La società ha lanciato una campagna di equity crowdfunding…
Growishpay
è la startup che ha traghettato le collette tra parenti, amici e colleghi e le
liste nozze sul web. E ora è pronta per lanciare il suo nuovo servizio con
focus sul mondo dell’istruzione: Scuolapay. Ogni genitore o studente avrà a
disposizione un’app che offre diversi servizi, come pagare con un clic gite,
rette, casse comuni o partecipare a progetti per l’acquisto di attrezzature.
“L’idea
è nata dal nostro studio sull’attività degli utenti sulla piattaforma
growish.com – racconta Claudio Cubito, amministratore delegato e co-fondatore
della società – Una delle voci più richieste era quella relativa alle collette
dei rappresentanti scolastici o dei genitori per la scuola. In questi anni ci
siamo accorti che è importante verticalizzare su determinate occasioni d’uso con
un marchio e delle funzionalità specifiche”.
Ma
c’è anche un altro elemento da non sottovalutare: “Trovare un interlocutore b2b
che permetta una sinergia per andare verso il consumatore finale, per una
startup è la soluzione migliore”. La società ha infatti trovato un alleato nel
Gruppo Spaggiari Parma, che fornisce software e soluzioni didattiche a oltre
9mila scuole in Italia e che integrerà le soluzioni di ScuolaPay nei registri e
nelle APP scolastiche.
“Inoltre
– aggiunge Cubito – da quest’anno abbiamo a disposizione la nuova tecnologia di
pagamento di SisalPay verso la pubblica amministrazione perfetta per le scuole
pubbliche. SisalPay, in ottica di open innovation, parteciperà a ScuolaPay
fornendo i sistemi di pagamento, l’integrazione con PagoPA e sostegno
economico allo sviluppo, ma anche attività di marketing. Il pensiero di avviare Scuolapay era nel cassetto da
oltre due anni, ma queste partnership ci hanno permesso di trasformare il
nostro sogno in azione”.
Il
traguardo per la piena operatività del servizio è previsto entro settembre
2019, nel periodo d’inizio del nuovo anno scolastico. E per sostenere il
progetto, la società ha deciso di lanciare una campagna di equity crowdfunding
con 200crowd. La raccolta si chiuderà a fine marzo e nel frattempo l’obiettivo
minimo di 150mila euro è già stato superato di oltre 100mila euro.
“Investiremo
soprattutto sulle due anime tecnologiche di Scuolapay, ovvero quella mobile con
tanto di app e quella relativa alle integrazioni per consentire ai fornitori di
installare il software su propri gestionali. Un’altra parte dei fondi sarà
destinata al marketing”, spiega l’amministratore delegato.
La
possibilità di fare questo tipo di business nel settore scolastico è confermata
dal Regno Unito: PartentPay, una piattaforma attiva oltremanica, macina ricavi
per oltre 20 milioni di sterline all’anno con un Ebit di 6,3 milioni.
Il
mercato dei pagamenti nelle scuole italiane, effettuati da oltre 6 milioni di
italiani, vale 2,8 miliardi di euro all’anno, secondo i dati pubblicati da
200crowd. ScuolaPay ha l’obiettivo di conquistare almeno il 5% entro il 2022.
“Il
servizio che lanceremo nasce dalla nostra esperienza in quattro anni, vale a
dire 17 milioni
di
euro di pagamenti gestiti con 65mila utenti che hanno usato la piattaforma –
conclude Cubito – Ora ci auguriamo che Scuolapay sia un punto di svolta nel
nostro percorso di crescita”.