Van Berkel International srl, la società milanese produttrice delle storiche affettatrici inventate alla fine del 1800 dal macellaio olandese Wilhelmus Adrianus Van Berkel, ha annunciato l’acquisizione di Omas, con sede a Oggiona S. Stefano (Varese), a sua volta azienda attiva da più di sessant’anni nella produzione e commercializzazione di affettatrici di alta qualità e relativa componentistica, titolare dell’omonimo marchio Omas. A vendere è stata la famiglia Rabolli (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione Van Berkel International è stata assistita dallo studio legale Pirola Pennuto Zei & Associati, mentre i venditori sono stati affiancati dallo studio associato Palma, per gli aspetti finanziari e fiscali, e dallo studio Sza, per gli aspetti legali e societari (si veda qui il comunicato stampa).
Giuliano Reas, presidente di Van Berkel International, ha spiegato che “lo scopo dell’acquisizione è capitalizzare la portata dei due marchi per consolidare la leadership di Van Berkel International nelle affettatrici di alta gamma. Berkel è famosa in tutto il mondo per aver reso le affettatrici un simbolo di eccellenza e tradizione nella storia. Il marchio Omas si fonda sugli stessi principi e si è affermato negli anni grazie all’alta qualità dei suoi macchinari e alla penetrazione nei mercati esteri”.
Van Berkel ha chiuso il 2016 con 8,4 milioni di euro di ricavi, 0,5 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 1,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Grazie all’acquisizione di Omas, punta quindi a chiudere il 2017 pro-forma a quota 13 milioni di ricavi.
Si tratta della prima grande acquisizione dopo che nel 2014 Berkel era stata rilevata nell’ambito della procedura di concordato preventivo dalla famiglia Rovagnati, a cui fa capo l’omonimo noto gruppo produttore di prosciutto (si veda altro articolo di BeBeez). Ma già nel 2016 Berkel ha comprato la storica coltelleria Del Ben di Maniago.
Berkel era in precedenza controllata dai soci fondatori Mauro Amadei e Vincenzo Baldi e dai manager e partecipata dal 2011 dal fondo Finanza e Sviluppo Impresa, gestito da Futurimpresa sgr. Il fondo allora aveva investito nella società 2 milioni di euro in aumento di capitale. Successivamente, nell’aprile 2013, lo stesso fondo aveva sottoscritto un bond convertibile da 1,2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).