Wise Equity sgr, attraverso il suo nuovo fondo Wisequity VI, ha acquisito la maggioranza di Macchine Elettroniche Piegatrici spa (MEP), azienda friulana attiva a livello mondiale nella produzione di macchinari per la lavorazione del tondo d’acciaio utilizzato nelle armature da cemento armato, principalmente per il settore infrastrutturale (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione prevede l’acquisizione da parte di Wise Equity di una quota di maggioranza, il reinvestimento significativo del presidente di MEP Giorgio Del Fabro, che sinora controllava la società attraverso la holding ACM srl, e l’investimento degli attuali co-direttori generali Paolo Schneider Savio e Christian Leschiutta, che garantiranno la continuità gestionale della società.
Wise Equity è stata assistita nell’operazione da Mediolanum Investment Banking in qualità di advisor finanziario, Simmons & Simmons per la due diligence legale e la contrattualistica, KPMG per la due diligence contabile, Studio Spada Partners per la due diligence fiscale e la strutturazione del deal, ERM per la due diligence ESG/EHS, Euren Intersearch per il pre-assessment organizzativo. MEP è stata assistita da SLC Studio Avvocato Campoccia per gli aspetti legali e finanziari, la strutturazione dell’operazione e la contrattualistica, Studio Salvador per gli aspetti fiscali e la strutturazione dell’operazione.
MEP, grazie a un solido assetto operativo, a una presenza internazionale e a un patrimonio di know-how maturato in quasi 60 anni di presenza sul mercato, è leader mondiale nella produzione di macchinari per la lavorazione del tondo d’acciaio utilizzato nelle armature da cemento armato, con applicazioni principalmente nel settore infrastrutturale. Il posizionamento distintivo della società si sostanzia nella capacità di garantire non solo prodotti di alta qualità, automazione, efficienza produttiva, sicurezza e service qualificato, ma anche elevati standard di assistenza post-vendita e ricambistica alla sua numerosa base clienti.
La società, con sede principale a Reana del Rojale (Udine), uno stabilimento a Križevci (Croazia) e filiali commerciali in Spagna, Francia, Polonia, Austria, Stati Uniti, Brasile e Corea del Sud, si aspetta di chiudere il 2023 con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, realizzato per circa il 90% all’estero, in oltre 100 paesi. Il bilancio consolidato 2022 si era chiuso 102 milioni di euro di ricavi, 14,1 milioni di ebitda e un indebitamento finanziario netto di 14,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
A proposito di debito, ricordiamo che MEP aveva emesso nel 2017 un minibond che era entrato nel programma Elite Basket Bond da 122 milioni di euro insieme ai minibond di altri 9 emittenti (si veda altro articolo di BeBeez). I minibond erano stati acquisiti da un spv che si era finanziato emettendo a sua volta note asset backed che erano state sottoscritte per la maggior parte (circa 100 milioni) dalla Banca Europea degli Investimenti e dalla CDP, mentre il resto era stato sottoscritto da una serie di altri investitori professionali fra cui Banca Ifis e fondi gestiti da Zenit sgr. In precedenza, nel 2015, MEP aveva emesso un altro minibond da 5 milioni, che era stato interamente sottoscritto da Tenax Capital attraverso il fondo Tenax Italian Credit Fund (si veda altro articolo di BeBeez).
Wise Equity affiancherà ora il management di MEP nel progetto di espansione internazionale già in atto, con un piano di crescita sia organica sia per linee esterne.
Giorgio Del Fabro, presidente di MEP, ha dichiarato: “Abbiamo subito riconosciuto in Wise Equity, grazie ad una particolare sensibilità alle tematiche industriali, il partner ideale per rafforzare ulteriormente e sostenere il nostro lungo percorso di sviluppo, da un lato garantendo il rispetto della nostra storia e del nostro posizionamento, e dall’altro infondendo nuova energia, fondamentale per poter spingere il gruppo verso nuovi orizzonti di sviluppo e crescita condivisa”.
Fabrizio Medea, senior partner di Wise Equity, che ha seguito l’operazione insieme ad Alessio Riccioni (Principal) e a Edoardo Vaghi (Investment Manager), ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di poter affiancare Giorgio Del Fabro e il management team di MEP, un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, nell’implementazione di una strategia di crescita, sia organica che per acquisizioni, che punta a rendere il Gruppo ancora più internazionale e distintivo sul mercato. L’investimento in MEP riflette totalmente la filosofia del fondo, che investe in società leader di specifiche nicchie, con una significativa quota di export e un solido potenziale di crescita”.
Ricordiamo che il focus del fondo, che ha chiuso la raccolta lo scorso maggio 2023 con 400 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez), è l’investimento in società italiane di media dimensione, orientate all’export e leader nelle loro rispettive nicchie di mercato. Ha raccolto sottoscrizioni importanti sia da investitori già presenti nei fondi precedenti (re-ups del 128%) sia da nuovi investitori. Gli investitori istituzionali internazionali rappresentano più del 60% della raccolta, quelli italiani circa il 28%, mentre le quote rimanenti sono state raccolte con commitment di HNWI e del team di Wise Equity.
ll fundraising del Wise Equity VI ha fatto seguito ai disinvestimenti da Tapi (produzione di tappi a T per il mondo degli spirit premium e super premium, passata a Stirling Square), Vittoria (pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma, ceduta parzialmente a Telemos Capital) e Trime (produzione di torri faro per l’illuminazione di cantieri, miniere ed eventi live, passata a 21 Investimenti) che hanno contribuito a portare il multiplo realizzato nella vendita delle società partecipate dai fondi Wisequity III, IV e V a 3,8 volte il capitale investito.