Un nuovo investimento e closing definitivo della raccolta per il fondo Neva First di Neva sgr, la società di gestione di fondi di venture capital controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione, che ora avvia la raccolta di un nuovo fondo e prepara il lancio di ulteriore veicolo nel 2024.
Gli annunci sono stati dati ieri a Torino in occasione di un evento organizzato presso le Officine Grandi Riparazioni a cui hanno partecipato oltre 500 venture capitalist, investitori istituzionali, clienti privati, esperti, imprenditori e startup italiani e internazionali e che è stato introdotto dal presidente di Neva sgr, Luca Remmert, e dal presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che ha sottolineato che il rendimento medio degli investimenti di venture capital “è ben più elevato di quello degli investimenti considerati a basso rischio. Per Intesa Sanpaolo, che gestisce circa 1,2 trilioni di euro di risparmi, mettere a disposizione del mercato, degli operatori di wealth management, una modalità di investimento più remunerativa è un obiettivo che ha valore di per sé, in quanto promette una migliore remunerazione dei risparmi” (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, l’sgr ha annunciato di aver condotto, attraverso il fondo Neva First, un investimento in Tr1X, società biotech statunitense fondata dall’italiana Maria Grazia Roncarolo, una delle massime esperte mondiali di terapia cellulare e genica, oggi docente alla Standford University (si veda qui il comunicato stampa). Tr1X studia e sviluppa cure per malattie autoimmuni e infiammatorie attraverso l’ingegnerizzazione di cellule T e, grazie alle risorse provenienti dal round di raccolta a cui hanno partecipato, oltre a Neva sgr, anche altri investitori internazionali specializzati in life science, inizierà il processo di approvazione di nuovi farmaci presso la US Food & Drug Administration, con l’obiettivo di poter somministrare la prima dose sperimentale clinica nel 2023.
Sempre ieri, poi, Neva sgr ha anche annunciato la chiusura, a quota 250 milioni di euro, della raccolta dello stesso fondo Neva First, dedicato agli investimenti in aziende altamente innovative in tutto il mondo (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che il fondo aveva annunciato un secondo closing a 180 milioni di euro nel novembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo un primo closing a 150 milioni nel gennaio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), che aveva visto un impegno di 50 milioni sottoscritto da quattro fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, Cariparo, Carifirenze, Carilucca) e altri 100 milioni che sono stati messi a disposizione dalla stessa Intesa Sanpaolo. Per terminare la raccolta del fondo l’sgr si è poi rivolta anche alla clientela qualificata di Intesa Sanpaolo Private Banking, cui cui ha stretto un accordo nell’agosto 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). A regime, saranno circa 80 milioni saranno investiti in Italia (30% della raccolta) e 170 milioni all’estero (70%), soprattutto in aziende israeliane e statunitensi.
A oggi Neva First ha giù investito in 26 società per un totale allocato di circa 150 milioni di euro. Gli ultimi investimenti prima di quest’ultimo in Tr1X, risalgono allo scorso luglio e hanno riguardato due società israeliane innovative, Cyberint e Coro, entrambe operative nella Cybersecurity (si veda altro articolo di BeBeez). Considerando anche quei due investimenti, dallo scorso gennaio Neva First ha investito in Israele oltre 20 milioni di euro. Il fondo ha infatti investito anche in vFunction, che ha creato la prima e unica soluzione che trasforma automaticamente e rapidamente applicazioni monolitiche in microservizi su larga scala; in Classiq, che tramite un proprio algoritmo è in grado di agevolare la scrittura e ottimizzare quantum circuits anche molto complessi indipendentemente dal tipo di hardware utilizzato (si veda altro articolo di BeBeez); e in Seed-X, che ha realizzato una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che combina computervision e deep learning al fine di migliorare sicurezza e sostenibilità delle colture di graminacee. Agli investimenti diretti in startup si aggiungono quelli in fondi funzionali al deal flow quali Rocket Internet Capital Partners I & II, Techstars e Endeavor Catalyst III.
Ricordiamo poi che lo scorso dicembre 2021 Neva sgr ha anche lanciato il nuovo fondo Neva First Italia, interamente dedicato al mercato italiano e sottoscritto al 100% dal fondo di fondi FoF VenturItaly e dal fondo di co-investimento del MISE, interamente gestiti da Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo è investire in società italiane ad alto contenuto tecnologico, deeptech e fintech, in fase di decisa crescita ed espansione.
Ma l’attività di raccolta dell’sgr non si ferma qui. Ieri Neva ha infatti annunciato il lancio del nuovo Fondo Sviluppo Ecosistemi di Innovazione (SEI), che, ha spiegato Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center, “prevede una dotazione iniziale di 15 milioni di euro totalmente sottoscritti da Intesa Sanpaolo” e che “nasce per sostenere la crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione tramite investimenti mirati in veicoli che abbiano come obiettivo primario l’attuazione di programmi di ricerca, selezione, accelerazione e professionalizzazione di startup promettenti. I fondi che Neva sgr si è impegnata a promuovere hanno come principale obiettivo il ritorno finanziario verso i propri sottoscrittori e questo, in alcuni casi, porta la prudenziale gestione della società a non allocare capitale in realtà ancora ‘poco mature’, come possono essere le startup più giovani. Sentiamo peraltro la responsabilità come azionisti di controllo di Neva sgr di individuare modalità e strumenti in grado di rispondere anche a queste realtà. E in tal senso avvieremo dei ragionamenti interni all’Innovation Center”.
Mario Costantini, amministratore delegato e direttore generale di Neva. sgr, ha commentato: “Anche in un contesto di mercato molto complesso come quello attuale, il nostro portafoglio, altamente diversificato per aree geografiche e settori, sta confermando il trend positivo di crescita. Oggi più di prima vediamo opportunità di investimento in ottime società a prezzi più ragionevoli del passato. Il nostro primo obiettivo è garantire alti rendimenti ai sottoscrittori attraverso un’allocazione dinamica del capitale. Premiamo esclusivamente gli imprenditori capaci di gestire la crescente complessità e conservando al contempo prudenza e pragmatismo”.
“Entro i prossimi due anni completeremo gli investimenti per la composizione dei portafogli di Neva First e Neva First Italia, il fondo dedicato esclusivamente alle startup italiane ed europee attive in ricerca, sviluppo e produzione in Italia, anticipando la conclusione del periodo di investimento”, ha aggiunto Luca Remmert, presidente di Neva sgr, che ha aggiunto: “Oltre all’avvio del Fondo SEI con Intesa Sanpaolo Innovation Center, abbiamo in programma la preparazione di un nuovo Fondo Neva di maggiori dimensioni che vareremo nel 2024, che potrà beneficiare delle nostre crescenti relazioni a livello internazionale con fondi, investitori istituzionali e mondo della ricerca. Per rispondere al meglio alle esigenze di investitori e partner sempre più numerosi, amplieremo il nostro team, attraendo nuovi talenti anche dall’estero”.