi, sul mercato erano iniziate a circolare voci che vedevano a quel punto Ivri pronta a convolare a nozze con Sicuritalia, come poi appunto è stato (si veda altro articolo di BeBeez).
Sicuritalia opera attraverso sette divisioni (Vigilanza Privata, Trasporto Valori, Servizi Fiduciari, Sistemi di Sicurezza, Travel Security, Investigazioni, Cyber Security) per rispondere con soluzioni personalizzate in maniera integrata alla domanda di sicurezza. E’ guidata dall’ad e proprietario Lorenzo Manca.