Il gruppo Fabbri Vignola, azienda attiva nella produzione e vendita di macchine e film per il confezionamento alimentare controllata dal fondo Euroknights VII, gestito da Argos Wityu, ha rilevato la concorrente Caveco (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stata la famiglia Vellutini, che rimarrà nell’azionariato della società. L’operazione è stata parzialmente finanziata da Banco Bpm .
Caveco è stata assistita nell’operazione da Falco & Associati e da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners; il Gruppo Fabbri invece è stato supportato dallo Studio Legale Giovannelli e Associati, dallo Studio Spada Partners per gli aspetti societari, da Nexia Audirevi per la due diligence contabile e dallo Studio Professionisti Associati di Milano per la due diligence tax.
Caveco, con sede a Palazzolo sull’Oglio (Brescia), è stata fondata 40 anni fa da Franco Vellutini insieme a Giovanni e Ugo Campa (con la famiglia Campa che è successivamente uscita dalla compagine sociale) e nel tempo si è specializzata nel dosaggio di prodotti considerati difficili (come insalata russa e prodotti semisolidi) e nell’offerta di linee complete dedicate alla preparazione di vari alimenti. La società vanta una notevole esperienza nel settore della carne fresca, confezionata in ATP e SKIN con macchine termosaldatrici.
Il Gruppo Fabbri, attivo da oltre 60 anni, conta circa 500 dipendenti, 160 brevetti concessi in diversi paesi nel mondo e una presenza in circa 80 paesi. La società, con sede a Vignola (Modena), opera presso i trasformatori del fresco e presso il retail con soluzioni che coprono tutti i settori alimentari: carne, frutta, verdura, caseario, ittico, gastronomia. Il Gruppo è composto da tre unità produttive, di cui due in Italia e una in Svizzera, e sei società commerciali e di servizio in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e Russia.
Argos Wityu (che allora si chiamava ancora Argos Soditic) ha comprato il 100% di Fabbri Vignola nell’ottobre 2017 tramite il fondo Euroknights VII (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stato Lincolnshire Management che era entrato (tramite il fondo Lincolnshire Equity Fund IV) nel capitale del gruppo Fabbri Vignola nel maggio 2014, quando aveva acquisito il 51% del gruppo dal gruppo Stella della famiglia Chiarva, da IGI sgr (tramite il Fondo IGI Investimenti Quattro) e dagli imprenditori tedeschi Holger Van Den Heuvel (tramite la holding San Luca). I vecchi azionisti avevano mantenuto il 49% del capitale dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 68,4 milioni di euro, un ebitda di 8 milioni e una posizione finanziaria netta di 50,7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). L’azienda investe il 5% del suo fatturato in Ricerca e Sviluppo.
“Questa acquisizione costituisce un ampliamento naturale del perimetro di attività del nostro gruppo, rafforzandoci ulteriormente nel segmento strategico delle macchine per la termosigillatura e delle linee di confezionamento. Metteremo a fattor comune le reciproche esperienze e capacità, valorizzando al massimo il business e le soluzioni acquisite, continuando a investire nell’evoluzione dei nostri prodotti e nello sviluppo del mercato”, ha commentato Stefano Mele, amministratore delegato di Gruppo Fabbri. “Siamo contenti di entrare a far parte di Gruppo Fabbri perché questo ci consentirà di unire le forze e permetterà lo sviluppo ancora più accelerato della nostra strategia”, ha aggiunto Franco Vellutini, cofondatore di Caveco.