Sbarca oggi al NYSE la Ermenegildo Zegna NV, con una capitalizzazione di 2,4 miliardi di dollari e un enterprise value di 3,1 miliardi (si veda qui il comunicato stampa), dopo che venerdì 17 si è conclusa la business combination con la Spac Investindustrial Acquisition Corp (IIAC).
L’annuncio della data di quotazione era stato dato la scorsa settimanaa valle dell’assemblea degli azionisti della Spac (si veda altro articolo di BeBeez), che ha dato il via libera all’operazione annunciata lo scorso luglio. Allora , però, ricordiamo che, ipotizzando zero recessi da parte degli azionisti della Spac, era stata ipotizzata una capitalizzazione di mercato di 2,5 miliardi e un enterprise value di 3,2 miliardi. (si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione dell’assemblea lo scorso 15 dicembre hanno poi chiesto il recesso azionisti della Spac per un totale di circa 23,37 milioni di azioni ordinarie di Classe A. Il fatto che ci sarebbero stati dei recessi era atteso dai promotori della Spac che infatti si erano già organizzati per un piano B nel caso in cui i recessi da parte dei soci della Spac avessero una certa soglia e avevano infatti trovato altri 125 milioni di dollari di impegni da grandi investitori istituzionali e altri investitori (tra i quali si dice ci sia anche Patrizio Bertelli, ceo e cofondatore di Prada) che hanno sottoscritto un nuovo contratto PIPE (Private Investment in Public Equity) relativo a 12,5 milioni di azioni ordinarie Zegna a 10 dollari per azione (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che IIAC aveva raccolto 402,5 milioni di dollari dagli investitori a fine novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e che in occasione dell’annuncio della business combination con Zegna era stata comunicata anche la sigla di un primo PIPE da 250 milioni e di un forward purchase arrangement da 184,5 milioni di euro (circa 219,5 milioni di dollari), soggetto ad aggiustamento (infatti la cifra definitiva è ora 217 milioni di dollari), sottoscritto da Strategic Holding Group sarl (SSH), veicolo di investimento indipendente del fondo Investindustrial VII, a sua volta tra i promotori della Spac.
Tenuto conto dei recessi, dalla Spac sono arrivati 169 milioni di dollari, quindi in totale le risorse raccolte con l’operazione sono 761 milioni di dollari, al lordo dei costi di transazione e del prezzo di acquisto delle azioni della famiglia Zegna, con quest’ultima che mantiene ora nel gruppo il 66% (sarebbe stato il 62,2% in caso di zero recessi).
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prima dell’annuncio del secondo PIPE
UBS Investment Bank agisce in qualità di advisor finanziario esclusivo del Gruppo Ermenegildo Zegna e di co-lead agente di collocamento sul PIPE, mentre Sullivan e Cromwell è advisor legale. Deutsche Bank, Goldman Sachs Bank, JP Morgan Securities e Mediobanca sono financial advisor di IIAC, con Deutsche Bank, Goldman Sachs e JP Morgan Securities che sono stati anche co-lead nel collocamento del PIPE. Mediobanca ha fornito la fairness opinion al Board di IIAC, mentre Chiomenti e Kirkland & Ellis sono i consulenti legali di IIAC e Shearman & Sterling sono i legali degli agenti di collocamento.
Intanto il gruppo Zegna ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi in rialzo del 50% rispetto ai primi sei mesi 2020 a quota 603,3 milioni di euro, un ebit rettificato a 66,8 milioni contro un ebit negativo per 52 milioni nello stesso periodo del 2020 e e con un utile di 32,2 milioni contro una perdita di 86,7 milioni. Il tutto con un indebitamento finanziario netto di 73,3 milioni dai soli 6,7 milioni di fine 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta di numeri, quindi, che, ipotizzando un trend analogo per il secondo semestre dell’anno, porterebbero effettivamente a raggiungere i target previsti per fine anno dal gruppo e cioé ricavi consolidati per 1,2 miliardi di euro (da 1,005 miliardi del 2020 e dagli 1,306 miliardi del 2019, ), un ebitda core rettificato di 264 milioni (da 193 milioni nel 2020 e 282 milioni nel 2019), un ebit rettificato di 111 milioni (da 24 milioni e 112 milioni) e un debito finanziario netto di 84 milioni.
Ermenegildo Zegna, ceo di Zegna Group, ha commentato: “Oggi segna un traguardo monumentale per Zegna ed è l’inizio di un nuovo capitolo entusiasmante e cruciale nella nostra storia di 111 anni. Quello che è iniziato come un lanificio costruito da mio nonno è ora diventato un moderno gruppo di lusso quotato in borsa con una piattaforma di produzione unica nel suo genere, sofisticate operazioni digitali e una scala e una portata globali. Siamo ben posizionati per accelerare le strategie di successo dei due marchi principali del Gruppo Zegna, Zegna e Thom Browne, continuando anche a costruire sulla nostra eredità, la nostra etica della sostenibilità e l’artigianato unico che ha reso il nostro nome sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il mondo. Continueremo a soddisfare le mutevoli esigenze dei nostri clienti mentre lavoriamo per attirare nuovi clienti più giovani attraverso collaborazioni entusiasmanti e innovazione digitale in tutto il gruppo”.
E, ha aggiunto l’imprenditore: “Sono molto contento della performance del Gruppo Zegna. La nostra maggiore attenzione per il nostro marchio legacy, il rafforzamento della nostra piattaforma tessile di lusso e il ritmo dinamico di Thom Browne hanno ha sostenuto una forte ripresa quest’anno, che ha accelerato durante l’estate e continua oggi con solida crescita dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2020. A fine novembre 2021, la performance del gruppo dall’inizio dell’anno è sostanzialmente in linea con i livelli pre-Covid19. Siamo fiduciosi nella nostra capacità di rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leadership nel mercato del lusso globale, pur mantenendo sostenibilità e attenzione per le persone che ci circondano al centro di tutto ciò che facciamo. L’annuncio di oggi apre le porte a un futuro più luminoso, mentre continuiamo a seguire la nostra strada”.
Andrea C. Bonomi, fondatore di Investindustrial e presidente dell’advisory board, ha aggiunto: “Siamo entusiasti del feedback incoraggiante che abbiamo ricevuto, nonché della reazione positiva al business combination con Zegna da parte dei mercati, degli investitori e della comunità finanziaria. Questo è dimostrato anche dall’importo del capitale che è stato raccolto per supportare la transazione, come dalla partecipazione di importanti investitori istituzionali. Fin dall’inizio abbiamo creduto fortemente in questa partnership, e siamo pronti a lavorare insieme e supportare Zegna in futuro per continuare la sua storia unica di crescita, artigianato, patrimonio e sostenibilità”.
Sergio Ermotti, presidente di Investindustrial Acquisition Corp, ha concluso: “Negli ultimi mesi la transazione ha raccolto un forte interesse da parte della comunità degli investitori, come dimostrato dal ottima partecipazione che abbiamo avuto ai roadshow e al nostro Analyst Day il 23 novembre 2021. IIAC crede nella forza di questa aggregazione aziendale e siamo entusiasti della nostra partnership con Zegna”.