L’ascensore di imprese LIFTT e Finde Holding (della famiglia Denegri) hanno sottoscritto, in maniera paritetica, un round da un milione di euro per finanziare Corion Biotech, startup italiana che sta perfezionando la prima terapia al mondo contro la preeclampsia. Quest’ultima è una sindrome della gravidanza ad oggi incurabile che può causare danni per la salute futura sia della mamma sia del bambino, oltre a essere attualmente la principale causa di mortalità materno-fetale nel mondo. La nuova iniezione di liquidità servirà a procedere con il trial preclinico per ottenere l’autorizzazione alla sperimentazione sulle donne (si veda qui il comunicato stampa).
Corion, nome latino di una popolazione cellulare specifica della placenta, è nata nel 2012 come spin-off accademico dell’Università di Torino. Il suo team di ricercatori è guidato da Tullia Todros e Alessandro Rolfo, che da decenni si occupano di fisiopatologia della gravidanza, si basa sull’utilizzo di una specifica popolazione cellulare placentare in grado di produrre molecole efficaci contro la sindrome preeclamptica. La startup aveva già ricevuto un primo investimento di equity di 150 mila euro da parte del gruppo Finde, entrata nel 2015 nel capitale sociale.
Il ceo di LIFTT, Giovanni Tesoriere, ha commentato: “Si parla spesso di gender gap e di discriminazione e purtroppo la preeclampsia è rimasta fino ad ora senza cura proprio per questo: è una malattia della gravidanza trascurata perché riguardava esclusivamente la popolazione femminile. Per curarla, con risultati assolutamente non soddisfacenti, vengono usati farmaci non-specifici. Corion invece ha sviluppato un approccio non convenzionale definendo molecole performanti ottenute con metodi naturali senza l’ausilio di manipolazioni genetiche, agenti stimolanti o processi di sintesi non naturali”.
Michele Denegri, ceo di Finde, ha spiegato: “Questo investimento, che ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone sin da prima della nascita, con ricadute inestimabili per il benessere dei singoli e della collettività, rappresenta la continuazione di un processo iniziato nel 2014 con l’erogazione da parte della Fondazione Carlo Denegri ONLUS di un importante finanziamento a favore dell’Università di Torino che ha permesso al Prof. Alessandro Rolfo di sviluppare questo promettente progetto e con il successivo investimento diretto del 2015 finalizzato alla validazione della proof of concept in vivo”.
Rolfo, co-fondatore e Chief Scientific Officer di Corion Biotech, ha dichiarato: “Siamo arrivati al termine di un percorso di ricerca ultratrentennale. Il nostro approccio terapeutico ha già ottenuto lo scientific advice dell’EMA e quindi il trial preclinico che vogliamo realizzare col nuovo round di investimenti sarà sviluppato su indicazione degli esperti dell’European Medicine Agency. Invece di dirigerci verso la terapia cellulare, molto rischiosa in un sistema delicato come la gravidanza dove ogni intervento impatta contemporaneamente su madre e bambino, abbiamo sviluppato una innovativa terapia cellulare senza cellule che ci permette di somministrare alla paziente solo le molecole terapeutiche e non cellule allogeniche, evitando così i rischi correlati sia in termini etici che di biosicurezza. Siamo orgogliosi di aver trovato partner strategici come LIFTT e Finde che ringraziamo per aver condiviso il nostro percorso ed i nostri obiettivi e con i quali vi è un idem sentire sui temi dell’etica, del contributo al benessere ed al progresso del contesto sociale in cui si opera.”