Icop, società friulana attiva nel settore delle costruzioni, fondazioni e opere speciali d’ingegneria, ha quotato ieri su ExtraMot Pro3 un minibond da 10 milioni di euro, incrementabile fino a 15 milioni entro il 30 giugno 2021 (si veda qui il comunicato stampa). Lo hanno sottoscritto Banca Finint e Banca Sella, co-arranger dell’operazione, insieme ad altri investitori istituzionali e professionali tra cui banche, sgr e confidi.
Lo studio legale Chiomenti ha agito in qualità di deal legal counsel. I proventi del minibond, che ha scadenza 30 giugno 2026, con struttura amortising a partire da metà 2022, e paga una cedola del 4,95%, saranno impiegati per sostenere il piano di sviluppo di ICOP, finalizzato alla crescita e al consolidamento nel suo mercato di riferimento e in segmenti limitrofi di attività (si veda qui il Documento di ammissione).
In particolare, l’obiettivo è finanziare gli investimenti di nuove attrezzature e macchinari necessari alla società per mantenere la leadership tecnologica nelle lavorazioni di cantiere per il settore del microtunneling e fondazioni speciali. Tra le direttrici del piano di sviluppo spiccano da un lato il programma di espansione sui mercati internazionali e dall’altro l’ampio progetto di ampliamento del Porto di Trieste in cui ICOP sta rivestendo un ruolo importante, essendo anche tra i firmatari del recente Accordo di Programma.
Fondata nel 1920 da Alvise Petrucco, ICOP ha sede a Basiliano (Udine). Il gruppo è oggi controllato dalla terza generazione della famiglia Petrucco (Piero, Vittorio e Paolo Petrucco) a cui si è affiancata alla fine del 2015 Friulia che ha investito nell’azienda 4 milioni di euro in aumento di capitale per una partecipazione del 27,27% (si veda qui il Friuli).
Con un trend di crescita che vede dal 2016 a oggi un raddoppio di fatturato ed ebitda, il gruppo ha chiuso il bilancio 2019 con un valore della produzione di 152 milioni di euro, un ebitda di 13,2 milioni e un debito finanziario netto di 44,2 milioni.
Si tratta della terza emissione obbligazionaria per l’azienda, che tra gennaio e aprile 2017 ha collocato due minibond per un totale di 12 milioni di euro. Il primo minibond, da 7 milioni, aveva scadenza gennaio 2024 con struttura amortizing e pagava una cedola del 6%, ma, come spiegato nella Relazione al bilancio consolidato 2019, lo scorso gennaio ICOP ha provveduto a rimborsare integralmente il debito residuo ancora esistente, pari a 6,3 milioni. La scelta, attuata esercitando apposita clausola prevista dal regolamento di emissione, è stata determinata dalla volontà di rivedere complessivamente la struttura finanziaria dell’impresa e di negoziare a condizioni migliorative un’eventuale ulteriore emissione obbligazionaria. Il secondo minibond da 5 milioni di euro era stato invece sottoscritto dal fondo Antares AZ I, gestito da Futurimpresa sgr (gruppo Azimut ), ha scadenza ottobre 2023, con struttura amortizing, e paga una cedola del 5,6% (si veda altro articolo di BeBeez).
Vittorio Petrucco, presidente di ICOP, ha commentato: “Ci preme sottolineare tre aspetti: innanzitutto è importante segnalare come l’attuale emissione sia a sostegno di un piano di crescita aziendale di lungo periodo in corso da oltre cinque anni e che riteniamo possa proseguire anche negli esercizi futuri; inoltre, si colloca in un programma rivolto a mantenere la varietà di fonti di finanziamento riducendo progressivamente i costi di raccolta; infine: il prestito sarà quotato su Borsa Italiana nel segmento ExtraMot Pro3. Anche se ciò comporta degli oneri aggiuntivi rispetto alle emissioni con private placement o ad altre forme di finanziamento, preferiamo tale formula in quanto ci consente di maturare nel tempo un track record di emissioni, di avere una riconoscibilità all’esterno per investitori e finanziatori e ci costringe ad essere più rigorosi nei tempi e nelle modalità di elaborazione e comunicazione dei dati societari. Consideriamo tutti questi aspetti fondamentali per migliorare la cultura e le prassi amministrative aziendali”.
Simone Brugnera, Responsabile Area Minibond di Banca Finint , ha aggiunto: “Questo settore è sempre guardato con particolare attenzione dagli investitori, ma il piano industriale e di crescita di ICOP, grazie alla sua capacità di resistere e crescere in controtendenza rispetto all’andamento del settore, hanno catalizzato l’interesse del mercato, che è stato molto elevato. Nonostante in questo periodo l’offerta del mondo bancario tradizionale sia stata intensificata, ICOP ha riconosciuto l’importanza di mantenere un posto da protagonista nel mercato dei capitali quale canale complementare di diversificazione delle fonti di finanziamento”.
Graziano Novello, Responsabile della Divisione Private Debt di Banca Sella, ha concluso: “I minibond rappresentano una valida alternativa ai canali di finanziamento tradizionali per le imprese che intendono intraprendere un percorso di crescita. Questa è la terza emissione che seguiamo con ICOP e siamo molto soddisfatti di aver accompagnato questa realtà di primaria importanza nel suo percorso di sviluppo. Il nostro contributo nella consulenza specializzata della finanza d’impresa è pensato proprio per fornire strumenti innovativi alle realtà con piani di sviluppo, per farle crescere e per aiutarle a raggiungere importanti risultati, soprattutto in un periodo come questo, durante il quale sono chiamate ad affrontare sfide importanti per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria”.