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Si è chiuso con un boom di fatturato e di redditività il 2023 per il gruppo Villa d’Este, che possiede a Cernobbio, in riva al lago di Como, l’iconico hotel extra lusso Grand Hotel Villa d’Este; i due 4 stelle Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior, nel centro di Como e affacciati sul lago; i due nuovi acquisti, ancora a Cernbobbio, cioé il ristorante Harry’s Bar a Cernobbio e l’hotel Miralago (si veda altro articolo di BeBeez); e il 5 stelle Villa La Massa, sulle rive dell’Arno a Firenze.
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Il bilancio 2023 approvato dall’assemblea lo scorso 9 maggio ha infatti evidenziato ricavi per 94,6 milioni di euro (di cui ben 69,6 milioni dal Grand Hotel Villa d’Este), in crescita dai 78,5 del 2022, un ebitda di 38,2 milioni (da 31,3 milioni) e un utile netto di 22,7 milioni (da 19,1 milioni).
Il tutto mentre continuano gli investimenti. Nella relazione al bilancio, infatti, si legge che “nel corso del mese di febbraio 2024, la società ha costituito Lake Como Hospitality Campus srl, società interamente controllata, che ha sottoscritto un contratto di compravendita del complesso immobiliare sito nel comune di Como, Monte Olimpino, denominato “Salesianum”. Tale complesso sarà utilizzato per la realizzazione di alloggi a disposizione perlopiù dei dipendenti della società e dove potranno essere realizzate attività di sviluppo e formazione nell’ambito dell’attività alberghiera e della ristorazione. Il complesso immobiliare è dichiarato di interesse culturale e, pertanto, l’acquisto è condizionato al mancato esercizio della prelazione da parte degli enti territoriali competenti nei termini di legge”.
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Il Salesianum Don Bosco, situato a Tavernola, in via Conciliazione 98 e realizzato nel 1964, è stato sino al 2010 sede di una comunità religiosa e da allora in disuso. Nato come centro di formazione e di aggiornamento per i Salesiani, si è poi allargato, aprendosi all’esterno e accogliendo nei suoi ampi locali interni ed esterni incontri di spiritualità per gruppi e per singole persone, esperienze di preghiera, convegni e congressi. La struttura dovrebbe diventare un campus per i dipendenti, non con lo scopo di sola accoglienza ai fini lavorativi, ma con l’idea di creare un ambiente di crescita e professionalizzazione: sale conferenze, aree training dove sviluppare una Academy e corsi ad hoc per sala, cucina e housekeeping. Giuseppe Fontana, presidente del consiglio di amministrazione di Villa d’Este, ha commentato in una nota: “La nostra intenzione è di ristrutturare gli immobili e curare il parco per allestire, in un ambiente estremamente confortevole, gli alloggi e gli spazi comuni per il nostro personale; non soltanto, desidereremmo anche adibire degli spazi dedicati alla formazione dei giovani, dove venga seguito un percorso etico-professionale in un ambiente protetto di crescita fatto a misura d’uomo che permetta di valorizzare ognuno in primis come essere umano”.
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Tornando ai dati di bilancio del gruppo, la situazione finanziaria è piuttosto solida, lasciando quindi spazio per l’attività di acquisizione, che infatti come si è visto quest’anno non è mancata. Sul fronte patrimoniale, il 2023 si è chiuso con un patrimonio netto di 330,4 milioni (in aumento dai 311,2 milioni del 2022) e con un debito finanziario netto in forte calo a 65,5 milioni (da 94,1 milioni), grazie soprattutto ai flussi di cassa del periodo.
Ricordiamo che, per contro, la PFN era cresciuta di 25,6 milioni nel corso del 2022 soprattutto a seguito dell’acquisizione del residuo 88% delle quote della Reservimm srl, società proprietaria di Villa Belinzaghi, struttura limitrofa al complesso Villa d’Este, di cui la società deteneva già il 12% delle quote. Come spiegato dal bilancio, i mezzi finanziari per l’acquisizione erano stati reperiti anche presso il sistema del credito. In particolare, la società aveva sottoscritto con Banca Popolare di Sondrio anticipi finanziari per un importo complessivo di 35 milioni di euro con scadenza 31 marzo 2023 di cui 9 milioni già rimborsati nel dicembre 2022. Gli anticipi prevedevano un tasso fisso del 2,31%. Contratto che è poi stato rinnovato con scadenza 1° marzo 2024 per un importo complessivo 26 milioni a un tasso fisso pari a 4,375%. Nel mese di maggio 2022, la società aveva anche acquistato anche la nuda proprietà dell’immobile di Piazza Belinzaghi 3 a Cernobbio, lasciando un vitalizio alla venditrice. Nel momento in cui si espanderà il diritto di proprietà acquistato, l’unione tra le varie proprietà consentirà di ampliare ulteriormente il novero dei servizi offerti dal Grand Hotel mantenendone il medesimo elevato livello.