21 Invest, gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton, tramite il fondo 21 Investimenti III si è impegnata a rilevare la maggioranza di Trime, gruppo con sede a Cassinetta di Lugagnano (Milano), leader europeo e uno dei principali player mondiali nello sviluppo e produzione di torri faro per l’illuminazione di cantieri, miniere ed eventi live. A vendere è il fondo Wisequity IV, gestito da Wise Equity sgr, che che aveva rilevato il 60% di Trime nel marzo 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e che con questa operazione esce dal capitale. Il presidente e fondatore Andrea Fontanella e il management guidato dal ceo Paolo Tacconi reinvestiranno per una minoranza nell’azienda e manterranno i rispettivi ruoli operativi (si veda qui il comunicato stampa).
21 Invest è stata assistita per gli aspetti legali e societari da Hogan Lovells, da PwC per la financial e tax due diligence, da Roland Berger per la business due diligence, da Deloitte per la ESG due diligence e da Lincoln in qualità di debt advisor. Wise sgr e il management team sono stati assistiti da DC advisory in qualità di financial advisor, per gli aspetti legali e societari da Simmons & Simmons, da EY per la financial due diligence, da LTP-OCC per la business due diligence, da Studio Spada per gli aspetti fiscali e da ERM per la ESG due diligence.
Trime è una realtà industriale da sempre focalizzata sullo sviluppo di torri faro ad alto contenuto tecnologico con una naturale vocazione ai mercati internazionali. Il mercato delle torri faro è previsto in grande espansione grazie alla sempre maggiore attenzione alla sicurezza dei lavoratori nei cantieri, che viene migliorata grazie all’illuminazione, e al trend di sostituzione delle tradizionali torri faro alimentate a diesel con quelle “green” che, oltre a ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento sonoro, risultano più efficienti. A partire dal 2017 Trime ha affiancato al core business delle torri faro quello dei generatori mobili mediante il marchio Tekno Proget, sfruttando il proprio know-how “green” sul mercato dei generatori specializzati su applicazioni di nicchia.
Nell’ottobre 2019 Trime aveva acquisito la maggioranza della partecipata inglese Trime UK (si veda altro articolo di BeBeez) mentre a settembre 2021 Trime e Bruno Generators Group (BGG), tra i leader europei nella realizzazione di generatori di eletttricità, hanno rilevato congiuntamente il 100% della statunitense FTG Equipment Solutions da Steve Scattolini, managing director di FTG, che continua a guidare la società, con il supporto delle due società italiane (si veda altro articolo di BeBeez).
La società conta oggi circa 200 dipendenti e nel 2022 punta a raggiungere circa 90 milioni di euro di fatturato consolidato dai 79 milioni del 2021, che hanno fruttato un ebitda di poco superiore a 10 milioni a fronte di un debito finanziario netto di 8 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Oggi quasi il 40% del fatturato è generato da soluzioni alimentate da energie rinnovabili (ibride e solari) e più del 90% delle vendite è realizzato all’estero, in particolare nei Paesi in cui Trime è presente con una filiale diretta, quali il Regno Unito, l’Olanda e gli Stati Uniti e raggiungendo clienti in più di 30 Paesi nel mondo. L’ambiziosa strategia di crescita di lungo termine prevede un incremento significativo del volume d’affari grazie all’espansione internazionale, in particolare nel mercato americano e in quello australiano, e sarà volta alla creazione del leader del settore a livello mondale.
Il presidente Andrea Fontanella ha commentato: “La collaborazione con 21 Invest ci consentirà di continuare nell’arricchimento dell’offerta commerciale con prodotti nuovi ed innovativi. La nostra attenzione rimane concentrata sull’efficienza energetica dei nostri prodotti e alla sicurezza degli operatori che li utilizzano. Le relazioni con i nostri clienti sono incentrate alla collaborazione e allo sviluppo di prodotti e soluzioni che li possano aiutare nello svolgimento delle loro attività”.
Il ceo Paolo Tacconi ha sottolineato che l’accordo permetterà a Trime di “pianificare la nostra crescita di lungo periodo e supportare tutti gli investimenti necessari all’esecuzione del progetto di sviluppo. E di rinnovare l’azione di rafforzamento organizzativo e produttivo del gruppo ed il raggiungimento dei nostri obbiettivi, inclusi i nostri piani ESG”.
