L’imprenditore bolognese Giovanni Zaccanti, cofondatore delle società produttrice di macchine e capsule da caffé Saeco e Caffitaly, ha comprato la maggioranza di Parmacotto spa. La famiglia Vitali compartecipa in quota di minoranza all’operazione (scarica qui il comunicato stampa). RTZ e RTZ Legal ha assistito la nuova proprietà nella definizione degli accordi con le parti venditrici.
La proprietà della società produttrice di prosciutti e salumi è passata a fine 2016 a un gruppo di fornitori a seguito dell’omologa da parte del Tribunale di Parma di un piano concordatario in base al quale i crediti commerciali erano stati convertiti a capitale contestualmente alla vendita di alcuni asset. La famiglia Rosi era così uscita definitivamente dal capitale, mentre era rimasto azionista il socio pubblico Simest. Più nel dettaglio, rispetto a un monte totale di debito di oltre 100 milioni di euro, ai creditori era stato richiesto di rinunciare a 46,2 milioni di euro. su un totale di debiti lordi di 100,9 milioni. Parmacotto aveva proposto di trasformare i crediti dei fornitori strategici in strumenti di partecipazione finanziaria, di pagare per intero i premi dovuti alla grande distribuzione organizzata e di tagliare fra il 75 e l’83% i debiti verso gli altri creditori (si veda altro articolo di BeBeez).
Guidata da Andrea Schivazappa, amministratore delegato di Parmacotto dal 2017, la società ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato di 58 milioni nel 2017 e 140 dipendenti, Parmacotto opera da 40 anni sul mercato italiano, producendo e commercializzando salumi e affini nel canale GDO e dettaglio tradizionale nei due stabilimenti produttivi a Marano e San Vitale Baganza (Parma).
Zaccanti, che assume la carica di presidente dell’azienda, ha dichiarato: “Parmacotto è un’azienda che sta riacquisendo la propria solidità: negli ultimi anni, nonostante la contrazione globale del mercato e le vicende che si sono susseguite internamente all’azienda, è riuscita comunque a crescere e performare in maniera ottimale”.
Zaccanti è un imprenditore noto ai fondi di private equity. Saeco era stata delistata da Piazza Affari dal fondo Pai Partners e poi ceduta nel 2009 all’olandese Royal Philips nell’ambito di una complessa operazione di ristrutturazione del debito bancario. Nell’ottobre 2016 Saeco Vending e la licenza per l’utilizzo dei marchi Saeco eGaggia nel mercato delle macchine da caffè professionali passeranno sotto il controllo di N&W Global Vending, società italiana leader nella produzione di distributori automatici di snack e bevande controllata dal fondo Lone Star (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Caffitaly, la società è controllata dal fondo Alpha Private Equity dal 2013, affiancata dal management, e nel luglio del 2017 nel capitale, con una quota del 49%, è entrata anche la Compagnie Nationale à Portefeuille (Cnp), holding belga dell’imprenditore Albert Frère (si veda altro articolo di BeBeez).