Le aziende in espansione dedicano molte energie nella raccolta di capitali per lo sviluppo della propria attività. Per fortuna oggi l’offerta di strumenti di finanziamento si è ampliata molto rispetto al passato: la finanza alternativa ha aperto ai canali online (equity crowdfunding) e off line (club deal). Una situazione però che disorienta gli imprenditori nella scelta della soluzione migliore. Con ricadute negative in termini di efficienza ed efficacia della struttura finanziaria dell’azienda.
Grazie a BACKTOWORK24, tra i leader in Italia nel settore della finanza alternativa (fonte: Rapporto italiano sul crowdinvesting del Politecnico di Milano), le imprese non dovranno più scegliere fra varie modalità, ma avranno a disposizione un unico interlocutore beneficiando della maggiore sinergia che ne deriva. Con un ulteriore punto di forza: l’accompagnamento imprenditoriale.
Nel corso del tempo,
BACKTOWORK24 è riuscita a costruirsi un network consistente, anche grazie alla precedente collaborazione con il Gruppo 24Ore. Nell’arco del 2018, la società ha visto crescere la rete di investitori potenziali del 270% e iniziato a coinvolgere anche investitori non professionisti (il retail). Si tratta della componente più vivace del mondo degli investitori, che include persone di tutti gli strati sociali, come il professore universitario, lo studente o la casalinga desiderosi di rendere più eterogeneo il proprio portafoglio o di smobilitare i risparmi accumulati da anni.
L’attività nel campo dell’equity crowdfunding è ancora giovane: la prima campagna è iniziata tre mesi fa. Tuttavia, i dati del primo trimestre del 2018 si presentano già performance molto positive: 8 campagne promosse online, 1,2 milioni di capitale raccolto, 226 investitori aderenti, 4 le campagne in overfunding. Alto è anche il ticket medio investito, che ammonta a 5.400 euro.
Il nuovo modello ideato da
BACKTOWORK24 è semplice ma efficace. Il capitale viene reperito sia attraverso i canali tradizionali, sia utilizzando un Portale on line autorizzato dalla Consob:
www.backtowork24.com.
Il primo step comincia con classica modalità di richiesta del capitale. L’azienda viene subito messa fisicamente in relazione con un potenziale investitore senior: un’attività propedeutica, durante la quale le parti si incontrano per conoscersi e valutare punti di forza e debolezza del business.
Oltre ad ottenere liquidità, le imprese emergenti potranno quindi avvalersi dell’esperienza di manager di alto profilo che partecipano alla campagna in qualità di lead investor. I professionisti vengono presentati alle imprese attraverso una serie di incontri fisici organizzati proprio da
BACKTOWORK24.
Ed è questa attività di marketing a distinguere
BACKTOWORK24 degli altri competitor; infatti, nessuno prima d’ora ha mai pensato di abbinare la raccolta di capitali online a quelli offline, in aggiunta a un’attività di accompagnamento volta a mettere in relazione le imprese innovative con professionisti di grande esperienza.
A questo proposito, è possibile citare qualche esempio. Andrea Ferrero, ex Ad di Miroglio, azienda internazionale e leader nella moda nel tessile, è entrato in Vidovì, startup che produce borse e accessori di alta qualità, in veste di direttore generale. Fabrizio Romboli si occupa di marketing e commerciale nella startup Youdialog; Giorgio Bottalo ha assunto il ruolo di marketing manager nella società “Lorenzo Vinci”.
Terminata la fase di marketing, si avvia quella di raccolta online attraverso l’equity crowdfunding. Alberto Bassi (nella foto), Ceo di
BACKTOWORK24, ha dichiarato: “
Siamo molto soddisfatti dei risultati dei primi tre mesi della nostra attività di crowdfunding. Oggi siamo sempre di più una realtà fintech, con l’obiettivo però di affiancare alla raccolta tramite strumenti innovativi quale l’equity crodfunding, il percorso offline, che da sempre contraddistingue BACKTOWORK24. I primi risultati ci danno ragione: l’obiettivo è quello di costruire un ecosistema integrato che possa aumentare i numeri del mercato italiano del crowdfunding “.