Primo round da 2,5 milioni di euro per Hesovisia Spv srl, startup costituita qualche mese fa con l’obiettivo di operare nel settore immobiliare dell’ospitalità di lusso, lanciata da Gianluigi Casole, co-fondatore con Andrea Scotti Calderini della piattaforma Freeda, la media company italiana rivolta alle donne, alla Generazione Z e ai Millennials di proprietà della scaleup AG Digitial Media spa.
La startup è stata costituita a Milano davanti al notaio Filippo Zabban da Stefania Bettoni qual rappresentante della GC Partecipazioni di Casole e ha come oggetto sociale “l’acquisto, lo sviluppo, la gestione e la valorizzazione di immobili nell’ambito luxury hospitality”, riferisce Affari Italiani. A seguito di questo primo round Casole si è diluito al 13,1% e sono entrati nel capitale nuovi soci, tra cui: la Gefira dell’imprenditore bergamasco Angelo Radici, numero uno di RadiciGroup (con il 16,5%); la Drago Immobiliare (16,5%) di Nicolas Demolling e Rocco Lomazzi (fondatore di Sweet Guest); .la Tivifin (8,2%) della famiglia Ticozzi-Valerio; Gregoire Desforges, figlio di Dominique Marzotto, a sua volta erede del defunto conte Paolo (5,5%); e la El Holding (2,7%), società benefit di proprietà al 100% di Luigi Berlusconi.
Peraltro Casole, nominato amministratore unico di Hesovia Spv, comasco, classe 1988, ha un passato lavorativo proprio a fianco del più giovane figlio maschio di Silvio Berlusconi quale componente del team di investimenti di H14, holding di comune proprietà di Luigi Berlusconi e delle sorelle Barbara ed Eleonora tanto che ancora oggi siede nel consiglio della onlus Fondazione Opsis di cui Luigi è presidente. Casole ha poi lanciato oltre un anno fa la New Hospitality Brand Holding per entrare nel business della gestione di alberghi.
In Ag Digital Media, poi, oltre a Casole e Scotti-Calderini, sono soci fra gli altri lo stesso Berlusconi, Ginevra Elkann, i fratelli Luca e Lucio Rovati, Stefano Sala (presidente di Publitalia 80), Remo Ruffini patron di Moncler e Nerio Alessandri patron di Technogym. Casole e Scotti Calderini hanno ciascuno circa il 12,4% di Ag Digital Media: Scotti Calderini in precedenza ha lavorato in FremantleMedia e Publitalia 80. Ag Digital Media ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita a 17,7 milioni di euro ma con una perdita di 4,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente)