Dopo aver raccolto 2 milioni di euro nel 2020 dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer (si veda altro articolo di BeBeez), Zerynth spa, la piattaforma e spin-off dell’Università di Pisa per lo sviluppo di soluzioni IoT e Industria 4.0 ha incassato un nuovo round da 5,3 milioni di euro, guidato dal fondo United Ventures, gestore italiano di Venture Capital specializzato negli investimenti in startup tecnologiche (si veda qui il comunicato stampa).
A prendere parte all’aumento di capitale, che si attesta tra i più grandi round in Italia in ambito Industrial IoT, anche un pool di selezionati investitori e business angel italiani e internazionali tra cui la stessa Vertis SGR con Venture Factory sempre tramite il Fondo VV3TT, LIFTT e CDP Venture Capital con il Comparto IndustryTech del Fondo Corporate Partners.
Stavolta l’aumento di capitale servirà a finanziare il processo di espansione nazionale e internazionale della società per il prossimo triennio. Le risorse saranno inoltre investite per assumere nuovi talenti e rafforzare il team, così da sostenere lo sviluppo e il potenziamento del prodotto, anche attraverso l’introduzione di nuove funzionalità e l’ampliamento del set di app Industrial IoT sfruttando le opportunità delle tecnologie IoT e AI. Una parte dei fondi, infine, sarà dedicato alla realizzazione di nuove partnership strategiche con i principali player in ambito industriale.
Alla buona riuscita dell’operazione hanno contribuito per Zerynth gli studi legali ADVANT Nctm, Avv. Del Guerra, Avv. Bonadio e il CFO di Zerynth Flavio Venturi, mentre United Ventures è stata affiancata dallo studio BonelliErede.
Zerynth è stata fondata a Pisa nel 2015 con il nome di Viper da Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei e Gabriele Montelisciani, che ne è anche il ceo. Oggi può contare su un team di oltre 35 persone, con più di 100 aziende clienti, nato nei laboratori dell’Università di Pisa, e cresciuta con il supporto di Ray Garcia e Andrea Galizia, professionisti esperti di tecnologie e sviluppo di business ICT. Nel marzo 2016 la società ha cambiato nome in Zerynth (si veda qui il comunicato stampa).
Grazie a una tecnologia brevettata, la startup fornisce a system integrator e aziende di prodotto una piattaforma hardware-software-cloud per lo sviluppo di soluzioni IoT e Industria 4.0 in modo efficiente, scalabile e sicuro. La piattaforma e i servizi Zerynth hanno già abilitato numerose soluzioni IoT per la digitalizzazione di prodotti e processi industriali presso aziende leader in settori come la meccanica, l’automotive, la logistica, la refrigerazione industriale, la nautica e l’agricoltura. I suoi legami con l’Ateneo pisano sono ben saldi, anche grazie al contributo che Zerynth offre in termini di formazione e partecipazione alle iniziative di trasferimento tecnologico destinate a studenti e dottorandi, a cui partecipa da molti anni con seminari e attività di docenza, come ad esempio al PhD+, il percorso di innovazione e imprenditorialità dell’Università di Pisa. La società nel 2021 ha più che raddoppiato i ricavi del2020, portandoli a 900 mila euro, con una perdita operativa di 1,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Montelisciani ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annunciare questo investimento, tra i più grandi in Italia in ambito industriale IoT. È un grande riconoscimento del lavoro fatto in questi anni: con le nostre soluzioni abbiamo permesso ad ogni macchinario – vecchio e nuovo, professionale e industriale – di ‘parlare’ la lingua dell’Industria 4.0 e del management, evidenziando gli obiettivi che si possono raggiungere con le nostre soluzioni. Da sempre la nostra sfida è rendere accessibile l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale alle PMI, per far sì che possano affrontare il mercato in maniera competitiva, migliorando sia l’efficienza dei processi aziendali che la sostenibilità ambientale grazie ai nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie IoT, AI e dalla digitalizzazione”.
Sara Lovato, partner di United Ventures, ha aggiunto: “Il comparto industriale è guidato da una crescente domanda di digitalizzazione e molte organizzazioni stanno lavorando per applicare soluzioni IoT, ancor più a causa delle recenti crisi pandemiche che hanno evidenziato la necessità di ottimizzare i processi. Zerynth risponde alle loro esigenze, fornendo una soluzione IoT completa, hardware e software, ampiamente integrabile e dotata dei più elevati standard di qualità industriale. La società è guidata da imprenditori forti che uniscono una visione chiara a solida competenza tecnica, capacità di esecuzione e profonda comprensione del mercato. Siamo entusiasti di accogliere Zerynth nel portfolio di United Ventures e di lavorare al fianco di Gabriele Montelisciani e del suo team per accelerare la trasformazione digitale del settore industriale”.
Quanto a United Ventures, è un fondo italiano di venture capital specializzato nelle tecnologie digitali che dal 2013 ha investito in oltre trenta startup tecnologiche, sostenendo il loro processo di crescita e di espansione internazionale. Tra i suoi ultimi investimenti, ricordiamo che lo scorso luglio Internet of thingsha preso parte insieme a un pool di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Aptafin, all’aumento di capitale da 12 milioni di euro della startup insurtech italiana Wallife (si veda qui altro articolo di BeBeez). Più nello specifico, questa operazione finanzierà il processo di crescita internazionale della società attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi, il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e l’assunzione di diversi profili ad alta specializzazione.
Sempre a luglio, United Ventures era stato lead investor nel round di Serie A da 5 milioni di euro lanciato da Fido, società specializzata nell’analisi dei digital-footprints e nello sviluppo di modelli di valutazione del rischio basati sull’ intelligenza artificiale (si veda qui altro articolo di BeBeez). Le nuove risorse finanziarie saranno impiegate per aumentare il volume di segnali raccolti, sviluppare nuovi algoritmi di scoring, lanciare un’offerta per le PMI ed ampliare il team di Fido.