Yeldo, società specializzata nella raccolta di capitali in ambito immobiliare, che ha all’attivo circa mezzo miliardo di euro di progetti finanziati dal 2018 in Svizzera, Italia e Germania, ha annunciato due nuove exit generate dal proprio fondo d’investimento lussemburghese Y-Milano Fund. Le operazioni, riguardanti rispettivamente lo sviluppo di un portafoglio residenziale e un intervento di riconversione d’uso da uffici a residenziale a Milano, hanno coinvolto investitori professionali che hanno sottoscritto gli investimenti con ticket minimi di 125 mila euro, per un totale investito di circa 18 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Le operazioni, sottoscritte tra il 2021 e il 2022 e concluse rispettivamente in 24 e 16 mesi, in anticipo rispetto al business plan, hanno generato il 16% e 14% di rendimento annualizzato, restituendo agli investitori oltre 24 milioni di euro. Le iniziative rappresentano i primi progetti portati a termine dal Gruppo Yeldo in Italia, con il supporto di un partner isituzionale, che è stato DeA Capital Real Estate sgr
Con le due operazioni appena concluse salgono a 10 le exit realizzate con successo dal gruppo, che chiude il 2023 con un rendimento annualizzato storico medio del 14,6%.
Le due operazioni si inseriscono in più ampi progetti di riqualificazione urbana, in quartieri in evoluzione sul territorio di Milano. La prima riguarda un portafoglio di tre complessi residenziali situati rispettivamente in Via Socrate, Via Mambretti e Via De Rolandi, che hanno visto il coinvolgimento nella progettazione dello studio SA Architecture, guidato dall’architetto Marco Guido Savorelli. La seconda riguarda un asset in fase di riconversione residenziale, situato in Viale Certosa.
Lorenzo Belloni, chief investment officer di Yeldo Group, ha detto: “Sotto il profilo immobiliare queste iniziative presentavano diversi punti di forza. Da un lato la macro location di Milano, città che continua ad attrarre interesse degli investitori, ed in particolare la micro location in aree al centro di forte riqualificazione. Dall’altro, la strategia d’investimento, di valorizzazione urbanistica e conversione d’uso, strategia che ha permesso il rimborso degli investitori in tempi molto brevi”.
Ha aggiunto Antonio Borgonovo, ceo e fondatore di Yeldo Group: “Siamo entusiasti di annunciare l’exit delle nostre prime operazioni in Italia, che seguono le precedenti avvenute su progetti in Svizzera: queste exit, realizzate in anticipo rispetto alle previsioni e al fianco di un operatore istituzionale come DeA, confermano la qualità delle nostre proposte di investimento, consolidando la nostra missione: offrire accesso diretto a opportunità di investimento di grado istituzionale attraverso la tecnologia”.
Ricordiamo che a metà ottobre scorso Yeldo ha emesso un certificate per la realizzazione dello sviluppo immobiliare di via Giannone 2 a Milano, un progetto promosso da Fenice Immobiliare (si veda altro articolo di BeBeez). Prima ancora, a inizio settembre scorso ha raccolto 5 milioni di euro per un asset logistico a Varedo, Monza Brianza, presso l’ex area industriale Snia (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, un intervento di riconversione di un immobile industriale ad uso logistico, ha coinvolto investitori professionali, che hanno sottoscritto certificati bancabili con ticket di investimento a partire da 100 mila euro per un totale di 5 milioni di euro, segnando il primo progetto di Yeldo nel settore logistico. L’intervento di riqualifica e conversione d’uso del lotto logistico di Varedo è guidato dal Gruppo MG Sviluppo srl, operatore specializzato nella riqualificazione di lotti industriali in Italia. L’iniziativa si inserisce in un’operazione molto più ampia di rigenerazione urbana, il cui piano prevede la riconversione e valorizzazione di tutta l’ex area industriale Snia, per un totale di 560,000 mq, e che include la creazione di aree residenziali, commerciali, terziario e verde.
E ancora, lo scorso marzo la società ha anche lanciato Yeldo Crowd, piattaforma di equity crowdfunding immobiliare autorizzata da Consob e gestita attraverso la controllata Y-Crowd srl (si veda altro articolo di BeBeez). Una piattaforma che ha l’obiettivo di permettere a investitori retail di investire in progetti immobiliari di livello istituzionale, partendo da un ticket d’ingresso di 10 mila euro replicando quanto era stato fatto fino a quel momento da Yeldo per i propri investitori professionali che investono con Yeldo a partire da un minimo di 125 mila euro, come anticipato sopra.
Ricordiamo infine che Yeldo Crowd, la piattaforma di equity crowdfunding immobiliare di proprietà di Y-Crowd srl, società che a sua volta fa capo a Yeldo, è una delle 14 piattaforme di crowdfunding italiane che hanno ottenuto l’autorizzazione a operare in Europa, in base al nuovo Regolamento Europeo in materia di crowdfunding (si veda altro articolo di BeBeez), che è entrato in vigore lo scorso 10 novembre (si veda altro articolo di BeBeez).