La fintech italiana dei pagamenti via cellulare Satispay ha incassato un round di serie C da 93 milioni di euro, di cui 68 milioni in aumento di capitale e 25 milioni in acquisto di azioni cedute da Iccrea Banca e da altri soci storici. Lo ha reso noto ieri l’amministratore delegato di Satispay, Alberto Dalmasso (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione di aumento di capitale sarà sottoposta all’approvazione dell’assemblea dei soci convocata per oggi. Il closing formale dell’operazione è atteso entro la fine dell’anno. Nell’ambito dell’operazione Satispay è stata assistita da Jefferies, in qualità di unico advisor finanziario mentre, per gli aspetti legali, al fianco del team interno, ha agito come advisor Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.
Quest’ultimo round è stato sottoscritto per 37 milioni da investitori italiani e per 56 milioni da investitori esteri. In particolare a guidare il round sono stati: LGT Lightstone, il ramo di growthequity impact investing, parte di LGT Capital Partners, il più grande gruppo familiare di private banking e asset management del mondo (20 milioni); il leader cinese del mobile payment Tencent (15 milioni); il leader americano dei pagamenti digitali Square, guidata da Jack Dorsey, founder e ceo anche di Twitter, (15 milioni). Altri 20 milioni sono arrivati da Tim Ventures, corporate venture capital di Tim e investitore strategico nel mercato di riferimento di Satispay. Per il resto, il round è stato sottoscritto dal nutrito gruppo di investitori e angel investor che continuano a seguire e supportare il progetto Satispay ormai da anni.
L’ingresso nel capitale da parte di Tim Ventures era atteso, ma nei giorni scorsi si parlava di soli 15 milioni di euro, corrispondenti al valore della quota del 10% messa a disposizione da Iccrea, che ha sostenuto la fintech fin dal lancio e che ora è uscita dal capitale della scaleup (si veda altro articolo di BeBeez).
Non ha invece preso parte al round Mediaset, per cui si era parlato di un accordo di media for equity, così come il gruppo è solito fare attraverso il suo corporate venture capital Ad4Ventures. Mediaset era comunque già entrata, sebbene con una piccolissima quota, nel capitale di Satispay lo scorso agosto, attraverso la controllata Reti Televisive Italiane (Rti) (si veda altro articolo di BeBeez).
Il round è stato di dimensioni superiori a quelle attese (si veda altro articolo di BeBeez). Il round era stato infatti già annunciato nel luglio 2018 da Dalmasso che, in occasione della chiusura della prima tranche del precedente round da 15 milioni, aveva anticipato che la scaleup sarebbe tornata dagli investitori per un round successivo da 50 milioni si veda altro articolo di BeBeez). Alla prova dei fatti, la domanda per il round appena concluso è andata oltre le aspettative e, per accoglierla, sono appunto usciti alcuni azionisti dal capitale, lasciando spazio ai nuovi investitori.
Il round è stato condotto sulla base di una valutazione pre-money di 180 milioni, che post-money ha toccato i 248 milioni. Grazie a quest’ultima operazione, salgono a 11o milioni i capitali freschi raccolti da Satispay dalla sua fondazione, nel 2013.
Satispay nel settembre 2018 aveva come detto chiuso un round da 15 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), con una valutazione post money di 115 milioni. Al round avevano partecipato: Iccrea Banca, il nuovo socio Banca di Piacenza, Copper Street Capital, i fondi Endeavor Catalyst e Greyhound Capital, Banca Valsabbina, Sparkasse e di Club degli Investitori di Torino. La scaleup in precedenza aveva raccolto 18,3 milioni nel round chiuso nel settembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione erano entrati come nuovi investitori anche Banca Etica, Banca Sella Holding (attraverso Sella Ventures), il venture Shark Bites e Smartclub, veicolo gestito da Alessandro Fachin, senior private Banker di Ersel, che a sua volta aveva coinvolto un gruppo di importanti imprenditori. E prima di quel round ce ne erano stati altri due, uno da 5,5 milioni a settembre 2014 e uno da 3 milioni nel settembre 2015, che avevano visto l’ingresso di Iccrea Banca, Banca Alpi Marittime e manager e imprenditori di successo come Jonathan Weiner e Ray Iglesias (fondatori del progetto Google Wallet e, in seguito, di Money2020), Nicola Carbonari (fondatore di Autoscout24), Giuseppe Donagemma (già vice president networks di Samsung Electronics e Nokia), oltre che di soggetti industriali, come Egea, multiutility con sede ad Alba, operativa nei settori dell’ambiente e dell’energia.
