Il prossimo 16 giugno arriva sul mercato Boem, l’hard seltzer in lattina su cui hanno scommesso i rapper Lazza e Fedez insieme a Camillo Bernabei, rappresentante della quarta generazione dell’omonimo gruppo di riferimento per il beverage in Italia. Completa il poker d’assi Leonardo Maria Del Vecchio, erede dell’impero Essilor Luxottica, in cui ricopre il ruolo di chief strategic officer. Il progetto è stato presentato a Milano, in uno dei ristoranti in cui ha proprio di recente investito Del Vecchio, il Vesta di via Fiori Chiari (la ristorazione è una delle sue passioni).
La nuova bibita è un drink per gli over 18, caratterizzata da un basso contenuto alcolico (4,5%) e da un tasso calorico di 91 kcal in una lattina da 330 ml. Sarà disponibile con il primo gusto, zenzero, nel canale Horeca a partire da giugno 2023, mentre è previsto nel 2024 lo sbarco nella grande distribuzione.
Il team imprenditoriale e comunicativo è riunito in alcune società: Tubo srl , composta da Happy Seltz srl (joint venture delle società Zedef di Annamaria Berrinzaghi, madre e manager di Fedez, e Roma&More di Camillo Bernabei e Massimo Benetello), LMDV Capital, la holding di Leonardo Maria Del Vecchio, e J project srl di Lazza. Fedez e Lazza, oltre a essere soci, sono anche i testimonial della nuova bevanda e partecipano in prima persona alla sua promozione. Non sono state comunicate né le quote né l’ammontare dell’investimento.
Ricordiamo nei primi giorni di maggio Il 28enne, quartogenito del fondatore di EssilorLuxottica, scomparso il 27 giugno 2022, ha allargato il cda della propria holding e ne ha modificata la governance dotandosi di un board composto da tre membri in cui lui ricopre il ruolo di presidente. Gli altri due consiglieri sono Alessandro Galleni e Marco Talarico. Il primo è il chief strategy officer del Genoa Calcio ed ex amministratore delegato di Healthy Color, catena di Poke e cibo salutare fondata dal rapper Sfera Ebbasta, dal calciatore Andrea Petagna e dallo stilista Marcelo Burlon. Prima del Genoa, inoltre, sempre per quanto riguarda il mondo del calcio, era stato anche chief strategy officer dello Spezia. Il secondo, invece, è un banchiere ex UniCredit che in passato è stato anche consigliere della holding di Rocco Basilico, fratello di Del Vecchio jr, di cui è già stato socio in affari nei suoi primi investimenti nella ristorazione.
Nel portafoglio di LMDV c’è l’80% di Triple Sea Food che controlla a cascata la totalità del capitale di altre due srl, Aurora Milano e Ciumbia, di cui Del Vecchio jr è sempre presidente.
Ma come è nata l’idea di Boem? “L’abbiamo decisa sulle scale di questo ristorante. Fedez una sera è venuto da Vesta, mi ha parlato del progetto, il giorno dopo ci siamo visti a casa. Mi è piaciuta molto la sua italianità, la cura che ha in mente nei confronti dei consumatori. A me interessa diversificare e quindi, dopo il food, ho guardato anche al beverage”, ha raccontato a BeBeez Del Vecchio.
In Italia quello degli hard seltzer è un mercato praticamente inesistente: secondo una ricerca tra i giovani tra i 18 e i 25 anni solo uno su sette sa cosa siano. Toccherà a Boem fare da apripista, in linea con le attuali esigenze dei consumatori, come ci ha spiegato Talarico: “L’idea nasce proprio dalla volontà di portare sul mercato un qualcosa che ancora manca. Si tratta di un drink leggermente alcolico e a bassissimo contenuto calorico che è una novità se pensiamo al mondo degli alcolici e delle birre che hanno un numero di calorie piuttosto elevato”.
“È una grande sfida perchè non stiamo andando a conquistare una fetta di mercato ma andiamo a cercare qualcosa di totalmente nuovo”, ha detto Fedez che insieme a Bernabei è partito col progetto iniziale a cui si sono poi uniti Lazza e Leonardo Del vecchio jr. “Gli hard seltzer sono un impero in America mentre in Italia sono una realtà quasi inesistente. La sfida sarà cercare di farlo entrare nella vita quotidiana delle persone”.
Nessuno si sbilancia sugli obiettivi di mercato di questa impresa, neanche l’amministratore delegato di Tubo srl, Massimo Benetello. “Credo che il periodo finestra per tirare le somme siano i tre anni. La grande sfida sarà il prossimo anno”, ha aggiunto Fedez. La bevanda, per la quale sono allo studio anche altri gusti, viene prodotta nello stabilimento di Ormea di acqua San Bernardo e, per ora, è destinata al mercato italiano. “In questo momento la sfida è l’Italia. Ne incentiveremo il consumo in purezza dall’ora dell’aperitivo in poi”, ha commentato Benetello.
“Vogliamo indurre il nostro pubblico a bere in una maniera responsabile”, ha continuato Lazza. Su come si pronunci Boem, l’interpretazione è libera- “C’è una storia dietro a questo nome ma preferiamo non divulgarla al momento”, ha tagliato corto Fedez.