Anche le tranche di cartolarizzazioni sintetiche potranno godere della garanzia del Fondo europeo di garanzia, gestito dal gruppo BEI e creato nell’aprile 2020, quale elemento della risposta globale dell’UE alla pandemia di coronavirus. Lo ha stabilito la Commissione Ue lo scorso 16 agosto (si veda qui il comunicato stampa).
Tutti gli Stati membri hanno la possibilità di partecipare al Fondo, ma finora sono 22 gli Stati membri che hanno deciso di farne parte e garantire congiuntamente le operazioni del Fondo. Gli Stati membri partecipanti sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia. BEI e FEI hanno finora approvato progetti nell’ambito del Fondo per un valore totale di 17,8 miliardi di euro, che dovrebbero portare gli investimenti mobilitati a circa 143,2 miliardi di euro. Con una dotazione di bilancio specifica prevista di 1,4 miliardi di euro, il nuovo prodotto di garanzia dovrebbe mobilitare almeno 13 miliardi di euro di nuovi prestiti a favore delle piccole e medie imprese colpite, concorrendo così in misura significativa all’obiettivo generale del Fondo europeo di garanzia di mobilitare fino a 200 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi nei 22 Stati membri partecipanti.
Ricordiamo che la struttura tipica di una cartolarizzazione sintetica prevede che l’originator dei crediti acquisti protezione sui portafogli di crediti, sottoscrivendo contratti di credit default swap con degli investitori terzi, i quali costituiscono un deposito presso la banca a garanzia della vendita di protezione sulle prime perdite legate alla tranche junior e/o mezzanine del portafoglio cartolarizzato. In altri casi ancora, la garanzia è di tipo unfunded, ossia non è previsto, in funzione del rating esterno del garante, la costituzione di un deposito come cash collateral.
Nell’ambito del nuovo strumento, il gruppo BEI funge da venditore della protezione, ovvero offre protezione agli intermediari finanziari sotto forma di garanzia su un segmento di rischio specifico di un portafoglio di attività esistente, a condizione che questo portafoglio di prestiti non superi determinate dimensioni massime e contenga solo esposizioni non deteriorate. In cambio della garanzia, il gruppo BEI addebiterà all’intermediario finanziario una commissione di garanzia sovvenzionata.
L’intermediario finanziario dovrà quindi trasferire, nella misura più ampia possibile, il vantaggio finanziario derivante dalla questa operazione ai beneficiari finali del nuovo strumento, ovvero alle pmi che riceveranno nuovi prestiti. L’intermediario finanziario sarà tenuto a utilizzare il capitale regolamentare liberato grazie alla garanzia del Fondo per costituire un nuovo pool di attività (es. un portafoglio di prestiti) e quindi soddisfare il fabbisogno di liquidità delle pmi nel rispetto di determinate condizioni in termini di rischio, volume e scadenza dei nuovi prestiti. I termini di ciascuna operazione forniranno inoltre all’intermediario finanziario incentivi a generare nuovi prestiti.
