Grandi Navi Veloci punta alla compagnia di navigazione francese Sncm. L’indiscrezione, rimbalzata ieri dai media transalpini, è stata confermata a MF-Milano Finanza in edicola oggi da Roberto Martinoli, amministratore delegato di Gnv: “Abbiamo chiesto di accedere agli atti della procedura di vendita della compagnia francese per studiare più nel dettaglio la questione. Al momento, però, ci siamo limitati a chiedere la documentazione disponibile. Da lì a dire che siamo interessati e che presenteremo un’offerta la strada è lunga”.
L’ex compagnia di navigazione pubblica francese, che è attualmente in amministrazione controllata (oggi fa capo per il 66% a Transdev e per il resto allo Stato), ha attratto l’interesse anche dell’armatore francese Daniel Berrebi (Baja Ferries e Unishipping Sas) e di Christian Garin (vicepresidente di Seatankers ed ex presidente di Armateurs de France e della Port authority di Marsiglia). La lista dei potenziali investitori potrebbe però arricchirsi perché i termini della procedura di vendita, al fine di accogliere il maggior numero possibile di offerte, probabilmente saranno prorogati.
Martinoli aggiunge poi che «Gnv guarda con attenzione tutto ciò che accade nel cabotaggio marittimo nel Mediterraneo, dal sud della Francia al Nordafrica passando per la Corsica.
Nei giorni scorsi il tribunale amministrativo di Bastia ha riconosciuto a Sncm il diritto di ricevere 19,5 milioni di aiuti pubblici da Otc, l’ufficio della regione autonoma della Corsica che si occupa dei collegamenti marittimi. La compagnia algerina Entmv-Entreprise Nationale de Transport Maritime de Voyageurs ha invece comunicato a Sncm la scelta di interrompere il contratto che durava da 30 anni per la commercializzazione in Francia dei servizi della compagnia maghrebina.
A seguito dell’aumento di capitale di poco più di un anno fa (si veda altro articolo di BeBeez), Gnv fa ora capo per il 57,39% a Marinvest srl, la holding che fa capo all’armatore Gianluigi Aponte (MSC), con il fondo di Investitori Associati che è sceso al 36,97%, Idea Capital Funds sgr al 3,12%, Charme Investment all’1,56% e altri investitori allo 0,96%.