Gli investitori specializzati in ristrutturazioni aziendali sono al lavoro sul dossier Condotte, il gruppo romano di costruzioni esposto con le banche per 461 milioni di euro (su un debito complessivo di 767 milioni) che ha chiesto il concordato in bianco lo scorso gennaio per presentare poi un piano concordatario che preveda l’immissione di capitali freschi e l’allungamento della scadenza media del debito (si veda qui altro articolo di BeBeez). A peggiorare le cose nelle scorse settimane c’è stato anche l’arresto e la concessione degli arresti domiciliari al presidente Duccio Astaldi.
I primi nomi che circolano come potenziali interessati al deal sono quello di Oxy Capital, che ha un accordo di coinvestimento in Italia con l’operatore britannico Attestor Capital, e quello di Pillarstone Italy, la piattaforma paneuropea d’investimento in crediti deteriorati finanziata da Kkr. Ma ovviamente ci sono molti altri operatori internazionali pronti a intervenire. Per esempio, uno potrebbe essere Apollo Global Management, tramite la sua nuova piattaforma Apollo Delos (si veda altro articolo di BeBeez), e un altro potrebbe essere Arrow Global tramite la sua nuova controllata Europa Investimenti (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione, studiata dal gruppo di costruzioni insieme all’advisor Rothschild, prevede la creazione in-house di una newco che conterrà le attività core del gruppo e una bad company con i crediti, i contenzioni e i debiti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Ci sono circa 30 istituti esposti, tra i quali Unicredit, Intesa, Banco Bpm , Mps e Banca Ifis.
Condotte aveva chiuso il bilancio 2016 con ricavi per 844,1 milioni, un ebitda di 45 milioni e un utile netto di 13,5 milioni, ma nonostante questi numeri, la società controllata dalla holding Ferfina della famiglia Bruno Tolomei Frigerio è arrivata alla crisi, perché a fronte di un corposo portafoglio ordini esiste un’oggettiva difficoltà di incasso dei crediti vantati nei confronti del pubblico.
Il portafoglio ordini a fine 2017 era infatti salito a 6 miliardi di euro. Oltre al riavvio dei lavori per la stazione Foster e il tunnel della Tav a Firenze, Condotte è impegnata nella costruzione della Città della Salute e della Ricerca sulle aree ex Falck a Sesto San Giovanni, nel nuovo polo bibliotecario e nel nuovo carcere di Bolzano, nel quarto lotto dell’Alta Velocità Milano-Genova e nel primo lotto della Brescia-Verona. Ma anche nel tunnel base del Brennero in Austria, nel ponte Storstrom in Danimarca, nel progetto ferroviario Follo Line in Norvegia, nell’ospedale di Chillan in Cile, nell’adeguamento dell’aeroporto internazionale di Aimé Cesaire in Martinica e nel nuovo ospedale di Skopje.
Secondo quanto riferisce MF Milano Finanza, Condotte presenta ben 400 milioni di crediti maturati nei confronti della pubblica amministrazione. Uno dei clienti più esposti è Eur spa, la controllata dal ministero delle Finanze (90%) e partecipata al 10% dal Comune di Roma: in ballo ci sono almeno 212 milioni legati alla realizzazione della Nuvola di Fuksas, il nuovo centro congressi della Capitale in zona Eur.