Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concesso quattro finanziamenti per complessivi 42,2 milioni di euro all’Università degli Studi di Milano-Bicocca per la riqualificazione e lo sviluppo della realtà accademica lombarda. I principali progetti da finanziare sono il piano di ammodernamento strutturale e tecnologico della sede, la ridefinizione funzionale degli spazi e la creazione di nuove opere al fine di contribuire alla competitività dell’Ateneo (si veda qui il comunicato stampa). Queste operazioni confermano il ruolo di CDP come finanziatore di lungo periodo al fianco degli enti pubblici.
L’operazione si articola in due parti. La prima consiste in due linee di credito, per un ammontare di oltre 31,4 milioni, che contribuiranno alla realizzazione di un campus più sostenibile, interattivo, inclusivo e flessibile destinato a una comunità in crescita che attualmente si compone di oltre 40.000 persone tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Il progetto prevede interventi di efficientamento energetico, con l’installazione di pannelli fotovoltaici, e di ammodernamento tecnologico per gli spazi dedicati agli studenti, che avranno a disposizione nuove aule e sale studio. Inoltre, per favorire la mobilità dolce, il campus verrà dotato di velostazioni per le biciclette attrezzate con spogliatoi e docce.
Le risorse messe a disposizione da CDP, inoltre, sono destinate a sostenere nuovi interventi di natura edile, strutturale e impiantistica volti alla realizzazione di tre laboratori ad alto impatto tecnologico e scientifico presso i Dipartimenti di Eccellenza (dipartimenti destinatari di un finanziamento competitivo assegnato dal MUR ai migliori 180 dipartimenti italiani) di Scienze dell’ambiente e della terra, di Scienza dei materiali e di Biotecnologie e bioscienze.
In secondo luogo, CDP concede due finanziamenti del valore complessivo di 10,8 milioni che contribuiranno al completamento e alla riorganizzazione delle residenze universitarie ‘Demostene’, ‘I Sirenei’ e ‘Casa Marmont – Modena’ con la creazione di nuovi posti letto e il miglioramento della fruibilità degli spazi per gli utenti diversamente abili.
L’obiettivo comune dei diversi finanziamenti è quello di dare un forte impulso alla riqualificazione sostenibile del territorio, contribuendo ad alimentare l’attrattività e la competitività di una tra le più importanti università italiane.
Le due linee di credito aperte con l’Università, rispettivamente con durata complessiva di venti e trenta anni, con preammortamento a tasso variabile e ammortamento a tasso fisso, rientrano nelle operazioni avviate da CDP nell’ambito del più ampio programma da 1,4 miliardi promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) attraverso il Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche. In linea generale, il MUR può finanziare fino al 60% delle risorse necessarie per realizzare i progetti presentati dalle Istituzioni universitarie statali e CDP può co-finanziare la restante parte per sostenerne le attività di riqualificazione.
In riferimento a questa operazione, con l’obiettivo di procedere in breve tempo alla realizzazione delle opere, Cassa Depositi e Prestiti ha co-finanziato il progetto (che ha un valore complessivo di oltre 70 milioni) per 31,4 milioni a cui si aggiungeranno le risorse del MUR, al termine dell’iter di selezione del Ministero in corso.
Come accennato sopra, gli altri due finanziamenti, rispettivamente con durata complessiva di venti e trenta anni, con preammortamento a tasso variabile ed ammortamento a tasso fisso, dell’importo di 10,8 milioni in totale, sono invece destinati al completamento dei lavori e alla riorganizzazione delle residenze universitarie.
L’operazione segue le priorità di intervento individuate dalle linee guida strategiche relative alle Infrastrutture sociali come previsto dal piano 2022-2024 di CDP varato lo scorso novembre 2021 con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sia delle infrastrutture dell’istruzione sia dello student housing per generare un impatto sociale e ambientale positivo.
Ricordiamo che il Piano, approvato dal cda il 25 novembre 2021, prevede per Cdp un ruolo decisivo per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’Italia, per colmare i ritardi del Paese e avere un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale, continuando a essere vicini ai territori e alle imprese. Gli ambiti di intervento sono: cambiamento climatico, crescita inclusiva e sostenibile, innovazione e digitalizzazione, sostegno alle catene del valore.
Nei tre anni del Piano, CDP mobiliterà risorse per 65 miliardi di euro (+5% rispetto al triennio precedente), attirando ulteriori 63 miliardi da terzi (+27%), per un totale di 128 miliardi di risorse attivate per il Paese.
Ricordiamo che CDP il 22 giugno scorso ha varato il riassetto dell’area real estate (sempre in attuazione delle linee guida del Piano Strategico 2022-2024, si veda altro articolo di BeBeez) e con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di CDP nel settore (si veda qui il comunicato stampa), attraverso una chiara distribuzione di competenze e responsabilità e una più razionale allocazione del portafoglio immobiliare del gruppo in due centri di competenza.
Da un lato, quindi, resterà Fintecna, focalizzata sull’erogazione di servizi immobiliari e gestione dei processi liquidatori e anche sulla vendita del portafoglio di immobili per il quale non è prevista attività di valorizzazione.
Dall’altro lato verrà soppressa CDP Immobiliare srl (ma non viene precisato dove verranno spostati gli asset in portafoglio, il cui valore ammontava a fine dicembre 2021 a 932 milioni di euro, si veda qui il bilancio). mentre CDP Immobiliare sgr, la cui attività è attualmente concentrata sulla gestione di quattro fondi con focus su investimenti in valorizzazione e rigenerazione urbana, infrastrutture sociali dell’abitare e settore del turismo (per un totale di circa 2,4 miliardi di euro di asset in gestione a fine 2021, si veda qui il bilancio), vedrà ampliare il suo ambito d’azione al settore delle infrastrutture e sarà contestualmente ridenominata CDP Real Assets sgr.
L’annuncio del riassetto è arrivato sempre lo scorso 22 giugno a valle della riunione del cda di CDP, presieduto da Giovanni Gorno Tempini, riunito per la prima volta fuori dalle sedi del gruppo, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, circostanza che rappresenta la volontà di dare un segnale concreto dell’impegno e della vicinanza di CDP nei confronti del territorio e delle comunità locali (si veda altro articolo di BeBeez).