Il Consiglio di amministrazione di Nova RE siiq ha approvato un finanziamento di 54,6 milioni di euro da parte dell’azionista di riferimento CPI Property Group (CPIPG), società lussemburghese attiva nel settore del real estate a livello europeo, che fa capo all’imprenditore ceco Radovan Vítek (si veda qui il comunicato stampa).
I capitali saranno destinati alla copertura dei costi che si prevede saranno sostenuti da Nova RE ai fini del rimborso anticipato del contratto di finanziamento ipotecario sottoscritto nel dicembre 2017 con Unicredit. Il finanziamento, che sarà erogato dall’azionista in un’unica tranche, avrà una durata quinquennale e prevederà un tasso di interesse nominale fisso pari al 2,1% annuo. Sia il rimborso del finanziamento, sia il pagamento degli interessi avverranno in un’unica soluzione alla data di scadenza, salvo rimborso anticipato. Non sono previsti costi accessori, né la prestazione di alcuna garanzia da parte di Nova RE.
L’amministratore delegato di Nova RE Stefano Cervone ha commentato: “Con questa brillante operazione finanziaria, CPI Property Group ha confermato la piena volontà di dare supporto al consolidamento e alla progressiva espansione del business di Nova RE. La struttura finanziaria della società ne esce rafforzata in un’ottica di medio-lungo periodo, ponendo le basi per una stabile redditività prospettica”. Il cfo Giovanni Cerrone ha aggiunto: “Questo rifinanziamento costituisce un importante passo nell’ottimizzazione finanziaria di Nova RE, con una riduzione sensibile del costo medio del debito che è uno degli obiettivi strategici del piano industriale”.
Il 14 dicembre 2020 CPI Property Group ha lanciato un’opa su Nova RE, al prezzo di 2,36 euro per azione (si veda qui il comunicato stampa). L’offerta si è chiusa con successo il 13 gennaio scorso, con CPIPG salita al 90,35% della siiq (si veda qui il comunicato stampa). L’opa era stata contestata nel novembre 2020 dall’azionista di minoranza Sorgente (si veda altro articolo di BeBeez).
Nova RE siiq ha chiuso il 2019 con 5,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 147 mila euro, un risultato netto di 317 mila euro (contro gli 1,9 milioni di fine 2018) e una posizione finanziaria netta consolidata in salita da 55,1 a 63,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa). A fine 2019 la siiq deteneva in portafoglio 7 immobili per un valore di circa 126 milioni di euro: tre asset commerciali a Milano, che ospitano i punti vendita della catena di negozi di abbigliamento OVS quotata a Piazza Affari, due uffici a Roma, uno a Bari e l’Hotel SHG a Verona.
CPIPG ha già un solido track record in Italia, con un portafoglio di proprietà valutato 67 milioni di euro sempre a fine giugno 2020. CPI Property Group possiede e gestisce un portafoglio immobiliare di primo livello e diversificato, il cui valore stimato era pari a circa 9,8 miliardi di euro al 30 giugno 2020. Il portafoglio del gruppo, concentrato prevalentemente in Repubblica Ceca (circa il 41%) e nell’area metropolitana di Berlino, in Germania (circa il 25%), è altamente diversificato e si compone di proprietà a uso uffici, immobili destinati al pubblico retail (quali centri commerciali e aree parcheggio), hotel e resort, immobili residenziali e anche destinati ai settori industriale, agricolo e logistico. CPI vanta altresì un rating di livello “investment grade” assegnato da parte delle agenzie internazionali S&P (BBB), Moody’s (Baa2) e Japan Credit Rating Agency (A-).
Il gruppo fa capo all’imprenditore immobiliare ceco Radovan Vítek, che a brevissimo diventerà proprietario dei terreni dell’area Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il futuro stadio della Roma, con il rogito che è previsto entro febbraio e che concluderà la lunghissima pratica di acquisizione da parte dell’immobiliarista ceco degli asset immobiliari dell’ex gruppo Parnasi. Lo scorso ottobre 2020, infatti, il Consiglio di amministrazione di Unicredit ha dato finalmente il via libera alla cessione a Vitek delle tre società immobiliari dell’ex gruppo Parnasi (Capital Dev, Parsitalia ed Eurnova) per circa 250 milioni di euro (si veda qui Il Tempo), a seguito di un accordo preliminare firmato nel dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Delle tre società in questione, è Eurnova che detiene i terreni, valutati circa 50 milioni, mentre Capital Dev è proprietario del centro commerciale Maximo. Nell’operazione Vitek e CPIG sono stati affiancati sai legali di Dentons.
L’accordo con Unicredit era necessario perché la banca è esposta complessivamente verso il gruppo Parnasi per 500 milioni di euro. In particolare, Capital Dev ha 300 milioni di euro di debiti con la banca, seguita da Parsitalia (200 milioni) e da Eurnova (30 milioni). L’emergenza coronavirus nel maggio scorso aveva bloccato la trattativa (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi l’operazione era tornata in auge a fine luglio 2020, quando era data per imminente la firma dell’accordo (si veda qui Il Corriere dello Sport). Ora Vitek sta interloquendo con il nuovo proprietario della AS Roma Dan Friedkin (si veda altro articolo di BeBeez) e con il Comune di Roma per il futuro dei terreni.
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