Coima sgr, fondata e guidata dal ceo Manfredi Catella, ha chiuso il 2021 con asset in gestione in crescita del 6% a 9,3 miliardi di euro e punta a 10 miliardi entro il 2024. Gli asset a fine 2021 erano distribuiti su 27 fondi di investimento immobiliare con un portafoglio di oltre 170 proprietà e oltre 200 conduttori. Lo ha comunicato ieri la società in occasione della pubblicazione dei risultati di bilancio dell’anno (si veda qui il comunicato stampa), precisando che nel corso del 2021 l’sgr ha in particolare raccolto nuove sottoscrizioni per oltre 600 milioni di euro da primari investitori nazionali e internazionali e ha selezionato e concluso nuove operazioni immobiliari, per un valore superiore ai 300 milioni. Il numero dei fondi in gestione a fine marzo 2022 era inoltre già salito a 30. In particolare lo scorso marzo è stato avviato il nuovo Coima Logistics Fund II, che ha già concluso acquisizioni per 800 milioni di euro e ha una ulteriore pipeline che consentirà di raggiungere quota un miliardo di euro di investimenti complessivi nel 2022 (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ai risultati di bilancio, l’sgr ha registrato un margine di intermediazione in crescita del 74% a 45 milioni di euro (inclusi ricavi non ricorrenti per complessivi 17,3 milioni), un ebitda a sua volta in crescita del 50% a 17,9 milioni (inclusi componenti di reddito non ricorrenti per complessivi 6,4 milioni) e un utile netto addirittura in aumento di oltre il 100% a 14,2 milioni, per effetto di un consolidamento del risultato della normale operatività della società e una sensibile crescita della componente derivante dalle commissioni di performance dei fondi, superiore alle attese, con una performance media del 10% di IRR.
Nel corso del 2021 è stata poi finalizzata l’operazione di razionalizzazione societaria con il trasferimento in capo a Coima Holding del 100% delle azioni di Coima sgr e di Coima REM srl (specializzata nei servizi di property e project management) che ha consentito la costituzione del Gruppo Coima, nel cui perimetro rientrano anche Coima HT (controllata da Coima Holding e specializzata in servizi di innovazione e digitalizzazione informatica applicata al real estate) e Residenze Porta Nuova (controllata da COIMA sgr e specializzata nell’intermediazione immobiliare).
Catella ha commentato: “Nonostante un contesto caratterizzato dal prolungarsi delle condizioni di criticità derivanti dalla pandemia, abbiamo raggiunto nel corso del 2021 risultati che hanno superato gli obiettivi del nostro piano industriale. I nostri fondi hanno garantito una performance media del 10% in termini di Irr ai nostri investitori, anche grazie alla strategia di diversificazione intrapresa in particolare nel comparto logistico con investimenti già eseguiti e impegni per oltre un miliardo di euro”. Catella ha aggiunto: “Abbiamo continuato la nostra evoluzione organizzativa a livello di governance e gestionale in particolare con riferimento alle competenze in ESG, tecnologia e digitalizzazione. Coima è la prima sgr ad aderire alla pubblicazione della disclosure prevista dalla Sustainable Financial Disclosure Regulation (SFDR) e ci siamo posti l’obiettivo di allineare, entro il 2030, il 100% del portafoglio al piano di decarbonizzazione europeo, certificare la totalità dei nuovi sviluppi LEED® e WELL® e categorizzare tutti i nostri fondi ex. art 8 o 9 SFDR, attivando importanti progetti di community management negli sviluppi urbani di quartiere”.
In particolare, sono stati raggiunti importanti risultati nel Rating GRESB (Global Real Estate Sustainability Benchmark), posizionando i fondi Coima Opportunity Fund II (95/100) e Porta Nuova Garibaldi (83/100) tra i migliori Fondi immobiliari in Europa. Sono stati lanciati i primi tre FIA immobiliari ex Art. 8 SFDR: Coima ESG City Impact Fund, Coima Lampugnano Regeneration Fund, Coima Evergreen, di cui i primi due già operativi e il terzo in fase di raccolta. Oltre l’80% del portafoglio immobiliare gestito è certificato o precertificato secondo la certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Deisgn) e per oltre il 50% del portafoglio è stato sviluppato il piano di decarbonizzazione. È stata completata la costruzione di Gioia 22, prima torre nZEB (nearly Zero Energy Building) in Italia, che ha ottenuto anche le certificazioni LEED Platinum e WELL. Infine, il quartiere di Porta Nuova ha completato il processo di certificazione per l’ottenimento delle certificazioni LEED e WELL for Community: una volta completate le operazioni di verifica, il quartiere potrà essere il primo al mondo a ottenere la doppia certificazione, esempio di eccellenza in termini di riqualificazioni urbane con impatto ESG misurabile e trasparente.