Starhotels, primo gruppo privato alberghiero italiano, ha annunciato ieri l’apertura dei Duomo Luxury Apartments by Rosa Grand Milano, esclusive residenze di lusso che includono quattro spettacolari penthouse con una vista impareggiabile sulle guglie del Duomo di Milano (si veda qui il comunicato stampa).
Gli appartamenti, che avranno anche una lounge dedicata e un accesso riservato per i propri ospiti, si trovano all’interno dell’hotel Rosa Grand, nel cuore della città.
Disegnati dall’Interior Designer milanese Andrea Auletta, sono caratterizzati da arredi dai colori caldi e avvolgenti e da moderne cucine che si aprono sulla zona living. Tra le penthouse merita una citazione particolare l’esclusiva Penthouse Duplex Duomo View, un lussuoso appartamento di 150mq su due livelli, unito da un’iconica scala e da un ascensore privato, con ampie zone living, due camere da letto, due cucine e due bagni, grandi vetrate che si affacciano su terrazze panoramiche attrezzate di 100mq.
Elisabetta Fabri, presidente e amminstratore delegato di Starhotels, ha commentato: “Sono molto felice di poter inaugurare i nuovi Duomo Luxury Apartments in occasione di questa edizione speciale del Salone del Mobile, che rappresenta un momento di ripartenza importante anche per Starhotels e per la città di Milano. Vogliamo offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica di “serviced apartments” nel cuore della capitale della moda e del design che permetta di vivere questa città, così viva e dinamica, in modo diverso e con una nuova prospettiva, soprattutto scegliendo una delle spettacolari Penthouse che riusciranno a sorprendere anche i viaggiatori più esigenti”.
Ricordiamo che lo scorso luglio Elisabetta Fabri, allora già azionista al 55% del gruppo di luxury hotel, ha rilevato il restante 45% del capitale che ancora non possedeva dal fratello Francis Edward, socio al 43% del gruppo, o appunto 45% se si conta anche la metà del pacchetto di azioni pari al 4% del capitale intestato sin a quel momento in condivisione ai due fratelli. Elisabetta Fabri è salita quindi così al 100% del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). I due fratelli erano da anni impegnati in una battaglia legale e Francis Edward aveva dato mandato lo scorso febbraio a Deutsche Bank per valutare ipotesi di valorizzazione del suo pacchetto azionario.
Il gruppo Starhotel, fondato nel 1980 da Ferruccio Fabri, padre di Elisabetta e Francis Edward, è oggi leader nei segmenti upscale e upper-upscale & luxury, con 30 hotel situati nel cuore delle migliori destinazioni italiane oltre a Londra, Parigi e New York, per un totale di oltre 4.200 camere. In particolare, i prestigiosi Starhotels Collezione, che si distinguono per la loro posizione strategica, il design ricercato degli ambienti e un servizio personalizzato, si trovano a Firenze, Londra, Milano, New York, Parigi, Roma, Saturnia, Siena, Trieste, Venezia e Vicenza.
Il gruppo ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati crollati a 48,82 milioni di euro dai 217,49 milioni di euro del 2019, evidenziando così un grande impatto della pandemia Covid-19, che si riflette anche nell’ebitda negativo per 11,4 milioni e nella perdita netta di 34,6 milioni. Il 2019, invece, aveva registrato una crescita del fatturato (+4,2%) e della marginalità, con un ebitda positivo per 60,4 milioni (+8,5%) e un utile netto di 18,3 milioni (+49%), in presenza di un debito finanziario netto in calo a 224,5 milioni, dai 270 milioni dell’anno prima (si veda qui il comunicato stampa sui dati di bilancio2019 e qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nonostante il significativo rallentamento del business, legato alla pandemia e ai provvedimenti emergenziali, il gruppo ha comunque continuato a lavorare ed è stato tra i primi a riaprire molte strutture già nel 2020, mentre alcune non si sono mai fermate.
In occasione dell’annuncio dell’acquisizione del pieno controllo del gruppo, Elisabetta Fabri aveva commentato: “La congiuntura attuale può diventare una straordinaria opportunità di cambiamento per il Paese. Ora è il momento di fare scelte coraggiose, virtuose ed eticamente sane. La nuova compagine azionaria contribuirà a dare ulteriore slancio al gruppo e alle sue attività”, e aveva aggiunto: “Con scelte giuste e ponderate, con la solidità del nostro patrimonio, la dedizione e le capacità del nostro team, non vedo limiti, non solo al superamento di questa fase, ma al coronamento di un progetto di sviluppo del gruppo Starhotels come campione nazionale dell’hotellerie“.