Kairos, sgr italiana controllata dal colosso del private banking svizzero Julius Bär, ha effettuato il primo closing, a 10 milioni di euro, della raccolta di Kairos Ventures ESG One, il fondo guidato da Roberto Zanco ed Elisa Schembari, avviandone contestualmente l’operatività con la chiusura del primo investimento, quello in Endostart, start-up toscana fondata nel 2018 che ha sviluppato una piattaforma endoscopica per il trattamento delle colonscopie incomplete basata sulla Magnetic Balloon Anchoring Technology. (si veda qui il comunicato stampa).
Più in dettaglio il fondo, lanciato da Kairos a dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez), ha raccolto l’interesse di un gruppo ristretto di investitori già vicini al mondo del venture capital (friends&family), oltre ad assicurarsi il commitment di alcuni partner di Kairos e, soprattutto, degli stessi Zanco e Schembari.
Ha dichiarato Zanco: “L’interesse che abbiamo e stiamo riscontrando presso gli investitori istituzionali e privati, ma anche presso gli imprenditori che ci stanno segnalando le loro iniziative, ci conferma che è il momento giusto per investire in Italia sul venture capital, efficiente elemento di diversificazione del portafoglio, alla luce delle forti accelerazioni su digital transformation, healthcare e sostenibilità, ambiti che vedono numerose PMI innovative e start-up italiane eccellere”.
Quanto a Endostart, aveva effettuato l’ultimo round nel giugno dello scorso anno, un serie B da 8,2 miliioni di euro sottoscritto dal fondo di trasferimento tecnologico di Eureka! , il suo omologo Progress Tech Transfer di Mito Technolgogy, Liftt e Zcube, il corporate venture capital del gruppo Zambon (si veda altro articolo di BeBeez), dopo avere raccolto 1 milione a fine 2018 da Panakès (lead investor), A11 Venture e alcuni business angel (si veda altro articolo di BeBeez).
Ha aggiunto in proposito Schembari: “Crediamo molto nelle potenzialità di crescita di Endostart, start-up che incarna tutte le caratteristiche che ricerchiamo nei nostri investimenti: innovazione tecnologica, un management qualificato di grande capacità e un piano di investimenti ambizioso. Endostart ha realizzato soluzioni tecnologicamente innovative in grado di apportare benefici a milioni di pazienti nell’endoscopia digestiva, un settore in forte crescita e in continua ricerca di soluzioni innovative e nel quale intravediamo interessanti opportunità di exit”.
Zanco e Schembari, dopo rispettive precedenti esperienze in Quadrivio per il primo, e in Mc Kinsey e in seguito Procter & Gamble per la seconda, avevano fondato nel 2013 RedSeed Ventures, la holding di investimento di venture capital finanziata da un pool di investitori privati tra i quali Roberto Italia (tra i promotori della serie di Spac Space e del nuovo club deal Space Capital Club). Nel tempo Red Seed ha investito in WIB (Warehouse in a box), BeMyEye, Dianax, Leaf Space, Farmoderm, Fazland (Midnight Call) e Liquidweb. E adesso, secondo quanto risulta a BeBeez, l’attività di Red Seed si limita ala gestione del portafoglio esistente (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre a ribadire l’obiettivo di raccolta di 100 milioni di euro, e quello di realizzare entro la fine del 2022 altri quattro investimenti in start-up e PMI innovative – early e late stage – nel settore della blockchain, della new space economy e dell’energy, Kairos Ventures ESG One è in fase avanzata per dare corso a un secondo investimento in un’altra società del settore Life Science, Beta Glue Technologies, che ha progettato una piattaforma di radioterapia avanzata per i trattamenti intratumorali (si veda qui il comunicato stampa).
Kairos recentemente ha visto un avvicendamento ala guida. Subentrato a Fabrizio Rindi (divenuto presidente), Alberto Castelli è infatti da poco più di un anno l’amministratore delegato, dopo averne sottoscritto insieme alla sales director Caterina Giuggioli un aumento di capitale riservato per entrare in possesso di una quota del 5% della società di investimenti (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che la Giuggioli era azionista di Kairos fin dal 2018, prima che Julius Baer salisse al 100% rilevando il residuo 20% dagli allora manager, dopo essere salita all’80% nel 2016. L’operazione ha rafforzato la quota in mano al top management di Kairos a fianco di Guido Brera, socio cofondatore e attuale direttore investimenti; Rocco Bove, capo della divisione reddito fisso, e Massimo Trabattoni, responsabile dell’azionario Italia. I tre manager nell’ottobre 2020 hanno infatti indirettamente acquisito nel complesso circa il 30% di Kairos da Julius Baer, che continua oggi a detenere la maggioranza (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che la società svizzera aveva messo in vendita Kairos nel dicembre del 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), salvo poi fare dietrofront nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Kairos è nata nel 1999 come un’iniziativa imprenditoriale nel settore del risparmio gestito. Con circa 5,6 miliardi di euro di masse in gestione a dicembre 2021, offre con le proprie sedi di Milano, Roma, Torino e Londra una selezionata gamma di servizi e soluzioni d’investimento per la clientela privata, gli operatori professionali e gli investitori istituzionali. Kairos rappresenta un punto di riferimento nel mondo dell’Asset Management e del Wealth Management: l’attività di Asset Management si contraddistingue per una metodologia di gestione flessibile, orientata alla performance e al controllo del rischio, mentre il servizio di Wealth Management si concretizza in risposte di valore ad esigenze di gestione finanziaria e patrimoniale.
Dopo aver lanciato nel settembre 2020 il primo Eltif, battezzato Renaissance Eltif (Kairos Alternative Investment Sicav Renaissance Eltif (si veda altro articolo di BeBeez), Kairos punta a rafforzare ulteriormente il suo posizionamento nel segmento degli asset alternativi illiquidi. L’Eltif nel novembre scorso ha condotto il suo primo investimento, di circa 3 milioni, in Star7, punto di riferimento a livello internazionale nel settore dell’informazione di prodotto (si veda altro articolo di BeBeez).