Dopo l’opa sul fondo immobiliare Opportunità Italia, gestito da Torre sgr e quotato sul MIV di Borsa Italiana, i fondi di GWM, oggi titolari del 15,74% del fondo, hanno siglato con gli altri quotisti Carlo Enrico
Mazzola (fondatore della società di consulenza Norisk) e Borgo Lago srl un Patto di consultazione, che istituisce fra le parti obblighi di preventiva consultazione per l’esercizio dei diritti di ciascuna parte quale partecipante al fondo, ivi incluso in relazione all’esercizio del diritto di voto nell’assemblea. Inoltre, il patto prevede un reciproco obbligo di informativa tra le parti in caso di vendita di quote del fondo (si veda qui il comunicato stampa). Oggetto del Patto sono 18.491 quote del fondo, pari a circa 32% del totale delle quote emesse.
Di queste, GWM è indirettamente titolare di 9.092 quote, attraverso il veicolo lussemburghese Vittoria Holding sarl, interamente detenuto dalla Sicav RAIF Italian Real Estate Special Situations II e dal fondo Europa Plus SCA SIF – RES Opportunity, entrambi gestiti da GWM Asset Management Ltd.
Vittoria Holding, infatti, aveva lanciato a novembre 2021 un’opa volontaria sul 51% circa delle quote del fondo immobiliare Opportunità Italia, gestito da Torre sgr e quotato sul MIV di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez). All’opa, che si era poi chiusa lo scorso dicembre, erano state apportante soltanto quote rappresentative del 30,87% delle quote oggetto dell’offerta, per un controvalore complessivo di 10,9 milioni di euro, cosicché Vittoria Holding si era ritrovata appunto titolare del 15,74% del fondo (si veda qui il comunicato stampa di allora).
A fine ottobre il Consiglio di Amministrazione della sgr aveva ritenuto non congruo il corrispettivo unitario di 1.200 euro offerto per ciascuna quota del fondo (si veda qui il comunicato stampa di allora) e per questo motivo, “tenuto conto dell’attuale contesto di mercato, dell’approssimarsi del termine di durata del fondo (31 dicembre 2022, ndr) e dell’interesse dei partecipanti”, aveva “deliberato la propria intenzione di avvalersi del periodo di grazia per la durata massima prevista dall’art. 2 del regolamento di gestione del Fondo (i.e.: due anni), avviando le attività necessarie previste dalla legge e dal regolamento di gestione stesso”.
Intanto il fondo ha annunciato ieri la firma di un contratto preliminare di vendita alla svizzera Artisa dell’immobile in via Bagutta 20 a Milano, in portafoglio dal 2018 per 35,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).