Carso Italia, società parte dell’omonimo network francese di laboratori attivi nell’ambito dei controlli per il settore agroalimentare ed ambientale (a sua volta controllato dal private equity francese Archimed), ha acquisito il laboratorio italiano Agro. Biolab, che si occupa di analisi chimiche e microbiologiche dei prodotti agroalimentari (si vedano qui il comunicato stampa di Archimed e qui quello di Agro.Biolab). All’investimento hanno partecipato anche i partner di Archimed, Capza (piattaforma europea di investimenti privati focalizzata su pmi) e Siparex (private equity francese).
Sinora Agro. Biolab era controllata dalla famiglia Gallone al 100%. L’integrazione sinergica in Carso Italia avverrà nel segno della continuità, ovvero mantenendo le competenze analitiche ed i programmi di sviluppo e l’orientamento al territorio. In tal senso l’attuale direttore tecnico, Francesco Gallone, reinvestirà in una quota di minoranza di Carso ricoprendo posizioni di leadership nelle attività italiane del gruppo risultante dalla fusione.
Agro. Biolab si affiancherà quindi alle altre società controllate da Carso Italia: Water & Life Lab, laboratorio nel settore agroalimentare a Entratico (BG); Indam Laboratori, laboratorio nel settore ambientale a Castel Mella (BS); e F.O.R.I.A., società specializzata nei servizi di sicurezza e qualità per la Grande Distribuzione a Bergamo.
Fondata a Bari nel 2011, Agro. Biolab è uno dei maggiori tester italiani che effettua analisi dei contaminanti, dei valori nutrizionali, del controllo qualità, dell’igiene e della sicurezza alimentare. La sua moderna ed ampia struttura accoglie comparti operativi organizzati in aree distinte e con operatori esperti impegnati nel progettare e migliorare processi e metodi analitici consoni alle mutevoli esigenze del mercato globale. Nel 2021 il gruppo ha fatturato 3,3 milioni di euro, l’ebitda è stato di 1,1 milioni e i debiti totali pari a 1,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Eric Sarfati, ceo di Carso, ha commentato: “La partnership con Agro.biolab ci offre la possibilità di espanderci in un settore e in una zona geografica chiave per i test di sicurezza pubblica in Europa. Intravediamo grandi opportunità di cross-selling e di espansione, vista la nostra presenza italiana, ora molto più ampia, e la nostra presenza in Europa, in costante aumento”.
Antoine Faguer, partner di Archimed, ha aggiunto: “Questa acquisizione è assolutamente in linea con il piano del nostro gruppo di far crescere Carso organicamente e attraverso i componenti aggiuntivi, fino a diventare una potenza europea di test per la sicurezza pubblica. Investiamo massicciamente nei nostri partner, finanziando una rapida espansione sia organica che attraverso acquisizioni”.
Con uffici in Europa, Nord America e Apac, Archimed ha oggi 6 miliardi di euro di asset in gestione ed è, come detto, l’azionista di maggioranza di Carso dalla fine del 2021, quando era entrato nel capitale della società attraverso il suo fondo MED Platform I, che nel 2019 aveva raccolto 1,5 miliardi di euro inclusi gli impegni di coinvestimento. Per la sua controllata, Archimed ha identificato una potenziale pipeline di acquisizioni di oltre 100 aziende ed è in trattative avanzate per diverse partnership future. Il gruppo sta inoltre perseguendo in modo persistente un progetto di crescita organica, con circa 35 milioni di euro destinati a investimenti interni nei prossimi due anni.
MED I è lo stesso fondo che lo scorso agosto ha venduto l’italiana Bomi, leader nella logistica integrata a servizio del settore biomedicale, a Ups, il gruppo multinazionale che fornisce soluzioni logistiche integrate in oltre 220 paesi, quotato al Nyse (si veda altro articolo di BeBeez). L’operatore di private equity francese aveva delistato Bomi da Piazza Affari nel 2019, per 73 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre al fondo MED 1, Archimed opera e investe anche nelle mid-cap attraverso il fondo MED Platform II, che ha raccolto oltre 2,5 miliardi di euro e ha iniziato a investire nove mesi fa, e con il fondo MED III, che ha chiuso la raccolta con 650 milioni di euro nel luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), e che soltanto pochi giorni fa Archimed aveva preso il controllo di GPQ srl, società pioniera nel campo della medicina estetica, proprietaria del brand WiQo, fondata nel 1995 a Muggia (Trieste) dalla dottoressa Rossana Castellana (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento dell’operazione è stato fornito da Banco BPM in qualità di banca agente e mandate lead arranger e da Crédit Agricole Italia in qualità di mandated lead arranger.
Lo stesso fondo MED III, nel novembre 2021, aveva comprato anche la maggioranza di Cardioline spa, società trentina attiva nella produzione e la fornitura di dispositivi e servizi cardiologici tradizionali, in quella che era stata la prima operazione del fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Capza, nome commerciale della management company Atalante sas, fondata nel 2004, ha ottenuto pochi giorni fa l’autorizzazione a erogare finanziamenti in Italia anche attraverso le strategie dei fondi Artemid e Capza Private Debt (si veda altro articolo di BeBeez). La società è supportata dal colosso assicurativo francese AXA, che dal 2005 è azionista della management company ed è uno de principali investitori nei suoi fondi insieme a Eurazeo. Con 7,6 miliardi di euro di asset in gestione a fine 2022 (inclusi gli asset gestiti da terze parti e assistite da Artemid sas), Capza investe attraverso sei strategie complementari (growth tech, flex equity, flex equity mid-market, private debt, transition e artemid) e offre soluzioni di finanziamento su misura (es. capitale di maggioranza, capitale di minoranza, debito subordinato, debito senior).
In Italia, ha aperto nel 2019 l’ufficio (si veda altro articolo di BeBeez), alla cui guida è arrivato Stefano Zavattaro nel 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e possiede una quota di minoranza in Monviso, il gruppo produttore di fette biscottate e grissini a marchio Panmonviso, acquisita al fianco di Cerea Capital II e di Céréa Mezzanine; la maggioranza di EidosMedia, fornitore di software e piattaforme editoriali utilizzate dai principali quotidiani del mondo e da primarie istituzioni finanziarie; la maggioranza di Policart, produttore di parti e componenti in poliuretano per l’industria del cartone ondulato, acquisita attraverso la controllata franco-spagnola EOS Corrugated Group.
Siparex è invece un operatore con un patrimonio in gestione di 3,3 miliardi di euro, che si dedica allo sviluppo e alla trasformazione delle imprese. Tra le ultime operazioni in Italia si ricordano l’acquisizione tramite la società in portafoglio Syscom-Prorep, gruppo specializzato nell’integrazione di componenti elettronici, della torinese La Tecnika Due, specializzata nella distribuzione e fornitura di componenti elettronici (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza i fondi Siparex avevano invece venduto una partecipazione del 37,34%, detenuta nel gruppo alberghiero veneto multibrand HNH Hospitality, al Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC) gestito da Fondo Italiano d’Investimento sgr ed Eulero Capital (si veda altro articolo di BeBeez).