La decisione della Commissione segue di qualche mese la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, lo scorso 6 aprile, del Regolamento (UE) 2021/558 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) per quanto riguarda gli adeguamenti del quadro sulle cartolarizzazioni per sostenere la ripresa economica in risposta alla crisi COVID-19; e del Regolamento (UE) 2021/557 che modifica il Regolamento (UE) 2017/2402 (Regolamento Cartolarizzazioni) che stabilisce un quadro generale per la cartolarizzazione e instaura un quadro specifico per cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo la Commissione europea, infatti, la capacità delle banche di continuare a erogare prestiti alle imprese rappresenta uno dei fattori chiave per la ripresa economica e, visto che le cartolarizzazioni possono contribuire a raggiungere tale obiettivo, poiché liberano capitali bancari per l’erogazione di ulteriori prestiti e consentono a una gamma più ampia di investitori di finanziare la ripresa economica, la Commissione ha proposto di modificare il quadro normativo sulle cartolarizzazioni, per tener conto delle cartolarizzazioni sintetiche nel bilancio e rimuovere gli ostacoli normativi alla cartolarizzazione delle esposizioni deteriorate. Sul tema cartolarizzazioni sintetiche, in particolare, la novità è che viene stabilito un quadro normativo per le cartolarizzazioni sintetiche semplici, trasparenti e standardizzate (STS), estendendo loro lo specifico trattamento prudenziale di favore già previsto per le cartolarizzazioni STS tradizionali e per quelle realizzate dai confidi con sottostanti crediti verso pmi. In sostanza, l’obiettivo delle nuove norme è quello di incentivare il ricorso a queste operazioni, estendendo a esse il trattamento prudenziale di favore già previsto per altre cartolarizzazioni STS e mitigando i costi che le banche cedenti devono sostenere per conformarsi ai criteri previsti per strutturare le operazioni come semplici, trasparenti e standardizzate. Ora l’ammissione delle tanche di questo tipo di cartolarizzazioni alla garanzia xx chiude il cerchio.
Lo stesso tipo di considerazioni sottendono anche alla decisione del governo italiano lo scorso maggio di prevedere che l’accesso al Fondo di Garanzia Pmi venga ampliato anche agli spv di cartolarizzazione, una norma inserita all’art. 15 del Decreto Sostegni bis (si veda altro articolo di BeBeez). Giampaolo Pavia, responsabile Garanzie di Mediocredito Centrale, intervenendo al webinar Assofintech dedicato ai finanziamenti a medio-lungo termine con garanzia sulle piattaforme fintech e organizzato in collaborazione con BeBeez lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez), aveva anticipato la mossa del governo, spiegando che sino a quel momento invece il fondo poteva intervenire non solo a copertura di finanziamenti e bond, ma anche, dal 2014, in logica di portafoglio. “In questo caso”, aveva però precisato Pavia, “si tratta di una cartolarizzazione sintetica grazie alla quale il soggetto finanziatore, che costruisce portafoglio, può beneficiare della garanzia del Fondo sulla tranche junior del portafoglio con il fondo che copre l’80% della junior sino a un cap che, a seconda delle varie norme va dal 7% al 15-18%” del valore lordo del portafoglio”.
Tra le ultima operazioni di cartolarizzazione sintetica annunciate in Italia, ricordiamo quelle dello scorso luglio di Montepaschi che ha chiuso due operazioni di cartolarizzazione sintetica di crediti verso imprese per un totale di 1,4 miliardi di euro con Christofferson Robb & Company (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, un primo portafoglio cartolarizzato è composto da crediti erogati da Banca Monte dei Paschi di Siena a corporate/pmi italiane, classificati prevalentemente in Stage 2, cioé crediti scaduti, quindi non più performing, ma non ancora classificati come deteriorati, sebbene abbiano registrato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale. Il secondo portafoglio è invece composto da finanziamenti specializzati erogati da MPS Capital Services Banca per le Imprese. Christofferson Robb & Company ha sottoscritto il rischio junior della cartolarizzazione di MPS Capital Services e il rischio mezzanine di quella di Banca Mps.
Le due cartolarizzazioni di Mps rappresentano le prime operazioni di questo tipo in Italia aventi per oggetto un portafoglio di crediti prevalentemente classificati in Stage 2, e un portafoglio di finanziamenti specializzati soggetti all’applicazione, a fini prudenziali, del cosiddetto Supervisory Slotting Criteria.
A proposito di crediti Stage 2, ricordiamo che lo scorso aprile AMCO si era mossa in anticipo e aveva annunciato che grazie a una modifica al suo statuto, potrà ora offrire garanzie su cartolarizzazioni sintetiche appunto con sottostante crediti Stage 2 e che il set-up organizzativo a supporto della nuova operatività sarebbe stato completato in pochi mesi (si veda altro articolo di BeBeez).