Il marchio italiano di pasta miscusi ha incassato un round da 20 milioni di euro. Lo ha guidato MIP (Milano Investment Partners), il fondo di venture capital specializzato nei settori lifestyle e tech di cui è anchor investor Angelo Moratti, erede della famiglia di petrolieri titolare della Saras (si veda qui il comunicato stampa). Al round ha partecipato anche il fondo americano Kitchen Fund, già investitore di numerose realtà food internazionali di successo, tra cui SweetGreen.
Il capitale appena raccolto si aggiunge agli oltre 6 milioni di euro raccolti durante i primi tre anni di vita attraverso altri 4 round, di cui due di seed e pre-seed, che hanno consentito al fatturato della startup di crescere da 1 a 11 milioni di euro in 30 mesi (si veda Crunchbase).
In particolare, nel novembre 2018 miscusi aveva raccolto 5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) in un round anch’esso guidato da MIP e a cui aveva partecipato anche Picus Capital. In precedenza, a fine 2017, miscusi aveva raccolto un milione di euro dal business angel Alexander Samwer.
Fondata da Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, classe 1989, miscusi nel 2017 aveva inaugurato il suo primo ristorante a Milano in zona Cinque Giornate. In soli tre anni ha aperto 11 ristoranti in 6 città italiane servendo nel 2019 oltre un milione di clienti. Nel 2020, nonostante la pandemia, ha aggiunto un nuovo concetto legato al ristorante: “la miscusi bottega”, una gastronomia di quartiere dove comprare i prodotti di miscusi da cucinare a casa.
Con il round appena chiuso, miscusi sigla una ripartenza post Covid volta all’internazionalizzazione, alla ripresa delle aperture italiane che erano previste nel 2020 e a un progetto di agricoltura rigenerativa.
Il ceo e cofondatore Alberto Cartasegna ha commentato: “La pasta unisce è sempre stato uno dei nostri motti. I nostri stakeholder, shareholder inclusi, Angelo in primis, condividono e supportano la nostra missione, lo hanno sempre fatto e non hanno smesso di crederci nonostante un anno così complicato.”
Moratti dal canto suo ha aggiunto: “Alberto Cartasegna ha creato un progetto totalmente integrato con il tessuto sociale e con l’ambiente. Il venture capital può fare molto in questo senso. Mip ha investito in miscusi e nella visione di lungo periodo di Alberto che permetterà all’azienda di diventare, attraverso la ristorazione, un movimento globale”.
MIP sgr è controllata dall’erede della famiglia di petrolieri titolare della Saras tramite la Angel Capital Management. Il fondo MIP 1 è stato lanciato nel 2017 con un obiettivo di raccolta di 100 milioni di euro. Nell’ottobre 2019, Mip ha lanciato Mip Club Deal, (si veda altro articolo di BeBeez) che si propone, come suggerisce il nome, di costituire e guidare consorzi di investitori privati per effettuare acquisizioni .
Il primo investimento italiano di Mip era stato Velasca, insieme al fondo P101 e un pool di investitori privati. Velasca è un digital brand di calzature made in Italy di alta qualità (si veda altro articolo di BeBeez). Il secondo è stato appunto Miscusi Il terzo è stato nel marzo 2019 nelle calzature estive e beachwear Manebì, marchio fondato da Antonello Benati e Vera Drossopulo Bogdano nel 2013 e specializzato in espadrillas prodotte da artigiani in Spagna (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre Mip ha investito in Foodelux e Poke House.
All’estero, Mip ha investito nelle valigie tedesche di Horizn Studios (ha partecipato al round da 10 milioni di euro insieme ai fondi Project A e Vorwerk Ventures); nel distributore di fiori spagnolo Colvin, in coinvestimento con il fondo P102 (si veda altro articolo di BeBeez); in FabFitFun, startup californiana che ha lanciato per i suoi abbonati FabFitFun Box, ossia un cofanetto contenente prodotti in abbonamento che abbracciano bellezza, moda, business, casa e tecnologia (si veda altro articolo di BeBeez).