Luigi Vagnozzi e Alessio Riccioni, rispettivamente partner e Investment Manager di Wise, hanno detto: “Siamo orgogliosi del lavoro svolto assieme al management e crediamo fortemente che il gruppo abbia tutte le carte in regola per proseguire il suo percorso di crescita nei mercati internazionali insieme al nuovo partner 21 Invest”. Wise Equity sgr sta attualmente investendo con il suo fondo Wisequity V, che nel 2019 ha chiuso la raccolta a 260 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’ultima operazione di investimento annunciata è quella del 55% di One Tag, (si veda altro articolo di BeBeez) società londinese dal cuore italiano che opera nella pubblicità digitale e in particolare la vendita di spazi pubblicitari online, con la quale era in trattative avanzate dallo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez)
Alessandro Benetton ha dichiarato: “Accompagnare un imprenditore, un management e una realtà che negli anni hanno dimostrato un elevato potenziale è alla base della nostra strategia di investimento. Così facendo, dimostriamo di voler continuare a sostenere l’eccellenza italiana investendo in realtà altamente innovative e attente alla sostenibilità sia ambientale che sociale. Credo fermamente che la sinergia tra il DNA di Trime e l’approccio industriale di 21 Invest consentirà alla società di rafforzare il proprio posizionamento di leadership nel settore, perseguendo ambiziose strategia di crescita tanto organica quanto per linee esterne”.
21 Invest investe in imprese del mid-market con un team di circa 50 persone basate in Italia, Francia e Polonia con le tre società di gestione 21 Invest Italy, 21 Invest France e 21 Concordia. In 30 anni dalla fondazione, 21 Invest ha completato oltre 100 investimenti, gestito 12 fondi di investimento e attualmente detiene 25 società in portafoglio per complessivi 2 miliardi di euro di fatturato. Attualmente 21 Invest Italy sta investendo le risorse del fondo 21 Investimenti III, che negli ultimi 12 mesi ha condotto tre operazioni per un totale di circa 100 milioni di euro investiti. L’investimento più recente è stato l’acquisizione dalla famiglia Fraron della maggioranza della Energreen, costruttore di macchinari professionali per la manutenzione del verde, avvenuta lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione ha seguito di pochi giorni l’annuncio dell’acquisizione della maggioranza di Laserjet, storica azienda operante nello stesso settore fondata anch’essa da Lino e Ivo Fraron. L’acquisizione di Lasejet è stata condotta da 21 Invest Italy attraverso la partecipata Aussafer Due srl, società friulana attiva nella lavorazione della lamiera e specializzata nel taglio laser di precisione (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza il fondo ha acquisito la cremonese Witor’s spa, azienda nota a livello internazionale e leader nella produzione di prodotti dolciari, in particolare cioccolato (si veda altro articolo di BeBeez), e le zanzariere di Zanzar spa (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte dei disinvestimenti, invece, lo scorso marzo, invece, il fondo 21 Investimenti III di 21 Italy ha ceduto Carton Pack, azienda barese produttrice di imballaggi per il settore alimentare, in particolare per la frutta e la verdura, al private equity londinese A&M Capital Europe dopo averla tenuta in portafoglio per circa tre anni e mezzo (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2021 era stata invece annunciata la cessione a Clessidra Private Equity di Viabizzuno, eccellenza italiana nella produzione di luci per abitazioni, ambienti di lavoro, musei, negozi e giardini, (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo, grazie a questi due disinvestimenti, ha triplicato l’ammontare investito e ha potuto distribuire agli investitori circa 160 milioni di euro.
L’acquisizione di Trime è la prima effettuata in Italia dopo l’arrivo al timone di 21 Invest Holding di Giuseppe Prestia, proveniente dal private equity britannico Charterhouse, la cui missione è proprio quella di sviluppare una piattaforma di investimenti diretti in aziende italiane con orizzonte di lungo termine., proprio come nel caso dell’azienda fondata da Fontanella (si veda altro articolo di BeBeez).