RINA spa, gruppo che fornisce un’ampia gamma di servizi ad alto valore aggiunto nei settori energia, marine, certificazione, infrastrutture, trasporti e industry, controllato da Registro Italiano Navale spa, ha annunciato venerdì 1° settembre che è salito al 100% di Cyber Partners spa, startup innovativa e società benefit attiva dal 2019 nella consulenza in materia di cyber security con sedi a Roma e Milano, di cui RINA deteneva già il 50,1% divenendone quindi unico socio (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata curata, sul piano legale per RINA, oltre che dal team legal interno, da Fivelex Studio legale e Tributario. Per i venditori l’operazione è stata seguita da Gianni & Origoni.
RINA, attraverso la controllata RINA Consulting spa, aveva acquisito la sua quota nell’ottobre 2021 dai fondatori Paolo Alberto Flammini e Paolo Capozucca (si veda altro articolo di BeBeez), con il resto del capitale che era rimasto distribuito tra Flammini (al 19,96%, attraverso la sua Beatrix Luna Holding srl), Capozucca (al 9,98%) e Andrea Pellegrini e Donatella Gavioli (al 19,96% attraverso Due.Di srl).
L’acquisizione delle quote di Cyber Partners arriva quindi dopo quasi due anni di collaborazione e a conclusione del processo di integrazione della società in RINA. L’azienda continuerà a far parte di RINA Consulting, sub-holding del gruppo attiva nel settore della consulenza ingegneristica.
L’ultima acquisizione prevedente a questa, annunciata lo scorso gennaio, riguarda il 100% della statunitense Patrick Engineering, società con sede a Chicago, che si occupa di consulenza ingegneristica nei settore delle infrastrutture e dei trasporti oltre che in quello delle energie rinnovabili (si veda qui il comunicato stampa).
Proprio grazie alla strategia di m&a, i ricavi del RINA nel 2022 sono saliti a 664 milioni di euro, con un ebitda rettificato di 91 milioni, utile netto di 12,5 milioni e un debito finanziario netto di 141 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Ma i ricavi pro-forma a fine 2022 erano già di oltre 700 milioni, con il 2023 che sta confermando gli obiettivi di crescita previsti a quasi 800 milioni, si legge nella nota diffusa ieri da RINA, che conta 5.300 dipendenti e 200 uffici in 70 paesi nel mondo. Il gruppo aveva chiuso il bilancio 2021 con ricavi netti pari a 533 milioni di euro, un utile netto di 8,1 milioni e un debito finanziario netto di 139,7 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il 2020 si era invece chiuso con ricavi di circa 485 milioni di euro e un utile netto di 4,9 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che entro fine anno è atteso il closing dell’operazione di riassetto azionario annunciata a inizio agosto e che vedrà l’ingresso nel capitale di RINA con una quota del 33% di Fondo Italiano d’Investimento sgr, attraverso i suoi due fondi FICC e FICC II, e dei suoi coinvestitori Arca Space Capital, il nuovo fondo di private equity promosso da Arca Fondi sgr in partnership con Space Capital Advisors (si veda qui altro articolo di BeBeez) e Banor sim, che insieme inietteranno sino a un massimo di 180 milioni di euro di equity (si veda altro articolo di BeBeez).