I grandi magazzini La Rinascente hanno ottenuto un finanziamento da 35 milioni di euro da Intesa Sanpaolo nell’ambito del programma Garanzia Italia di Sace, previsto dal Decreto Liquidità (si veda qui il comunicato stampa). Le nuove risorse, per le quali Sace ha emesso in tempi brevi una garanzia al 70% controgarantita dallo Stato, saranno destinate al pagamento dei fornitori e al capitale circolante, sostenendo La Rinascente nella fase di ripartenza dopo il lungo periodo di chiusura forzata degli esercizi commerciali a causa della diffusione del coronavirus.
Mariella Elia, cfo di Rinascente ha spiegato: “Questo primo finanziamento è stato determinante per poter pagare tutti i nostri fornitori italiani di piccole e medie dimensioni e ha permesso, quindi, di sostenere la filiera produttiva della moda, fortemente penalizzata in questo periodo. Sostenere le attività produttive del territorio italiano permette di generare ricchezza su ogni fronte, dall’economia alla cultura, alla ricerca, al benessere sociale”.
Richard Zatta, responsabile global corporate della Divisione corporate e investment bbanking di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Come primo gruppo bancario italiano siamo consapevoli delle difficoltà che famiglie e imprese hanno affrontato finora a causa del coronavirus e delle sfide che le attendono, per questo abbiamo varato una serie di iniziative per un plafond complessivo di 50 miliardi di euro e stiamo lavorando con ancora maggior impegno a fianco di istituzioni ed enti di garanzia nel sostenere la ripresa. Con questo finanziamento a Rinascente siamo orgogliosi di supportare un simbolo di Milano e dell’Italia, la vetrina di tante eccellenze nazionali che ha fatto e farà la storia della grande distribuzione di alta qualità nel Paese”.
Simonetta Acri, chief mid market officer di Sace, ha commentato: “Siamo orgogliosi di quest’operazione che ci vede al fianco di una realtà come Rinascente, vetrina e simbolo del nostro Paese e delle nostre filiere d’alta gamma nel mondo”.
Acquisita dal gruppo thailandese Central Retail nel 2011, da allora La Rinascente ha conseguito ricavi in crescita a un tasso medio (CAGR) del 9,2% all’anno e ha chiuso il 2019 a quota 800 milioni di euro, dopo i 680 milioni del 2018. A vendere nel 2011 Rinascente per un enterprise value di 260 milioni di euro erano stati il fondo Investitori Associati (46%), il fondo RREEF di Deutsche Bank (30%), Prelios (20%) e Gruppo Broletti (4%), con quest’ultimo che fa capo a Maurizio Borletti, erede della famiglia che fondò La Rinascente 150 anni fa (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Oggi conta nove negozi dislocati in otto città italiane (a Roma ha due store), dove si vendono oltre 650 marchi e 15 mila prodotti tra uomo, donna, bambino, design e alimentare. Ieri ha debuttato il suo e-commerce. Con un investimento di 20 milioni di euro e oltre 50 persone dedicate, l’e-commerce costituisce un tassello fondamentale a completamento del progetto di omnicanalità avviato dai grandi magazzini, dopo il restyling dei negozi di Milano, Torino e Firenze, l’apertura del nuovo negozio in via del Tritone a Roma e del servizio on-demand su WhatsApp.
L’ad della società Pierluigi Cocchini ha spiegato in un’intervista rilasciata a MF Fashion che conta di “implementare nel breve il servizio all’estero, ampliando l’offerta a 30-40 mila articoli, comprese le collezioni dei vari luxury brand in concessions, per creare a tutti gli effetti un marketplace”. I ricavi stimati per l’online sono di circa 10 milioni, oltre al servizio on-demand che ne vale 5. “Nel giro di due d’anni prevediamo però di superare i 100 milioni“, ha detto Cocchini. Per ora le vendite nei negozi fisici stanno tenendo, per cui la perdita per il 2020, stimata inizialmente del 30-40%, potrebbe “limitarsi” al 20%.