
Dea Capital, società di gestione di asset alternativi controllata dal Gruppo De Agostini e quotata al segmento Star di Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre 2022 con asset in gestione pari a 26,7 miliardi di euro, in crescita del 4,1% rispetto a giugno del 2021 (si veda qui il comunicato stampa e qui quello relativo ai conti del primo semestre 2021).
La più forte spinta è arrivata dal segmento real estate, con un incremento del 10% a 12,9 miliardi dall’anno precedente che non ha risentito delle vendite di asset avvenute durante il primo trimestre, come la cessione di marzo, di 10 immobili adibiti a uffici e filiali bancarie in varie città di Italia per complessivi 27.000 mq (si veda altro articolo di BeBeez), e la vendita, a metà febbraio, a LaSalle Investment Management del Verona DC1, di un centro logistico da 128.000 mq nei pressi della città scaligera (si veda altro articolo di BeBeez). A compensare infatti queste vendite sono state le nuove iniziative per AUM pari a oltre 1 miliardo di euro, di cui 200 milioni di euro relativi al lancio del fondo “Millennium Luxury”, dedicato allo sviluppo dell’Hotel della catena “Four Seasons” a Roma.
I fondi di fondi (Multi Manager Solutions) hanno evidenziato un calo del 2% a 8,2 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2021, stessa percentuale di calo del credito che è sceso però a 3,1 miliardi di euro. E’ risultata invece in crescita l’asset class del private equity, con un +5% a 2,5 miliardi di euro alla fine dello scorso giugno rispetto a 12 mesi prima grazie a nuove risorse raccolte per circa 100 milioni di euro. Ricordiamo che in ambito private equity Dea Capital lo scorso maggio ha rilevato in Spagna, Paese in cui già svolge un’intensa attività sul real estate, circa il 60% della catena di pizzerie Carlos (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto al conto economico, anche in questo caso il principale contributo viene dal real estate, con ricavi per 20,8 milioni di euro.
Stabile a 8 milioni di euro, dagli 8 milioni del primo semestre 2021, il contributo delle piattaforme di asset alternativi (Real Estate, Private equity e credito) all’utile del periodo, che è stato però di soli 700 mila euro. Risultato quasi trascurabile se paragonato ai 14 milioni del primo semestre 2021, che tuttavia aveva beneficiato di una serie di rivalutazioni di asset in portafoglio alle sopra menzionate piattaforme. Negativo invece, per 4,4 milioni di euro, l’apporto delle attività sull’estero, soprattutto immobiliari, dato più che raddoppiato rispetto agli 1,8 milioni di euro di giugno 2021.
Infine, la posizione finanziaria netta consolidata riporta una liquidità netta di 88,7 milioni di euro (di cui 66,4 milioni di euro in capo alle Società Holding), in miglioramento rispetto ai 135,9 milioni alla fine del 2021. La variazione positiva, riferisce Dea Capital, riflette sostanzialmente il contributo dell’Alternative Asset Management e la distribuzione del dividendo straordinario effettuata a maggio 2022 per circa 26,5 milioni di euro.
Paolo Ceretti, CEO del Gruppo DeA Capital, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2022 e soprattutto delle importanti iniziative lanciate dalla nostra Piattaforma di Alternative Asset Management, in un contesto reso decisamente complicato dalle recenti evoluzioni geopolitiche e macroeconomiche. Stiamo lavorando per rafforzare tutti i nostri assets e renderli ancora più resilienti a fronte di eventuali peggioramenti del quadro di riferimento. In tal senso sono convinto che il nostro modello di gestione – caratterizzato da una forte logica industriale e con un importante bilanciamento tra rischi e ritorni – possa offrire grande affidabilità di performance per i nostri investitori.”
Quanto agli avvenimenti più di rilievo degli ultimi due mesi, si ricorda che a luglio scorso DeA Capital ha perfezionato una partnership con Harrison Street (primario asset manager statunitense specializzato nel real estate) focalizzata sullo sviluppo di immobili residenziali “built-to-rent” in Spagna, per una quota di partecipazione del Gruppo attestata al 10% (con un commitment pari a circa 10 milioni di Euro). Nella prima fase la partnership prevede la costruzione di circa 1.200 appartamenti, con un investimento complessivo atteso di circa 250 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel corso del mese di settembre, invece, la controllata Dea Capital Alternative Funds SGR effettuato il primo closing del fondo Flexible Capital, dedicato al mondo delle Special Situations in Italia, per un commitment complessivamente raccolto di oltre 100 milioni di euro e un target finale di 300 milioni di euro. Il Fondo investirà su aziende con ricavi consolidati superiori a 50 milioni di euro in temporaneo squilibrio patrimoniale-finanziario ma con adeguate prospettive di redditività futura, e rappresenterà uno strumento flessibile in grado di investire su tutta la capital structure. Il commitment sottoscritto da DeA Capital nell’ambito del predetto closing è stato di circa 26,1 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Guardando al futuro, la società ha fatto sapere in una nota che nel quadro delle recenti evoluzioni geopolitiche e macroeconomiche legate in primis al conflitto tra Russia e Ucraina, nonché al protrarsi della diffusione del Covid-19 e alle dinamiche inflattive in vari paesi del mondo, l‘attività gestionale continuerà ad essere incentrata sullo sviluppo della Piattaforma di Alternative Asset Management, in particolare attraverso il lancio di nuovi prodotti e la crescita ulteriore delle attività a livello internazionale.