Slitta di un mese la scadenza per presentare le manifestazioni d’interesse per la riqualificazione e lo sviluppo urbanistico delle ex caserme di via Guido Reni a Roma a CDP Real Estate, sgr del gruppo CDP guidato da Dario Scannapieco, proprietaria dell’area (si veda qui il fascicolo del bene). Lo scrive MF-Milano Finanza, precisando che il nuovo termine è stato fissato al 15 marzo, rispetto al 15 febbraio inizialmente previsto, per consentire agli operatori immobiliari interessati di approfondire il dossier relativo alle strutture nate nel 1906 come stabilimento militare di materiali elettronici e di precisione (si veda qui la descrizione del Comune di Roma).
Il primo ad aver firmato un’offerta non vincolante è stato Manfredi Catella, amministratore delegato e co-fondatore di Coima. All’asta parteciperanno anche la statunitense Hines (la cui controllata in Italia è guidata da Mario Abbadessa), Generali Real Estate guidata da Aldo Mazzocco, DeA Capital Real Estate del Gruppo De Agostini, Fabrica Immobiliare, la sgr dell’immobiliarista romano Francesco Gaetano Caltagirone, e le principali casse di previdenza italiane, che in caso di aggiudicazione si avvarrebbero di uno sviluppatore. L’elenco dei partecipanti dovrebbe allungarsi proprio grazie alla proroga di un mese.
La gara, che potrebbe concludersi la prossima estate, riguarda la riqualificazione e lo sviluppo urbanistico dei 45mila metri quadrati di fronte al museo Maxxi a Roma, nel quartiere Flaminio, fra piazza del Popolo e l’Auditorium Parco della Musica. Si tratta di un progetto che fa gola ai colossi italiani e internazionali del comparto, poiché considerato come la più grande operazione del 2024 in Italia, dopo che la cordata formata da Unicredit, Hines e Prelios si è aggiudicata alla fine dell’anno scorso l’ex scalo ferroviario Farini di Milano con un’offerta da 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Nei 45mila metri quadrati è prevista la realizzazione di settanta alloggi sociali (su una superficie di seimila metri quadrati), duecento residenze private (29mila metri quadrati), spazi commerciali (cinquemila metri quadrati), strutture ricettive (cinquemila metri quadrati) e attrezzature pubbliche per il quartiere. Questo è il cosiddetto lotto B del progetto Ercole, che comprende anche un lotto A di 27mila metri quadrati, anch’esso di proprietà di CDP, su cui sarà costruito il Museo della Scienza entro il 2027 con un investimento di 75 milioni (si veda qui il comunicato stampa del 20 luglio 2023).
Il progetto di sviluppo dell’area nel quartiere Flaminio, che in un primo momento CDP pensava di realizzare direttamente, prevede un contributo straordinario quantificato in 43 milioni che lo sviluppatore che vincerà la gara dovrà pagare al Comune di Roma per la realizzazione del Museo della Scienza.
CDP è assistito nell’operazione dall’advisor Lazard e da Colliers per la parte dello sviluppo immobiliare, il cui valore nel 2017 era stato quantificato in oltre 200 milioni di euro.
Ricordiamo che CDP Real Estate sgr, nata nel 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e controllata da CDP con il 70% del capitale e partecipata da Acri e Abi con il 15% ciascuna, punta a superare i 5 miliardi di euro di masse gestite entro il 2026 (si veda altro articolo di BeBeez) e generare 10 miliardi di euro di investimenti attraverso quattro settori di intervento: sviluppo dell’abitare sociale, riqualificazione di ex immobili pubblici, focus su settore turistico e crescita del mercato infrastrutturale.