Dopo l’attivismo di quest’ultimo anno e mezzo, al fondo Peninsula Capital resteranno a disposizione ancora 760 milioni da investire. Lo scrive MF Milano Finanza in edicola da sabato 9 giugno, precisando che tra gli investitori del veicolo da un miliardo di euro raccolto nel 2015 per investire in aziende del bacino del Mediterraneo ci sono in particolare la Qatar Investment Authority e altre famiglie reali e fondi sovrani del Golfo.
A capo di Peninsula Capital Advisors, l’operatore di private equity londinese che gestisce Peninsula Capital sarl, ci sono uomini ex Mediobanca. L’ultimo acquisto è quello di Stefano Marsaglia, executive chairman del Corporate&investment Banking di Piazzetta Cuccia (si veda qui il comunicato stampa di Mediobanca sulla nomina a co-head del Cib di Francesco Bachiller e Francesco Canzonieri). Marsaglia presto si insedierà ai vertici del fondo nel ruolo di managing partner, dopo aver seguito da vicino la nascita del progetto e avervi investito personalmente.
Anime del fondo sono Borja Prado Eulate, già a capo (2007-2014) di Mediobanca Spagna e America Latina, ex presidente di Endesa e uno tra i banchieri più influenti del mercato iberico; il connazionale Carlos Cortina Lapique, anch’egli transitato da Mediobanca(2007-2012) e il cui padre è stato numero uno del colosso Repsol; e Javier De La Rica, già vicepresidente di Mediobanca Spagna e in precedenza a capo di Jp Morgan Chase Bank per il mercato iberico. Arriva invece da Barclays e Goldman Sachs, di cui è stato managing director, l’italiano Nicola Colavito, partner di Peninsula dal 2015 (anno di avvio del progetto).
L’ultimo deal di Peninsula è della scorsa settimana e riguarda l’acquisto del 2,8% di Azimut Holding e l’ingresso in Timone Fiduciaria, la società che riunisce i soci aderenti al patto di sindacato di Azimut Holding (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio maggio, invece, la Spac Space4, promossa da Sergio Erede, Gianni Mion, Roberto Italia, Carlo Pagliani e Edoardo Subert, riuniti in Space Holding srl e quotata sul mercato Miv soltanto lo scorso dicembre, dopo aver raccolto 500 milioni di euro dagli investitori, ha annunciato che acquisterà l’81,2% del capitale di Guala insieme a Peninsula Capital e al Quaestio Italian Growth Fund gestito da Quaestio Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso aprile, infine, Peninsula ha sottoscritto un accordo in esclusiva con la famiglia Percassi per trattare l’ingresso nel capitale di Kiko, la catena cosmetica che si trova in tensione finanziaria, soprattutto per difficoltà della controllata statunitense (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte dei disinvestimenti, invece, lo scorso aprile Peninsula ha firmato il closing della cessione del suo 12,4% di Ntv-Italo al fondo Global Infrastructure Partners, dopo avervi investito (tramite PII1 sarl) soltanto un anno prima e quindi portando a casa un Irr del 408%. Peninsula ha poi reinvestito in Ntv poco meno di 50 milioni di euro per una quota del 2,5% (si veda altro articolo di BeBeez).