Il Club degli Investitori ha investito 250 mila euro in Microchannel Devices (MCD), startup che ha sviluppato una tecnologia proprietaria che le consente di essere l’unica azienda al mondo a poter realizzare scambiatori termici molto sofisticati (PCHE – Printed Circuit Heating Exchanger) di dimensioni extra-large e di forme diverse per il settore Hydrogen, Power Generation e Oil&Gas (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione del Club degli Investitori si inserisce a completamento di un round la cui prima tranche si era chiusa lo scorso marzo ed era stato guidato da LIFTT, che vi aveva investito 750 mila euro, e sottoscritto anche da altri investitori tra i quali Elysia Capital (il family office di Stefano Buono, fisico e presidente della stessa LIFTT). In totale il round ha raggiunto ora 2 milioni di euro. LIFTT, che è la società di venture capital che fa capo a alla Compagnia di San Paolo e al Politecnico di Torino, aveva già investito in MCD nel dicembre 2019, partecipando con 200 mila euro al round seed da un milione.
MCD si inserisce in un settore che di fatto è monopolistico: una società del Regno Unito infatti detiene dal 1982 una rendita di posizione negli scambiatori di calore a circuito stampato, anche dopo la scadenza dei brevetti, perché gli attuali potenziali competitor non sono in grado di produrre cloni competitivi. E questo consente a questa azienda di imporre limitazioni per i clienti, che devono accettare i limiti dimensionali e di forma imposti. MCD punta a colmare questo gap.
I capitali di quest’ultimo round daranno destinati prevalentemente alla realizzazione dell’infrastruttura, all’acquisizione delle attrezzature e all’installazione di una fornace HIP ( (Hot Isostatic Pressing) in grado di realizzare dei PCHE extra large di dimensioni superiori rispetto agli scambiatori presenti attualmente sul mercato.
Microchannel Devices è nata nel 2019 a Torino come evoluzione di un progetto di STV Group, società che fa capo all’imprenditore Alessandro Vaiarelli e attiva da oltre 50 anni nel settore delle applicazioni industriali della fotoincisione. Il progetto di ricerca è stato realizzato in collaborazione con i poli di innovazione del territorio torinese, fra cui il Mesap e il Politecnico di Torino.
Alessandro Vaiarelli, ceo di Microchannel Devices, ha dichiarato: “Siamo molto contenti che il Club
degli investitori partecipi alla nostra iniziativa poiché ha colto pienamente lo spirito del nostro
progetto imprenditoriale non solo dal punto di vista industriale e finanziario, ma anche sotto il
profilo della valorizzazione del territorio. Infatti, la scelta di investire a Torino non è casuale ma è un
modello di sviluppo che valorizza imprenditoria e tecnologie nate per i settori tradizionali del
territorio (automotive ed elettronica) e li proietta su nuovi scenari economici (transizione
energetica), guardando al futuro facendo sistema tra aziende, investitori e istituzioni del territorio”.
Andrea Rota, managing director del Club degli Investitori, ha commentato: “Quello in Microchannel Devices è un investimento che trova terreno fertile tra i Soci del Club toccando due tematiche di grande interesse: innovazione industriale ed efficienza energetica. L’ottimo lavoro svolto dal team di Microchannel Devices, guidato da un imprenditore con grande esperienza nel settore, ha permesso di sviluppare una tecnologia abilitante per nuove applicazioni nel mondo energy, alcune delle quali con importanti benefici a livello di efficienza e sostenibilità. Siamo felici di poter contribuire al progetto guidati da un Champion di esperienza nel settore che aiuterà a canalizzare il supporto del Club nel miglior modo possibile.”
Andrea Gatti, Champion dell’operazione per il Club degli Investitori, ha dichiarato: “Sono felice di veder nascere l’iniziativa di Microchannel Devices e di agire quale Champion per il Club degli Investitori. Microchannel Devices si pone l’obiettivo di far nascere un produttore italiano di componenti fondamentali a favorire la transizione energetica verso fonti rinnovabili”.
Ricordiamo che Club degli Investitori lo scorso giugno ha partecipato al round da 20 milioni di dollari della startup agritech israeliana Tevel Aerobotics Technologies (si veda altro articolo di BeBeez), mentre a maggio, sempre insieme a LIFTT, ha investito accanto a fondi internazionali nel round da 3,6 milioni di dollari di Electra Vehicles, società con sede negli Usa, ma fondata da italiani, che ha sviluppato un software avanzato di controllo delle batterie, per qualsiasi chimica e formato, basato sull’intelligenza artificiale che ne aumenta la durata, la vita utile, e la sicurezza (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a LIFTT, lo scorso giugno ha a sua volta investito 400 mila euro nella torinese Drivesec srl, startup pioniera della cybersecurity per il settore auto e l’IoT (si veda altro articolo di BeBeez).