Newronika spa, uno spin-off dell’ospedale Policlinico di Milano e dell’Università degli Studi di Milano che sviluppa tecnologie per la stimolazione cerebrale, ha ottenuto un grant di 2,5 milioni di euro dall’acceleratore European Innovation Council (EIC) nell’ambito del programma Grant first, che le consentirà anche di negoziare un finanziamento azionario in una fase successiva (si veda qui il comunicato stampa).
L’acceleratore EIC offre sostegno alle piccole e medie imprese alle quali spesso dedica anche programmi di coaching e mentoring, L’acceleratore fornisce sovvenzioni (non diluitive) fino a 2,5 milioni di euro per i costi di sviluppo dell’innovazione e investimenti (partecipazioni dirette) fino a 15 milioni di euro, gestiti dal Fondo EIC, per lo scaleup e altri costi rilevanti.
Più nello specifico, questa sovvenzione finanzierà un importante studio a livello europeo che affiancherà la stimolazione cerebrale profonda adattiva a quella convenzionale, in pazienti con malattia di Parkinson avanzata. Il finanziamento agevolerà anche le attività di sviluppo della piattaforma Alpha-DBS di Newronika per garantire la commercializzazione e quindi la disponibilità sul mercato europeo della tecnologia.
Newronika è stata selezionata tra oltre 1000 startup e pmi innovative che hanno presentato domanda di finanziamento, attraverso un processo fortemente selettivo che ha individuato 78 aziende, di cui soltanto 5 italiane, destinate a ricevere fino a 470 milioni di euro in una combinazione di sovvenzioni e investimenti.
La società, che si è sviluppata dalla ricerca del professor Alberto Priori e di Lorenzo Rossi, phd in bioingegneria e imprenditore alla sua seconda startup, è specializzata nello sviluppo di tecnologie innovative e brevettate per la stimolazione cerebrale profonda (conosciuta come DBS – deep brain stimulation). Newronica è sostenuta da alcuni fondi di venture capital con una forte esperienza nel settore healthcare.
Ricordiamo che nel 2019 Newronica aveva raccolto un round da 8,4 milioni di euro, guidato il fondo francese Omnes Venture Capital, affiancato da Innogest e Indaco Venture Partners sgr, allora già presenti nel capitale della società (si veda altro articolo di BeBeez). Avevano preso parte al round anche il family office Wille Finance, TNBT Capital e F3F, società milanese controllata da Laura Iris Ferro, imprenditrice del settore biotech e healthcare, che investe in società con alto potenziale di rendimento di diversi settori e che a sua volta era già socia di Newronika. In precedenza Newronica aveva raccolto un round da 1,7 milioni di euro nel giugno 2016, sottoscritto da Innogest, Atlante Ventures e da F3F (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2021 il gruppo ha fatturato circa 87 mila euro, l’ebitda è stato negativo di 1,3 milioni, la liquidità netta di 3,2 milioni e il patrimonio netto di 11,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Lothar Krinke, ceo di Newronika, ha commentato: “Questo finanziamento supporta la strategia di Newronika per migliorare la vita dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, introducendo sul mercato il sistema di stimolazione cerebrale profonda più avanzato al mondo, che utilizza una tecnologia proprietaria per regolare automaticamente la terapia in base alle esigenze del paziente nel corso della giornata. La nostra piattaforma tecnologica può essere applicata a molti altri disturbi del sistema nervoso centrale”.
Tra gli ultimi investimenti del fondo EIC in Italia, ricordiamo quello da un milione di euro effettuato con LIFFT pochi giorni fa in Voiseed, la startup che tramite l’intelligenza artificiale, ridefinisce l’approccio tradizionale al doppiaggio, dando voce a contenuti vocali virtuali (si veda altro articolo BeBeez), e quello dello scorso anno in DazeTechnology srl, startup innovativa bergamasca attiva nei sistemi di ricarica per auto elettriche (si veda altro articolo BeBeez).