Claris Ventures sgr, primo operatore in Italia attivo unicamente in investimenti su startup biotech pronte allo sviluppo clinico, ha annunciato il primo closing del suo primo fondo, Claris Biotech I, a quota 30 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Ad affiancare il fondo nella raccolta sul piano legale è stato lo studio McDermott, Will & Emery. Il lancio nel 2020 del nuovo veicolo era stato preannunciato nel dicembre scorso, a valle dall’autorizzazione a operare concessa alla sgr da Banca d’Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra i sottoscrittori del fondo figurano: Cdp Venture Capital sgr, per conto di FoF Venture Italy, come già anticipato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez); Compagnia di San Paolo; Ersel; ulteriori operatori privati e family office. Il target di raccolta del fondo è di 60-80 milioni, con l’obiettivo di investire in 10-12 progetti in fase preclinica, fornendo le risorse per finanziare il completamento di studi preclinici e un primo studio sull’uomo.
Claris Biotech I si focalizzerà su operazioni in ambito early stage biotech, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di nuovi farmaci destinati a curare patologie ad alto bisogno clinico e investirà prevalentemente in società italiane che abbiano in sviluppo farmaci con il potenziale di contribuire al trattamento di patologie non adeguatamente curate. Lo stadio ideale di investimento prevede la possibilità di completare gli studi preclinici e iniziare la fase clinica entro 1-2 anni. Claris Ventures si prefigge di guidare round di investimento da 5-15 milioni di euro, al fine di fornire il capitale necessario a raggiungere un proof-of-concept clinico, associato al completamento degli studi di fase 1/2a, e poter conseguentemente supportare opportunità di quotazione o trade-sale delle società. Le attività di analisi del team di investimento sono supportate dalla collaborazione con il Molecular biotechnology center dell’Università di Torino e con il centro di ricerca e di diagnostica molecolare Ceinge-biotecnologie avanzate di Napoli.
Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, ha dichiarato: “La nascita di una nuova generazione di gestori e il lancio di un fondo dedicato al biotech sono segnali importanti per il Paese, che ha la necessità di stimolare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e di farle crescere in Italia. La Compagnia di Sanpaolo sostiene con convinzione e risorse questa nuova iniziativa, al fine di complementare e armonizzare le molte iniziative che sono già state finanziate dalla Fondazione in altri settori dell’innovazione, per dare linfa finanziaria al biotech alimentato, nel nostro Paese, da una ricerca di ottima qualità”.
Enrico Resmini, ceo e direttore generale di Cdp Venture Capital sgr – Fondo Nazionale Innovazione, ha sottolineato che “la ricerca farmaceutica e in modo particolare quella nel settore delle biotecnologie sono oggi al centro dell’attenzione pubblica. Per questa ragione, gli investimenti in scienza, ricerca e innovazione diventano un motore fondamentale per rafforzare le realtà imprenditoriali nascenti e per attrarre ulteriori finanziamenti. Dobbiamo consolidare e accrescere le leve economiche per innescare un circolo virtuoso in grado di valorizzare al meglio le eccellenze del nostro Paese”.
Pietro Puglisi, partner e cofondatore di Claris Ventures, ha commentato: “Contribuire allo sviluppo di nuove terapie e, al tempo stesso, alla creazione di valore e di impatto economico è una sfida che siamo onorati di poter intraprendere. Il passaggio dalla fase preclinica a quella clinica è delicato: essere concentrati ci permette di contribuire ad ogni aspetto ad esso associato e massimizzarne le probabilità di successo”. Ciro Spedaliere, partner e fondatore di Claris Ventures, ha spiegato: “Lavoriamo a cavallo tra ricerca, finanza e industria farmaceutica. Comprendere le logiche di mondi così diversi è fondamentale per individuare la giusta direzione di sviluppo”.
Ricordiamo che i cofondatori di Claris Ventures nel luglio 2019 sono stati arranger del round di investimento da 5,6 milioni di euro di alcuni fondi di venture capital e business angel in Kither Biotech, società spin-off dell’Università degli Studi di Torino focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie in ambito polmonare (si veda altro articolo di BeBeez).