E’ stato di 2 milioni di euro complessivi con scadenza al 2025 il finanziamento che si è assicurata nei giorni scorsi Datrix, leader in Italia nello sviluppo di tecnologie e soluzioni software di Augmented Analytics basate su Intelligenza Artificiale per finalità di Marketing & Sales, editoria e finanza (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento, che è stato erogato da UBI Banca e Banco BPM, completa così il round aperto nel 2020 sottoscritto per la parte azionaria per 2,3 milioni di euro tra gli altri da United Ventures e dal family office di Nerio Alessandri, patron di Technogym (si veda altro articolo di BeBeez).
Con questa operazione, il Gruppo Datrix finanzierà un ambizioso piano di crescita per linee esterne e interne. Fabrizio Milano D’Aragona, ceo e co-fondatore di Datrix, ha spiegato a BeBeez e MF Milano Finanza: “Per la crescita esterna stiamo guardando a società italiane ed estere nelle nostre quattro aree di operatività con i dati e cioé Marketing & Sales, Data Modeling, Investing e Data Monetization. Gli obiettivi sono ambiziosi per tutte e quattro le aree prima citate, ma in particolare per le ultime due. La revisione del bilancio consolidato di Datrix a cura di PwC è per noi indispensabile per affrontare i prossimi passi e mostrare agli investitori i dati in maniera formale (non solo con classificazioni gestionali). Vogliamo tenerci fin da subito tutte le porte aperte, ma nessuna scelta specifica è già stata fatta“. Una frase sibillina che potrebbe far immaginare sviluppi anche di mercato per la scaleup.
E D’Aragona ha aggiunto: “Il nostro gruppo nasce dalla convinzione che un approccio data-driven abilitato dall’Intelligenza Artificiale sia un’incredibile opportunità per aumentare le capacità di chi opera nel mercato e non solo. Riteniamo che questa consapevolezza debba guidare le azioni di tutte le aziende in modo da renderle meno fragili, più adattive e agili. Selezionare flussi dati utili e costantemente aggiornati e arricchiti, dotarsi di strumenti di execution rapidi e semplici, non solo permette di attivare una reale trasformazione digitale, ma probabilmente diventerà sempre più necessaria per la sopravvivenza delle aziende stesse”.
Datrix ha già condotto due acquisizioni. Ha comprato nell’agosto 2019 PaperLit, ex partecipata del fondo UV1 gestito da United Ventures, specializzata nella distribuzione e la monetizzazione di contenuti sul mobile e sugli smart speaker per editori e brand. United Ventures ha a sua volta partecipato alla nuova operazione con un investimento di follow-on sempre con il fondo UV1 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2019 Datrix ha anche acquisito la martech ByTek (si veda altro articolo di BeBeez), che costituisce il secondo tassello strategico per completare l’offerta di Datrix di soluzioni scalabili di AI per marketing, vendite e finanza. Nel 2019, Datrix ha raggiunto un fatturato complessivo di 7,3 milioni di euro (+87% rispetto al 2018), con oltre 100 dipendenti, prevalentemente data scientist, engineer, analyst e designer, nelle quattro sedi di Milano, Roma, Viterbo e Cagliari.. Nel maggio 2019 Datrix aveva invece acquisito la martech ByTek, specializzata in soluzioni scalabili di AI per marketing, vendite e finanza.
Datrix è nata a fine 2018 dall’integrazione tra Finscience e 3rd Place. Finscience è stata fondata nel 2017 da quattro manager: Fabrizio Milano D’Aragona Mauro Arte e Claudio Zamboni, provenienti da Google Italia; e Alessandro Arrigo, con esperienza decennale nel digital consulting. Gli stessi manager, con eccezione di Arrigo, nel 2010 avevano fondato 3rdPlace, pmi innovativa che offre soluzioni e servizi nell’ambito dell’intelligence applicata ai dati digitali.
L’integrazione tra FinScience e 3rdPlace, che aveva visto i fondatori e soci vendere le rispettive quote e reinvestire in Datrix, aveva seguito un secondo round seed di FinScience da 700 mila euro più un finanziamento da 300 mila euro erogato da Mcc (si veda altro articolo di BeBeez) sottoscritto dagli stessi investitori del primo round da un milione di euro del novembre 2017, al quale avevano partecipato investitori privati provenienti soprattutto dal settore finanziario (si veda altro articolo di BeBeez).