La media company italiana Freeda (AG Digitial Media spa) ha incassato un round da 15 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Il round è stato guidato dal fondo di venture capital francese Alven, che prosegue l’impegno a supporto della società dopo il round da 10 milioni di dollari chiuso nel maggio 2018 e al quale aveva partecipato anche Rancilio Cube (si veda altro articolo di BeBeez). Al nuovo round hanno partecipato anche U-Start (piattaforma italiana che organizza club deal di family office e investitori privati su startup e scaleup, in coinvestimento con i principali fondi di venture internazionali, si veda qui il commento dell’ad di U-Start, Andrea Colombo, sul settore) e altri partner strategici già presenti nel capitale della media company e che hanno confermato il loro impegno.
Il round è stato sottoscritto anche da nuovi investitori come Endeavor Catalyst, family office e investitori privati di rilievo internazionale e nazionale, come DVR Capital. Contestualmente, Unicredit ha sottoscritto un minibond da 2,5 milioni. Il minibond, con durata quinquennale e garantito all’80% da Mcc, è destinato a sostenere la media company nel suo percorso di crescita, sviluppo aziendale e internazionalizzazione, nell’ambito di un programma di investimenti previsti dall’executive team guidato da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini. Il piano prevede il lancio del brand Freeda nel Regno Unito e in altri mercati strategici di matrice anglosassone. Nell’operazione, Freeda è stata assistita sul piano legale da Gattai, Minoli, Agostinelli e Partners, mentre Orrick ha seguito Alven Capital. Unicredit è stata supportata dagli studi legali RCCD e Legance.
Si tratta del terzo round per la startup fondata nel 2016 da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini e sviluppata attraverso la società AG Digital Media. I precedenti round erano stati quello da 4,3 milioni di dollari del settembre 2016 e appunto quello da 10 milioni di dollari del maggio 2018 di cui si è detto prima. La società a oggi ha raccolto quindi in totale oltre 27 milioni di euro.
Freeda non pubblica tramite il suo sito bensì attraverso le omonime pagine Facebook (da oltre 1.3 milioni di utenti) e Instagram (da 500 mila follower), dove pubblica video brevi, clip, instant articles, card, gif e interviste. Si rivolge a un pubblico di 3 milioni di donne, prevalentemente di Millennials tra i 18 e i 34 anni, e vanta 24 milioni di visitatori unici mensili. La società ha oltre 80 dipendenti e ha un modello di business basato su branded content e native advertising. Ha già collaborato con marchi importanti dei settori moda, bellezza e beni di largo consumo.
(Articolo modificato martedì 10 settembre 2019 alle ore 9.40. Si aggiungono dettagli sul minibond emesso da Freeda – Articolo modificato il 30 marzo 2020: si aggiunge la partecipazione di DVR Capital).