Il fondo Pisa in Progress, gestito da Namira sgr e assistito nell’occasione da Legance-Avvocati Associati per gli aspetti legali, ha acquistato per 5,2 milioni di euro i terreni edificabili di proprietà comunale intorno a Marina di Pisa. Ospiteranno i parcheggi pubblici al servizio del porto turistico e di Villa Rondini, che fanno parte del progetto di rigenerazione urbana per creare una nuova destinazione turistica sul litorale pisano, affidato in qualità di project e development manager a Marina Development Corporation, società attiva nello sviluppo di progetti immobiliari ancorati ai porti turistici (si veda qui Nove da Firenze e l’Ansa).
Assieme al rogito è stato firmato anche un atto notarile transattivo con cui è stato chiuso il lungo contenzioso al Tar tra il Comune e i precedenti proprietari, che da molti anni impediva il rilancio del porto turistico di Marina di Pisa che il fondo sta portando avanti.
Già due anni fa il fondo Pisa in Progress, il cui anchor investor del fondo è l’uomo d’affari olandese Robert Thielen, fondatore della società d’investimento Waterland, aveva acquistato altre aree edificabili circostanti il porto turistico di Marina di Pisa, per una superficie di 100 mila metri quadrati, a valle del via libera ad aprile 2021 del Tribunale al concordato di Boccadarno Porto di Pisa spa e di Boccadarno Village, che gestiscono il porto turistico (si veda altro articolo di BeBeez), la cui omologa era intervenuta poi nel mese di novembre del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Marina Development Corporation (MDC), società italiana attiva nella consulenza sullo sviluppo di progetti immobiliari a destinazione residenziale/ricettiva legati a porti turistici, che agisce in qualità di project e development manager, aveva quindi predisposto un nuovo masterplan di rigenerazione urbana che prevede uno sviluppo immobiliare a destinazione ricettiva e residenziale e in particolare un hotel a 5 stelle con 200 residenze servite dall’hotel stesso su base volontaria, per cui i proprietari di seconde case potranno scegliere se darle in gestione all’albergo quando non le usano. Anche per le prime case si potrà comunque beneficiare dei servizi dell’hotel: la piscina, la palestra, ma anche servizi in camera alla carta.
“L’ulteriore acquisizione a Marina di Pisa conferma il nostro impegno nel rilancio di questa destinazione a noi molto cara e nell’adempimento di tutti gli obblighi della convenzione. Inoltre, mette fine al contenzioso tra il Comune e i precedenti proprietari che da tempo impediva il rilancio di questa area strategica per la città. Vogliamo fare di Marina di Pisa una destinazione di successo, con architetture d’autore ed esercizi commerciali in grado di attivare flussi di visitatori durante tutto l’anno, restituendo valore a un’area da troppi anni inutilizzata”, ha detto dal canto suo Giuseppe Noto, amministratore delegato di Marina Development Corporation.
“L’operazione che siamo riusciti a portare a termine rappresenta una svolta decisiva per il completamento del progetto di sviluppo turistico del Porto di Marina. La firma di questo atto notarile, che segue l’approvazione della delibera in consiglio comunale, permette al Comune di Pisa di incassare 5,2 milioni di euro dalla vendita delle aree comunali e consente alla società investitrice di portare avanti il progetto di realizzazione di strutture ricettive, residenze, servizi ed esercizi commerciali destinati a un turismo di qualità, completando la riqualificazione dell’intera area a ridosso del Porto”, ha spiegato il sindaco di Pisa Michele Conti, che ha aggiunto: “Dal momento in cui un investitore ha manifestato la volontà di andare fino in fondo e acquisire le aree, si è messa in moto la macchina comunale con un lavoro certosino di ricognizione di particelle, terreni e infrastrutture di proprietà comunale da cedere al privato che realizzerà gli investimenti. Grazie a un intenso lavoro portato avanti con costanza dagli uffici comunali, il Comune è riuscito ad arrivare alla predisposizione di questi atti che finalmente mettono l’investitore in condizioni di portare a termine il piano di sviluppo turistico ricettivo, chiudendo un contenzioso che andava avanti e che aveva bloccato la crescita turistica del Porto”, ha aggiunto il primo cittadino, ricordando i lavori di riqualificazione delle tre piazze di Marina per la valorizzazione della passeggiata sul lungomare.
Namira sgr, fondata a Milano nel 2007, gestisce ventuno fondi immobiliari (si veda qui il portafoglio). Sempre due anni fa ha investito oltre 200 milioni di euro tramite il fondo Bdf nel progetto di rigenerazione urbana Marina di Ventimiglia, affidato sempre a Marina Development Corporation (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto si sviluppa su una superficie totale di 57mila metri quadrati per una superficie agibile di oltre 18mila metri quadrati e comprende più interventi, il principale dei quali è Borgo del Forte, che riguarda l’area degli Scoglietti e di Marina San Giuseppe, dove sorgeranno una struttura alberghiera luxury: un hotel 5 stelle di venti camere, palestra, spa e ristorante, 60 appartamenti gestiti dallo stesso hotel e 70 appartamenti brandizzati. Borgo del Forte interessa l’area del waterfront affacciato sul nuovo porto turistico Cala del Forte. Sarà realizzato anche il ristorante La Rocca, collocato a Ovest del complesso residenziale-alberghiero, e Club Italia, che prevede la trasformazione della palazzina ex Aci di piazza del Costituente in un polo food&beverage di eccellenza.
Sempre a Ventimiglia e sempre attraverso Bdf, Namira ha poi rilevato l’area di circa 42mila metri quadrati Campasso di Nervia dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (si veda altro articolo di BeBeez). In quest’area sarà realizzato Borgo del Forte Campus, un complesso internazionale con parco a verde pubblico, sei campi da tennis, una piscina olimpionica, una scuola con annesso dormitorio per docenti, studenti e atleti e uno spazio eventi. L’intervento prevede anche la riqualificazione dei capannoni esistenti con funzioni miste. L’operazione consentirà il recupero di un’area parzialmente dismessa e la sua rigenerazione ispirata a principi di sostenibilità, completando la riqualificazione di un’area di Ventimiglia iniziata con la realizzazione della pista ciclopedonale che attraversa l’intera zona, oltrepassa il torrente Nervia con un ponte ciclabile e si ricongiunge con il comune limitrofo di Vallecrosia.
L’anno scorso Namira ha acquistato per conto del fondo Star Pas Ita, specializzato in asset a destinazione logistica last mile e interamente sottoscritto da Kkr, due strutture situate a Origgio (Milano) e Settimo Torinese (Torino) con una superficie complessiva di circa 41mila metri quadrati (si veda altro articolo di BeBeez).
Poco più di un mese fa, tramite il fondo Namira Industriale Italia, ha inoltre acquisito lo stabilimento di Empoli di circa 30mila metri quadrati di Irplast Spa, controllata del private equity londinese Cheyne Capital e attivo nella produzione di film in polipropilene per etichette, nastri adesivi e packaging (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente il fondo ha sottoscritto con Irplast un contratto di locazione per una durata di 24 anni con opzioni di rinnovo. Il fondo ha infatti come focus di investimento immobili a destinazione industriale e logistica ubicati in aree ad alta densità manifatturiera del Centro-Nord Italia, che acquisisce con una strategia di sale&lease back.