Intercos potrebbe valere tra i 510 e i 667 milioni di euro, secondo uno studio di Banca Imi, riservato agli investitori e di cui ha riferito ieri Reuters. Il valore, assegnato al gruppo produttore di cosmetici in conto terzii (controllato da Dario e Arabella Ferrari e partecipato al 7,4% da Tamburi Investment Partners) dalla banca, che è uno dei global coordinator dell’ Ipo, corrisponde a quello del quale aveva dato conto BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez).
Banca Imi sottolinea che questo “core valuation range” è un’ indicazione basata su un’ analisi di lungo termine. Il documento mette in evidenza come la società operi in mercati con trend positivi e possa continuare a espandersi in alcuni paesi emergenti, ma anche l’ alto livello di indebitamento; a questo proposito ritiene però che Intercos sia in grado di ridurlo in modo consistente negli anni a venire.
Già l’anno scorso il gruppo ha chiuso con un debito finanziario netto di 188 milioni, pari a 3,9 volte l’ebitda, in calo dai 195,9 milioni del 2012 (pari a 4,18 volte l’ebitda), a fronte di ricavi consolidati per 329,8 milioni (da 296,1 milioni) e di un ebitda di 48,3 milioni (da 46,9 milioni).
Un po’ più conservativa è invece Exane gruppo Bnp Paribas (la banca francese è joint bookrunner dell’ operazione). In uno studio Intercos avrebbe un equity value di 350 milioni, il che, considerando il debito in calo, porterebbe l’enterprise value attorno ai 500 milioni.
Il broker inoltre sottolinea il fatto che il secondo semestre difficilmente sarà forte, ma vede di nuovo una crescita significativa dal 2015. Exane inoltre segnala la possibilità di eventuali operazioni m&a.