A valle del round appena concluso, la maggioranza del capitale resta saldamente nelle mani dei tre soci fondatori di Satispay: Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta. Sono entrati nel Consiglio di amministrazione i rappresentanti dei quattro nuovi investitori: Tim Ventures, Tencent, LGT Lightstone, Square. “Dalmasso ha commentato: Siamo onorati di accogliere nuovi investitori che possono condividere con noi la loro straordinaria esperienza e soprattutto supportarci nella nostra mission di diventare il nuovo network di pagamento di riferimento a livello europeo. TIM è un partner con cui lavoreremo da subito per accelerare ancora di più la crescita in Italia. Square e Tencent sono leader nel mobile payment nei due più grandi mercati al mondo e questa è per noi la migliore conferma possibile del fatto che il modello che abbiamo creato sia quello giusto. LGT Lightstone è un importante investitore finanziario, con dimensione tale da poter garantire, insieme agli altri soci, supporto per tutto il fabbisogno di cui Satispay dovesse necessitare in futuro per raggiungere i propri obiettivi a livello europeo”. E ha aggiunto: “Speriamo che il nostro sia un precedente per la crescita del venture capital nel mercato italiano. I nomi di questi investitori accendono la curiosità sul nostro paese da parte degli investitori internazionali, che capiranno che vale la pena prestare attenzione al mercato italiano”.
Satispay consente di effettuare pagamenti con lo smartphone tramite un wallet con diretto addebito sul conto corrente. I finanziamenti raccolti sosterranno la crescita di Satispay sia nel mercato domestico sia all’estero, a partire dai Paesi in cui ha già fatto il proprio ingresso, cioé Lussemburgo e Germania (si veda altro articolo di BeBeez, ndr), ma anche “per essere più corazzati in questa situazione di crisi”, ha spiegato Dalmasso. In Italia l’app a oggi conta oltre 1,3 milioni di utenti e più di 130 mila esercenti. Di questi, quasi 450 mila utenti e 35 mila esercenti affiliati al network sono arrivati nei primi dieci mesi del 2020. Da inizio anno la scaleup ha movimentato 400 milioni di euro distribuiti su oltre 21 milioni di operazioni, in crescita del 78% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma al di sotto delle attese, essendo stata penalizzata dalla chiusura dei negozi nei periodi di lockdown. La fintech, che impiega 110 dipendenti, conta di raddoppiarli nell’arco di un anno e triplicarli in 3 anni, superando i 300 collaboratori. La crescita non avverrà per acquisizioni: “Vogliamo focalizzarci per estrarre il massimo dalla nostra struttura. Siamo aperti però a sinergie e integrazioni tecnologiche con altre startup, al fine di offrire un migliore servizio ai nostri clienti”, ha precisato Dalmasso, precisando che “a società non produce ancora utili, ma “acquisisce clienti che si ripagano in poco più di un anno”.
Oltre ai semplici pagamenti tra utenti e negli esercizi commerciali, la scaleup è passata via via a introdurre nuovi servizi. L’attività è stata infatti ampliata alle ricariche telefoniche per cellulari e a un servizio che permette di fare via mobile i pagamenti alla pubblica amministrazione, multe e Tari comprese, ma soprattutto è stato inserito un servizio di salvadanaio automatico, per permettere agli utenti di mettere da parte piccole somme ogni volta che fanno un pagamento tramite l’app.
Il lockdown ha portato la fintech a lanciare ulteriori nuove funzionalità: il servizio consegna e ritiro, per cui la app di Satispay ha evidenziato i negozi attivi in consegna a domicilio da aprile 2020, con oltre 6 mila esercenti che hanno attivato questa funzionalità; raccolte fondi per sostenere la Protezione Civile; distribuzione tramite la app di Satispay da parte di alcune città, tra cui il Comune di Milano, dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà a causa del coronavirus, evitando assembramenti e gestendo in modo digitale il processo. “Attualmente stiamo evolvendo il servizio in un’ottica di bonus cultura e portafogli aziendali prepagati collegati ai conti correnti aziendali”, ha anticipato Dalmasso.
Satispay è una delle scaleup monitorate da BeBeez Private Data
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