Credimi, la piattaforma fintech dedicata al lending alle pmi, cofondata da Ignazio Rocco di Torrepadula, ha chiuso a fine dicembre un nuovo round di investimento da 5,6 milioni di euro, che è stato sottoscritto in via riservata da alcuni dei soci esistenti e in particolare da Vertis sgr (per 1,8 milioni), Merloni Holding (circa un milione), United Ventures sgr (620 mila euro) e lo stesso Ignazio Rocco (circa 500 mila euro).
Emerge dal verbale dell’assemblea dei soci che si è tenuta lo scorso 16 dicembre 2021 nello studio notarile Marchetti di Milano. Secondo quanto risulta a BeBeez, l’aumento di capitale si è reso necessario per permettere a Credimi di continuare a rispettare le regole di vigilanza bancaria, visto il continuo sviluppo del business. Come noto, infatti, gli intermediari finanziari iscritti all’albo di Bankitalia sulla base dell’art. 106 del Testo Unico Bancario, così come è il caso di Credimi, devono rispettare precisi ratio patrimoniali relativi al totale dei finanziamenti erogati.
Ricordiamo che nei primi 11 mesi dell’anno attraverso la sua piattaforma fintech Credimi ha infatti erogato e cartolarizzato circa 400 milioni di euro di prestiti alle pmi, portando il totale di erogato dall’inizio dell’attività a oltre 1,84 miliardi di euro (si veda qui P2P Market Data e qui il Report BeBeez Quanto vale il fintech italiano pubblicato lo scorso settembre con i dati dei primi 8 mesi 2021 di tutte le piattaforme, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
A metà maggio Sabino Costanza, co-founder di Credimi, in occasione del suo intervento al Caffé di BeBeez in aroma web offerto da Banca Finint (si veda qui il programma e qui il video del Caffé), aveva anticipato: “Quest’anno l’obiettivo è raccogliere altri 400 milioni di euro per finanziare il funding plan di Credimi, lavorando su tre cantieri specifici: operazioni simili a quelle fatte sinora e quindi dedicate a pmi con certe caratteristiche di rischio; operazioni con focus principale verso i settori più colpiti dalla crisi Covid-19, come turismo e ristorazione; lancio di nuovi prodotti finalizzati come Credimi e-commerce”. L’ultima operazione annunciata nel 2021 è stata, poco prima di Natale scorso, la cartolarizzazione da 30 milioni di euro di tipo revolving i cui titoli abs partly paid, emessi dalla società veicolo Lumen spv srl, sono stati sottoscritti da Banca Sella e da Banca Patrimoni Sella & C. (si veda altro articolo di BeBeez).
In ogni caso il breakeven è ancora lontano e gli investimenti da fare per crescere sono ancora importanti. Credimi ha chiuso il bilancio 2020 con un margine di intermediazione di 8,1 milioni di euro (da 2,7 milioni nel 2019), una perdita netta di 4,15 milioni (da -7,07 milioni) e debiti finanziari lordi per 13,6 milioni (da 21,5 milioni). E infatti, secondo quanto risulta a BeBeez, per i prossimi mesi è allo studio un aumento di capitale di dimensioni molto più importanti, si parla di 80-100 milioni, nel quale la scaleup punta a coinvolgere fondi di venture capital internazionali.
In precedenza la scaleup aveva raccolto capitali in altri due round. Il primo da 8 milioni di euro in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finanza (si veda altro articolo di BeBeez) e l’altro da 10 milioni nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr) (si veda altro articolo di BeBeez).