Un gruppo industriale e due soggetti finanziari la scorsa settimana hanno inviato le loro offerte per rilevare il marchio di moda Stefanel, la cui asta indetta dal commissario straordinario Raffaele Cappiello scadeva il primo luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ultimi due sarebbero un fondo estero e un imprenditore italiano, in cordata con un soggetto investitore, riporta La Tribuna di Treviso.
Il commissario straordinario di Stefanel il 16 gennaio scorso aveva presentato al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) un piano di rilancio per la società, che prevedeva necessariamente l’ingresso di nuovi investitori (si veda altro articolo di BeBeez). Stefanel inoltre prevedeva degli esuberi volontari tra febbraio e luglio 2020. La società è stata ammessa il 12 settembre 2019 all’amministrazione straordinaria dal Tribunale di Venezia (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo aveva avviato l’iter per richiedere l’amministrazione straordinaria nel giugno 2019, dopo la presa d’atto “della mancata definizione di un accordo con i propri stakeholders, dell’attuale assenza di altri interlocutori interessati a supportare la società nella formalizzazione dell’ipotizzata proposta concordataria e dell’impercorribilità di ipotesi autonome di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento complessivo” (si veda altro articolo di BeBeez).
Il marchio di abbigliamento aveva presentato domanda di concordato preventivo al Tribunale di Treviso il 14 dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver annunciato perdite per 20,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 a fronte di un patrimonio netto di 7,5 milioni (da 13,2 milioni a fine 2017). Il Tribunale aveva ammesso la società al concordato il bianco l’11 gennaio scorso (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva concesso alla società una proroga di 60 giorni del termine, originariamente fissato al 15 aprile 2019, per il deposito della proposta concordataria, del piano e di tutta la documentazione prevista ex lege. Il termine ultimo per la presentazione della documentazione era stato quindi fissato al 14 giugno 2019 (si veda qui il comunicato stampa). A fine novembre 2019 il gruppo aveva un debito finanziario netto di 94,2 milioni di euro, in aumento dagli 88 milioni di euro di fine ottobre (si veda qui il comunicato stampa).
Stefanel era finita in crisi già nel 2016 e nel settembre 2017 i due fondi Oxy Capital e Attestor Capital avevano sottoscritto un aumento di capitale da 10 milioni di euro nell’ambito di un accordo di ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Treviso nell’ottobre 2017. A valle di quell’aumento di capitale, Attestor e Oxy, tramite il veicolo River Tre srl, avevano acquisito il 71% del capitale, con Giuseppe Stefanel che aveva mantenuto una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Il loro piano di rilancio si era però scontrato con un contesto generale di calo degli acquisti di abbigliamento e con la crescita dell’e-commerce.