Eureka!Venture sgr, la nuova società di gestione che fa capo all’amministratore delegato Stefano Peroncini(40%), Salvatore Majorana (20%), Anna Amati (20%) e Meta Group (20%), ha ottenuto da Banca d’Italia il via libera a operare lo scorso 17 dicembre e potrà quindi a breve essere operativo il primo fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer (si veda qui il comunicato stampa).
L’sgr è stata assistita nel proprio processo di costituzione dall’avvocato Francesco Torelli (ex Bird&Bird) e nel processo di autorizzazione come nuovo gestore di fondi di investimento alternativi da Bird&Bird e da OXYGY Consulting. Mj Hudson-ALMA ha invece assistito la società nella predisposizione del primo fondo.
Il fondo partirà già con una dotazione di 30 milioni di euro, grazie all’annunciato impegno per questa cifra da parte della piattaforma ITATech a sua volta finanziata da Cdp e Fei (si veda altro articolo di BeBeez). Il target di raccolta complessiva del fondo è invece di 50 milioni. Già nel primo closing del fondo, a fianco di Fei e di Cdp ci saranno altri investitori istituzionali, inclusi importanti società industriali leader nei loro settori e che credono nella open innovation come strumento per fare vera innovazione. Il nuovo veicolo, inoltre, beneficia del supporto di InnovFin Equity (lo strumento finanziario sviluppato sotto Horizon 2020 e che rappresenta il programma di riferimento della Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione) e dello European Fund for Strategic Investments.
Il fondo sarà dedicato agli investimenti in idee che provengono dai centri di ricerca italiani nel settore dei materiali avanzati e più in generale della scienza e dell’ingegneria dei materiali. Il fondo investirà negli stadi proof-ofconcept, seed e Round A, anche grazie alla partnership con 21 Università e Centri di Ricerca Scientifica del Paese, tra cui l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Politecnico di Torino e al supporto dell’Innovation District Kilometro Rosso e della META Academy.
L’ad Peroncini ha commentato: “Il trasferimento tecnologico e i materiali possono davvero cambiare la nostra vita, in meglio: contribuiscono a risolvere problemi fondamentali del nostro mondo, servono per fare prodotti più efficienti, sostenibili, meno costosi e con performance migliori, uniche e nuove rispetto a quanto oggi noto. E quasi tutte queste innovazioni hanno un profondo e positivo impatto in termini di sostenibilità ambientale. Il bello dell’innovazione materials-based, inoltre, è che è davvero trasversale e applicabile a tutti i settori industriali: dall’energy, alla mobilità, all’edilizia sino al life science”.
Su queste convinzioni, ha continuato Peroncini, “abbiamo costruito un team italiano con Anna Amati, Salvatore Majorana e Massimo Gentili, con competenze e track record in venture capital, trasferimento tecnologico e gestione di aziende high-tech, per trasformare idee e brevetti in ambito scienza e ingegneria dei materiali in soluzioni innovative e uniche da portare sul mercato. Possiamo farlo in Italia: abbiamo i migliori ricercatori e anche un tessuto industriale-manufatturiero in grado di valorizzare le loro scoperte e innovazioni.”
Giorgio Metta, direttore scientifico IIT, ha commentato: “L’attività di Technology Transfer è una priorità per l’IIT in questa nuova fase dell’Istituto. Partecipiamo con convinzione a questa nuova iniziativa, che è sinergica a tutte le attività che stiamo incrementando in questo ambito. Siamo impegnati, con la nostra ricerca, nel creare un profondo impatto economico e sociale teso a migliorare la vita delle persone. Questa, insieme ad altre iniziative che abbiamo messo in campo, ci aiuta a perseguire la nostra missione e ci consente di ottenere un effetto leva sugli investimenti del governo Italiano in ricerca e tecnologia di frontiera”.
Giuliana Mattiazzo, vice rettore per il Trasferimento Tecnologico Politecnico di Torino, ha aggiunto “L’accordo con Eureka! Venture sgr rappresenta una modalità strategica per il Politecnico di Torino per finanziare e potenziare le nostre tecnologie nel campo dell’Ingegneria e Scienza dei Materiali: da un lato è un’opportunità importante per avere nuovi canali di finanziamento e dall’altro lato l’Università potrà beneficiare delle competenze e del know-how che il team di Eureka! potrà apportare in queste aree”.
Eureka! Fund I è il quinto fondo sottoscritto da ITAtech, per un totale di 190 milioni di euro impegnati. Gli altri fondi sono: Progress Tech Transfer di MITO Technology, Vertis Venture 3 Technology Transfer di Vertis sgr; il fondo dedicato al biotech italiano, con focus su startup specializzate nella lotta alle malattie genetiche rare, lanciato dal colosso del venture capital francese Sofinnova, con la charity biomedica Telethon come advisor; e Poli360, il fondo lanciato da 360 Capital Partners per sostenere l’innovazione tecnologica prodotta dalle competenze del Politecnico di Milano. Il che significa che ITATech ha ormai finito la sua dotazione di 200 milioni di euro dedicata al finanziamento dei processi di trasferimento tecnologico lanciata a fine 2016 (si veda qui altro articolo di BeBeez)