Un consorzio guidato dal fondo di private equity Ardian Infrastructure e partecipato da Canson Capital Partners ha ottenuto l’esclusiva per l’acquisizione di una quota di minoranza nella holding controllata da Tim che deterrà la sua partecipazione nella quotata Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane) spa.
Lo ha reso noto Tim nella serata del 18 maggio, in occasione dell’approvazione della sua prima trimestrale del 2020 (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
Inwit ha chiuso ieri a Piazza Affari in crescita dello 0,52% a quota 9,52 euro per azione, per una capitalizzazione di 5,78 miliardi.
Inwit è la società proprietaria delle torri di telefonia mobile di Tim, che a fine marzo 2020 si è fusa con Vodafone Towers srl, la società proprietaria delle torri di telefonia mobile di Vodafone.L’integrazione delle infrastrutture passive di rete di Inwit e Vodafone Italia ha dato vita alla seconda più grande towerco quotata in Europa, con un portafoglio di oltre 22 mila torri.
Il 23 aprile scorso Tim aveva annunciato il collocamento del 4,3% di Inwit, scendendo al 33,2% della società e incassando 400 milioni di euro. La stessa quota è stata venduta da Vodafone, con un aumento del flottante di Inwit di più di un terzo. La quota di Tim e Vodafone è scesa così dal 37,2% al 33,2% ciascuno. Vodafone e Tim hanno assunto, in linea con la prassi di mercato, un impegno di lock-up sulle azioni residue direttamente e indirettamente in Inwit per un periodo di 90 giorni dalla data di regolamento dell’operazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Tim e Vodafone avevano annunciato che a valle dell’integrazione sarebbero scese al 50,1%, cioé a circa il 25% ciascuno del capitale della nuova Inwit, ed è a questo fine che stavano cercando una sponda tra i fondi. Per quanto riguarda Tim, era stato spiegato in conference call a marzo 2020 che doveva cedere il 12,4% della nuova Inwit per il quale intendeva incassare circa un miliardo di euro. I teaser erano partiti a fine gennaio, quando i primi nomi di fondi interessati che circolavano era quelli di Ardian Infrastructure (allora in cordata con Credit Agricole Assurances e Canson Capital Partners) e F2i (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente si era parlato anche di KKR come uno dei fondi interessati. Ma poi a sorpresa c’era stata la cessione sul mercato, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding. Nei giorni scorsi erano tornati i rumor a proposito della vendita di un ulteriore 8% da parte di Tim. Tra i nomi che si facevano c’era quello di Ardian, ma anche quello di Advent International.
Prosegue, intanto, la negoziazione di Tim con il fondo americano KKR per la cessione del 40% della rete secondaria, dal cabinet agli edifici, per cui il fondo aveva ottenuto l’esclusiva nel marzo scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Il piano prevede di arrivare a un’offerta vincolante a valle della due diligence in corso.