“Siamo interessati a gestire la partita dei crediti deteriorati di Veneto Banca e Popolare di Vicenza che verranno dati alla Sga (Società Gestione Attività) “. Lo ha detto chiaramente Enrico Marchi, presidente di Banca Finint, ieri a Milano nella sede di Borsa Italiana, a margine della giornata celebrativa del primo Elite Basket Bond, cartolarizzazione di minibond con caratteristiche simili emessi da altrettante pmi parte della community di Elite e strutturata grazie al supporto di Banca Finint (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, Marchi ha detto che il gruppo Finint, con la sua divisione che si occupa di servicing, è interessato a cercare di “gestire al meglio la partita dei crediti deteriorati (delle banche venete) che verranno dati a Sga e quindi da Sga ai soggetti con cui deciderà di lavorare”.
Come noto, però, i 16,8 miliardi di crediti deteriorati tra sofferenze e inadempienze probabili delle due banche venete, tecnicamente non sono ancora stati trasferiti alla Sga perché i relativi decreti attuativi non sono ancora stati varati (si veda altro articolo di BeBeez). A proposito dei tempi del passaggio di mano degli Npl delle due banche, però, Marchi ritiene che “entro fine gennaio ci sarà il decreto da parte del Governo e poi partiranno con la scelta dei servicer”.
A quel punto si dovrà trovare presto una soluzione alla quota di quei portafogli rappresentata dalle inadempienze probabili (unlikely-to-pay o utp), che pesano per ben 9 miliardi. Scartata l’ipotesi di dotare di licenza bancaria la Sga, sia per la complessità dell’iter autorizzativo con Bankitalia che per la necessità di dotare il veicolo di sufficiente capitale, è evidente che la Sga non potrà da sola immettere nuove risorse laddove fosse necessario per permettere il rilancio di aziende in crisi e quindi evitare che quelle inadempienze probabili si trasformino in sofferenze.
Proprio per questo motivo, già lo scorso ottobre il ministero del Tesoro stava ragionando su un piano focalizzato sull’alleanza con due o tre banche. Gli istituti potrebbero agire dietro mandato di Sga sulla base di regole di ingaggio definite o per tipologia di operazione o per natura di portafoglio. In realtà, però, i soggetti in grado di gestire queste situazioni sono più tipicamente quelli specializzati in ristrutturazioni industriali, tipicamente i fondi di turnaround. Che infatti già da mesi stanno scaldando i motori.