Il 2016 sarà l’anno degli investimenti in startup. Se il buon giorno si vede dal mattino allora non si può che essere ottimisti: Secondo il blog StartupItalia! nei primi 3 mesi del 2016 sono stati investiti in startup 82,2 milioni di euro, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2015. Significativo anche i dato sul numero di operazioni: 36 in sei mesi, contro i 16 dello scorso anno, 20 in più. Per un investimento medio di 2,3 milioni. Dati molto positivi sull’interesse degli investitori per questo tipo di investimento alternativo che che si aggiungono a quelli diffusi ieri dal Politecnico di Milano in occasione della presentazione del primo rapporto italiano sul crowd-investing ovvero l’insieme delle attività nell’equity crowdfunding, lending crowdfunding e invoice trading.
L’equity crowdfunding nel 2015 ha raccolto nel mondo 2,56 miliardi di dollari, in gran parte destinati a startup, quando nel 2012 era praticamente a zero. In Italia, nei primi mesi del 2016, l’equity crowdfunding ha cambiato marcia, anche se ancora oggi possono accedervi solo startup e PMI innovative, purché la campagna sia veicolata su piattaforme autorizzate) e solo nell’ultimo trimestre sono arrivate sul mercato 11 offerte.
Questo dovrebbe portare il mercato alla soglia di 9 milioni di euro entro fine 2016, mentre ora siamo a quota 5,565 milioni, e a fine 2015 il totale raccolto non aveva superato la soglia dei 3 milioni di euro. Dati in crescita e dal grande potenziale se si considera che nel regno Unito nel 2015 sono stati raccolti oltre 300 milioni di sterline.
Un contesto positivo per Un contesto molto positivo per EquityStartup, la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding promossa da un’associazione di categoria ovvero AscomFidi Nord-Ovest cooperativa di garanzia fidi costituita dall’Associazione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e dei Trasporti della Provincia di Torino. Federascomfidi è la federazione dei confidi di matrice Confcommercio.
Una delle principali innovazioni introdotte da EquityStartup è la possibilità dell’intestazione delle quote in conto terzi anziché in conto proprio. Grazie alla partnership con Intermonte, (società che possiede Websim.it) gli investitori potranno intestare a Intermonte (anziché a se stessi) le quote sottoscritte in fase di collocamento.
Una procedura che semplifica molto la vita all’investitore in termini di tempi e di costi sia in fase di sottoscrizione che di eventuale cessione delle quote. Si apre quindi la strada alla negoziazione delle quote ovvero alla nascita di un mercato secondario (come avviene in Borsa) che riduce l’illiquidità tipica dell’equity crowdfunding.
I primi progetti che potranno beneficiare di questa nuova modalità di investimento sono 3:
Forever Bambù: società agricola che realizza foreste di bambù gigante per la produzione e la commercializzazione di due prodotti primari ovvero i germogli edibili e le canne il cui pregia, flessibile e resistentissimo legno è già impiegato in oltre 1600 utilizzi. Obiettivo di raccolta 395mila euro per una valutazione, prima della raccolta, di 176mila euro.
Indigenio: è la sharing eocnomy per l’organizzazione di viaggi. Attraverso un portale web i turisti entrano in contatto con delle persone che abitano nella destinazione di viaggio e che mettono a disposizione la loro conoscenza diretta del territiro per assistere il viaggiatore nell’organizzazione della propria vacanza. Obiettivo di raccolta 60mila euro per una valutazione, prima della raccolta, di 400mila euro.
Trapezita: piattaforma di consulenza finanziaria generica che non colloca prodotti finanziari e non esegue transazioni ma offre consigli e metodologie di investimento attraverso un contatto remoto: web, mail, sms, app attraverso consulenti finanziari generici ma esperti e certificati. Obiettivo di raccolta 180mila euro per una valutazione, prima della raccolta, di 382.500 euro.
www.websim.it
www.websimaction.it