C’è anche UniCredit tra i nuovi soci della scaleup proptech Casavo che hanno investito nell’ultimo round di equity e debito da 400 milioni di euro complessivi, annunciato lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo si legge in una nota congiunta diffusa ieri, che precisa che l’investimento della banca è stato di 10 milioni di euro e che contestualmente è stata siglata con la società una partnership strategica di lungo termine in base alla quale con i suoi prodotti UniCredit entra anche a far parte delle banche partner di Casavo Mutui, portando a cinque il numero degli istituti di credito alleati della società nell’erogazione di questo servizio (si veda qui il comunicato stampa). Prima di Unicredit, lo scorso novembre, erano diventate partner Banca Sella e Intesa Sanpaolo, che a loro volta si erano affiancate a Che Banca! e BNL con cui la scaleup aveva avviato il servizio (si veda altro articolo di BeBeez).
Grazie a questa partnership, che riguarda tutto il segmento dei finanziamenti relativi a una compravendita immobiliare, UniCredit metterà a disposizione dei propri clienti nuovi servizi sviluppati insieme a Casavo oltre ad avere la possibilità di raggiungere i clienti dell’azienda con la propria offerta, mentre la proptech potrà far leva sui servizi dedicati al mondo casa di UniCredit Subito Casa, società di intermediazione immobiliare del Gruppo.
“Grazie a questo investimento, confermiamo il nostro impegno verso l’innovazione digitale anche in ambito immobiliare, in partnership con una azienda italiana, leader europeo, nel settore PropTech”, ha dichiarato Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia, che ha aggiunto: “La banca vuole essere un partner strategico di lungo termine per le aziende innovative, per questo abbiamo investito in una piattaforma come Casavo, così come supportiamo le migliori start-up che partecipano ai nostri percorsi di UniCredit Start lab”.
Giorgio Tinacci, fondatore e ceo di Casavo ha commentato: “L’investimento di 10 milioni di euro testimonia un impegno di lungo termine. Questa partnership si inserisce nel contesto di un più ampio programma di collaborazione tra Casavo e i primari istituti bancari nei mercati in cui siamo attivi. Riteniamo che questo ci permetterà di migliorare ulteriormente l’esperienza di chi vende e acquista casa, grazie a un’offerta integrata lungo tutta la catena del valore della compravendita”.
Il 2022 è stato un anno di attività intensa per la scaleup fondata nel 2017 da Tinacci. Lo scorso ottobre, infatti, la società ha annunciato l’acquisizione della proptech francese Proprioo, con cui farà il suo ingresso in Francia, a Parigi (si veda altro articolo di BeBeez), proseguendo l’espansione all’estero intrapresa negli ultimi due anni. Per Casavo quello francese è il terzo mercato estero in cui ha esteso la sua attività dopo il Portogallo (si veda altro articolo di BeBeez) e la Spagna (si veda altro articolo di BeBeez), dove è operativa già dal 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto, come si ricordava, in un anno che ha visto un ulteriore rafforzamento patrimoniale della società, che si è contestualmente dotata di nuova finanza per continuare a crescere.
Il bilancio consolidato di Casavo Management spa al 31 dicembre 2021 si era chiuso con ricavi netti pari a 103,5 milioni di euro, un ebitda negativo per 14,8 milioni e liquidità netta per 30,3 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 23,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’ultimo round di raccolta da 400 milioni di euro, ha portato poi a un investimento di 100 milioni di euro di equity, guidato da Exor, e a cui ha partecipato appunto anche Unicredit, e una quota di venture debt, da 300 milioni, raccolta attraverso una cartolarizzazione, con Intesa Sanpaolo, Viola Credit e altri importanti istituti di credito che hanno sottoscritto le note asset-backed partly-paid. Per la società si è trattato di un’ulteriore cartolarizzazione rispetto a quella datata marzo 2021 con cui erano stati raccolti 150 milioni con le abs che erano state sottoscritte da Goldman Sachs contestualmente a un round di equity da 50 milioni, guidato da Exor Seeds (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2021, poi, anche Alkali Fund IV, gestito da D.E. Shaw, hedge fund americano fondato nel 1988 da David E. Shaw e basato a New York, ha finanziato Casavo, questa volta per supportarne lo sviluppo in Spagna. Il finanziamento è stato sempre strutturato come cartolarizzazione, con il fondo che ha sottoscritto titoli asset backed mezzanini, mentre Casavo ha sottoscritto i titoli junior e Goldman Sachs ha erogato una linea di credito. Il tutto per 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).