![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/04/Palazzo-Dondi-DallOrologio.jpg)
Invimit, società immobiliare controllata al 100% dal ministero dello Sviluppo Economico, ha posto in vendita tre palazzi storici di Padova, per un valore di 31 milioni di euro. Lo riferisce Il Mattino di Padova, secondo il quale gli edifici in vendita sono Palazzo delle Debite, Palazzo Rinaldi e Palazzo Dondi Dall’Orologio.
Quest’ultimo si trova in via Battisti 69. Ex sede dell’Inail dal 1921 e anche filiale della Cassa di Risparmio e del Banco di Napoli, attualmente ha un valore di 20 milioni visto che lo Stato, per restaurarlo totalmente, vi ha già speso 9,7 milioni, con un progetto firmato dall’archistar Paolo Portoghesi. La sua costruzione risale al 1500, essendo stato costruito dai nobili veneziani Dondi dell’Orologio. Gli affreschi interni, realizzati nel 1533, sono di Domenico Campagnola, lo stesso artista che ha affrescato La Scoletta del Carmine, la Sala dei Giganti e l’Oratorio San Rocco. Per questo palazzo ci sono “un paio d’interessi per la valorizzazione locativa e che si sono avvicinati alla società statale sia investitori privati e sia enti pubblici o a partecipazione pubblica”, ha detto Invimit.
Palazzo Rinaldi è lo storico immobile che si trova nella via omonima, laterale di via Altinate e che ospitava l’ex Tribunale militare del nordest. Era già stato messo all’asta alcuni anni fa, con una base di 3,41 milioni di euro euro. L’asta era andata deserta, nonostante una delibera comunale, approvata ai tempi del sindaco Massimo Bitonci avesse concesso, e tutt’ora concede, la possibilità anche di una destinazione residenziale. Invimit ha dichiarato in merito alla vendita: “Riscontriamo un notevole interesse di mercato e siamo aperti a ogni investitore. Sono state avviate varie interlocuzioni in attesa che qualche dialogo si concretizzi”. Dovrebbe essere il primo palazzo a essere ceduto.
Infine Palazzo delle Debite, chiuso da decenni, ha una superficie di 15. 912 mq. La pianta originaria risale al Medioevo quando veniva utilizzato come prigione per i debitori. L’attuale immobile è stato realizzato nel 1874 su progetto dell’architetto Camillo Boito. L’ultima perizia catastale gli ha certificato un valore immobiliare di 7,3 milioni di euro. Appartiene all’Inps e 10 anni fa avevano tentato di acquistarlo anche gli imprenditori Shamouni e Bulgarella. Il palazzo fa parte del fondo i3 Dante, finalizzato alla riduzione del debito pubblico attraverso il trasferimento e la valorizzazione di portafogli di asset pre-identificati dalla sgr all’interno dei patrimoni in gestione e l’individuazione di soggetti terzi interessati all’investimento nelle quote del fondo medesimo.
La sgr aveva lanciato il comparto Convivio del fondo i3-Dante nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Il comparto era nato con l’obiettivo di contribuire alla riduzione del debito pubblico italiano attraverso il trasferimento e la valorizzazione di portafogli di asset pre-identificati dalla sgr all’interno dei patrimoni già in gestione e l’individuazione di soggetti terzi interessati all’investimento nelle quote del fondo stesso. Nel gennaio scorso il gruppo assicurativo Poste Vita, che fa capo a Poste Italiane, ha rilevato per 249 milioni di euro tutte le quote di Convivio (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che, sempre nel gennaio scorso, Invimit ha avviato la rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Bari, di proprietà del Fondo i3 Università (si veda altro articolo di BeBeez).
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