GenomeUp, startup biotech che utilizza l’intelligenza artificiale a supporto delle diagnosi di malattie genetiche, ha annunciato un nuovo round da 1,15 milioni di euro guidato da Scientifica, il venture capital che sostiene ricercatori e startup che operano nel campo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, e da Lazio Innova tramite il fondo Innova Venture, il fondo di venture capital della Regione Lazio. Al round hanno partecipato anche Smart Lab Partner, Mailbì, Mgm e Finalca (family office che fa capo alla famiglia Cazzola, che già aveva investito nel round di un anno fa) (si veda qui il post su Linkedin). L’operazione si è svolta mediante un bond convertibile, non equity.
GenomeUp è stata fondata a Roma nel 2017 da Simone Gardini (ceo e chief scientific officer), Giovanni Stracquadaneo (coo) e Nicolò Risitano (cto), è stata accelerata da LUISS Enlabs nel 2017 e nel 2018 ha raccolto un round seed da 200 mila euro, di cui 60 mila euro provenienti da LVenture Group e il resto da alcuni soci di Angel Partners Group e da terzi investitori (si veda altro articolo di BeBeez ). Nel 2019 GenomeUp è stata poi accelerata negli Usa, presso il Global Innovation Program di Berkeley SkyDeck, l’acceleratore di imprese dell’Università di Berkeley.
Un anno fa aveva chiuso un ulteriore round da 1,1 milioni di euro guidato da Lumen Ventures, a cui avevano partecipato a|impact (il veicolo di investimenti a impatto sociale positivo promosso da Etica sgr), GMC Group, Padda Health e Finalca (si veda altro articolo di BeBeez).
GenomeUp ha sviluppato una piattaforma innovativa, JuliaOmix, che, attraverso sofisticati algoritmi di bioinformatica e intelligenza artificiale, permette di fornire un supporto alla diagnosi delle malattie genetiche e potrà essere utilizzata da medici, biologi genetisti, centri di ricerca, laboratori e ospedali per accelerare i tempi della diagnosi, migliorare la cura dei pazienti, efficientare i processi diagnostici di laboratorio e fornire conoscenze per la prevenzione sanitaria. GenomeUp ha chiuso il 2021 con un fatturato di circa165 mila euro, un ebitda negativo attorno ai 300 mila euro e un patrimonio netto di 59 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). A settembre 2022 la sua tecnologia è stata adottata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma a sostegno del personale medico.
Scientifica Venture Capital, fondata da Riccardo D’Alessandri a novembre 2021 con l’obiettivo di sostenere ricercatori e startup che presentano idee tecnologiche innovative, è partecipata da Ventiseidieci, azienda italiana fondata dallo stesso D’Alessandri e attiva nella ricerca e sviluppo nel campo dei nuovi materiali, biotecnologie e intelligenza artificiale, e dall’operatore di venture capital londinese LSG Ventures Limited. Ad aprile 2022 ha lanciato la sua prima call (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora ha già finanziato 4 startup: Brief, che ha sviluppato un social network in grado di identificare gli interessi degli utenti e sintetizzarli in brevi note vocali; Exo Lab Italia, la startup biotech, che utilizza nanovescicole vegetali provenienti da agricoltura biologica naturale per trasportare i nutrienti nell’organismo (si veda altro articolo di BeBeez); Vbite, che ha sviluppato un innovativo morso per cavalli; Libera Biotech, fondata che ha creato una linea prodotti di dermocosmesi e dispositivi medici altamente innovativi. E, a giugno 2022, ha sostenuto Green Indipendence, startup innovativa nata nel 2020 con l’obiettivo di democratizzare l’accesso alle energie rinnovabili per fermare e invertire il riscaldamento globale. (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Innova Venture, il fondo di venture capital di Lazio Innova, la società di investimento nelle imprese innovative della Regione Lazio, partecipata anche dalla Camera di Commercio di Roma, è stato lanciato nel 2018 con una dotazione di 20 milioni di euro da investire direttamente nel capitale di startup e PMI del Lazio, insieme a co-investitori privati e indipendenti, (si veda altro articolo di BeBeez). A fine anno ha finanziato, insieme a Primo Space Fund, la startup Irreo, che sviluppa sistemi di irrigazione di precisione all’avanguardia in un round da 850.000 euro per favorire lo sviluppo commerciale della società in altri Paesi d’Europa (si veda altro articolo diBeBeez). E nell’anno precedente Wetacoo, startup che ha sviluppato una soluzione innovativa di logistica integrata per il ritiro, il trasporto, la custodia e la restituzione degli oggetti insieme a LVenture Group (si veda altro articolo diBeBeez) e la startup agritech Elaisian, insieme a Fortitude Group Holding (si veda altro articolo di BeBeez).